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domenica 9 febbraio 2020

CHI SIAMO DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO - POST N 10

I popoli che elaborarono  culti solari, dovendo darsi spiegazione del movimento apparente del sole nel corso della giornata, credevano che il cielo fosse attraversato ogni giorno da una barca solare o da un carro guidati dal Sole.  Esempi:
- la divinità indu Surya guidava un carro solare con sette cavalli
 - la divinità Savitr, anch'essa hindu (rappresentata sullo sfondo del disco solare) guidava un carro solare
 - Apollo  era rappresentato dalla mitologia greca alla guida di un carro solare
 - nel mondo latino la festa più importante dell'anno era quella del SOL INVICTUS, rappresentato come nocchiere di una quadriga, in concomitanza con il solstizio d'inverno. E' accertato che il 25 Dicembre fu "scelto" come giorno natale del Cristo che, come il SOL INVICTUS, cacciava le tenebre e portava la luce della salvezza, e nei primi secoli della nostra era cristiana, il Cristo veniva spessissimo rappresentato come FEBO/APOLLO.
Nella mitologia azteca dio del sole era Tonatiuth, considerato il capo del cielo sulla cui figura furono costruiti miti complessi e al quale venivano fatti sacrifici umani I Maya elaborarono un calendario solare accuratissimo. E va sottolineato che le varie divinità con le quali i popoli antichi identificarono il Sole non necessariamente erano divinità maschili anzi più spesso erano viste come divinità femminili conferendo al culto carattere universale. L'antinomia sole maschio luna femmina non ha caraterizzato tutti i popoli e tutte le epoche.  
Se il culto solare ha caratterizzato popoli diversi a latitudini diverse e in epoche diverse, furono senza dubbio gli egizi ad elaborare il rapporto più complesso  tra la nostra stella e l'umanità. Numerose furono le divinità che nei primi secoli della civiltà egizia furono associate al sole. Sekhmet, Hator, Nut, Bat ma nel corso dei secoli due di esse si affermarono sopra le altre, Horus e Ra. Inoltre credevano che il cielo fosse attraversato da uno scarabeo che spingeva in avanti il disco solare esatttamente come lo scarabeo stercorario spinge in avanti nelle sabbie del deserto la pallina di materiale organico che gli è necessaria. Altrettanto numerose furono le divinità che vennero "solarizzate"(il loro culto  si fuse con quello del sole:Amon divenne Amon-Ra, Min..........Min-Ra, Hnum...........Hnum-Ra).  Ma il punto più alto fu raggiunto con il faraone Amenofi IV della diciottesima dinastia (siamo intorno al 1.350 a.c.) che tentò di imporre il sole nella sua forma di disco solare (ATON) come divinità unica. Solo esempio di religione monoteista oltre allo Yahweh degli ebrei. Il tentativo di Amenofi IV, che aveva cambiato il suo nome in Akhenaton, fallì per le resistenze delle classi sacerdotali che si erano fino ad allora occupate del culto di numerose divinità e che vedevano minacciato il loro potere ma è evidente che Akhenaton rappresentò un tentativo di rottura di schemi consolidati di notevole portata.
In estrema sintesi trovo corretto affermare che davanti aile domande fondamentali che l'umanità si è sempre posta fin dall'inizio della civiltà le risposte sono state date prevalentemente ricorrendo alla categoria del  mito(la coppia primordiale, i mille miti sulle origini per quanto attiene al "da dove  veniamo", una vasta gamma di divinità ctonie e complessi rituali per il "dopo morte" per quanto attiene al "dove andiamo". Solo in una seconda fase e progressivamente nel corso dei secoli si sono cercate le risposte con un approccio che definirei razional-filosofico.  Approccio che non ha ancora dato risposte chiare e definitive malgrado l'enorme mole di nuove conoscenze acquisite nel corso del più recente passato ed il cui limite trovo perfettamente riconosciuto da Socrate, il primo a utilizzare questo approccio, nelle parole con le quali si accomiata dai suoi amici e discepoli e che ci vengono riferite da Platone nell'Apologia e morte di Socrate.
"Ma  è giunta ormai l'ora di andare, io a morire voi a vivere. Chi di di noi vada a miglior sorte solo il Dio lo può sapere."
Il mito non dà più risposte da tempo, l'approccio razional filosofico dà risposte parziali e allora cambiamo prospettiva. Partiamo dalle più aggiornate conoscenze i merito al funzionamento del cervello,  a ciò che è la mente e cosa intendiamo oggi per anima e vediamo cosa ne viene fuori
"


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