L'11 luglio 1979 un killer assoldato da Michele Sindona uccideva sul pianerottolo di casa l'avvocato Giorgio Ambrosoli. Giorgio Ambrosoli era il professionista che si occupava della liquidazione delle attività finanziarie di Michele Sindona. L'avvocato Ambrosoli è stato chiamato "un eroe borghese", un uomo dalla schiena dritta, dico io, ed è unanimemente stimato da tutte le persone che amano il nostro Paese e ne conoscono la storia. Solamente LARA COMI, una giovane, arrogante e ignorante deputata al parlamento europeo eletta nelle fila di Forza Italia, si meravigliò a suo tempo quando il figlio dell'avvocato Ambrosoli lasciò la sala consiliare della assemblea regionale lombarda nel momento in cui si iniziava a commemorare Giulio Andreotti. Giulio Andreotti, legato a Sindona da un rapporto malavitoso per la gestione di denaro d illecita provenienza o di illecito utilizzo che Andreotti riceveva dalle più varie parti.
Fu infatti il divo Giulio che, intervistato da Minoli, espresse questo giudizio: Certo che Ambrosoli "era uno che se le andava a cercare". Andreotti espresse quel giudizio già molto avanti negli anni e si sa che i vecchi, come i bambini, dicono sempre quello che pensano.
Onore e rispetto imperituri a Giorgio Ambrosoli. disprezzo sempiterno per Giulio Andreotti, non solamente per le vicende del "caso Ambrosoli".
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