Nel primo numero di quest'anno del giornalino della Universiter è pubblicato un breve scritto di uno de miei "allievi" storici: Nicolò Realmuto. Lo cito per nome e cognome in quanto il pezzo che qui di seguito riporterò è firmato con il suo nome e cognome e quindi è un documento pubblico.
"Non perdo una lezione", è il titolo del pezzo.
Sono trascorsi cinque anni dal mio primo giorno a Universiter e ancora sono emozionato come allora. La cosa più bella che ho trovato lì è di socializzare con i compagni di studio e con i docenti: impariamo cose nuove e soprattutto condividiamo opinioni spesso diverse dalle nostre. Da bambino trascorrevo le mie giornate più in campagna a zappare la terra che sui banchi di scuola. Ma da quando sono in pensione mi impegno al massimo per non saltare nemmeno una lezione a Universiter e mi fa bene.
Le parole di Nicolò non richiedono commenti. Io mi limito a dirgli, attraverso questo mio spazio, quanto lo stimi e quanto debbono essere orgogliosi di lui i suoi figli che, con il suo duro lavoro, hanno potuto laurearsi e sono oggi affermati professionisti.
Il giornalino pubblica anche un altro bello scritto di un'altra mia "allieva", Maria Isdeni, che saluto cordialmente e alla quale auguro, come a tutti, buona giornata e un altro simpatico, simpatico come lei, di Bianca Burbello.
venerdì 19 ottobre 2012
UNIVERSITER CASTELLANZA - NON PERDO UNA LEZIONE
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Sono Giampiero, primogenito di Nicolò e La ringrazio per lo spazio dedicato a mio padre nel suo blog.
RispondiEliminaDi Vostro padre dovete essere orgogliosi, lo ribadisco con assoluta sincerità.
RispondiEliminaAlberto Pirani