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martedì 23 aprile 2013

ANCORA SULLA CONGIURA CONTRO ROMANO PRODI

Se un gruppo di potere riesce a coinvolgere ben 101 parlamentari, sembrano contati apposta, in una congiura contro il padre fondatore dell'Ulivo e quindi del PD, congiura studiata a tavolino in tutti i suoi dettagli, vuol dire solamente che i vincoli dell'accordo "di sistema" con il leader del PDL sono talmente forti e i ricatti possibili talmente tanti, che ad essi non ci si può sottrarre. Finora mi sono occupato prevalentemente di Banca delle Marche, dove avevo visto giusto con largo anticipo, per il seguito mi occuperò molto di più di MONTEPASCHI. Perché, vedete, è sempre solo una questione di potere e di soldi che ci vogliono per conquistare il potere e per conservarlo. Tutto il resto è noia come direbbe Califano.
Certo, da un partito e da persone che si dicono "di sinistra", e cioè vicini alle sorti dei più deboli e disagiati e sostenitori di una società più equa, ci si sarebbe dovuto aspettare qualcosa di diverso, ma questo è un residuo romantico. E' per questo che Berlusconi ed il berlusconismo vinceranno sempre. Rileggiamoci Shakespeare: c'era già scritto tutto li'.

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