In un post di qualche settimana fa ho cercato di partecipare quale è il mio rapporto con Genova e quello che io colgo della genovesità. Il post, lo dico senza presunzione, è stato apprezzato sia dai miei amici genovesi che da altri amici.
Ora il Corriere della sera mi da lo spunto per riprendere il tema. Il Corriere sta pubblicando otto DVD della Fondazione Fabrizio De Andrè con testi, musiche, interviste, canzoni. Questa settimana è uscito il numero 5
"Genova e il Mediterraneo"
Comincia con quello stupendo pezzo che è "Creuza de ma", con la sua cantilena in genovese che evoca secoli di incontri tra culture, popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Il fascino di una lingua che è un misto di catalano, arabo, un po' di bretone,accenti da suk, qualche residuo della sensibilità dei mandrogni, gente che come dice Paolo Conte scende dall'alessandrino a Genova a vedere il mare. Il mare. A Genova c'è il mare? No, a Genova il mare non c'è. Lo si vede, lo si sente, lo si intravede attraverso i caruggi, ma a Genova il mare non c'è. Io per fare qualche bagno me ne andavo a Quarto, proprio sotto lo slargo con la statua che ricorda i garibaldini. Eppure al mare è stata legata per secoli l'economia della città, la Repubblica ha avuto i suoi splendori offrendo le sue flotte ai migliori offerenti..Ma del mare io ricordo certe puzze che si sentivano a Banchi, il profumo che emanava da sotto quella splendida passeggiata a mare che parte dalla Foce e arriva a Boccadasse, il misto di odori che si coglievano al porto dove Renzo Piano ha con la sua arte "reso" Genova come meglio non si poteva, così come "rende" Genova quell'altro pezzo, un'altra cantilena, che porta nome "A pittima" Ma "inarrivabile", per me è un altro pezzo che è "A cimma". tèra scùa la terra di Genova. Ho una gran voglia di mangiare un piatto di troffie al pesto, ma solo con basilico di Prà e olio extravergine ligure. Io lo accompagno con un Vermentino.
Musica, cibo, luoghi, odori, sapori, amicizie, incontri, ricordi : questo è il senso del viaggio, questo è il senso della vita.
martedì 12 aprile 2011
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