Nel dopoguerra si cominciò a dare pratica attuazione alle idee portanti del progetto che andò avanti per l'impegno di alcuni uomini politici che avevano le caratteristiche degli statisti, in primis "visione lunga": De Gasperi, Adenauer, Spaak. Schuman
Le tappe pricipali della costruzione
- 1951- il "trattato di Parigi" istituisce la "C.E.C.A"- "Comunità Europea del carbone dell'acciaio" ad iniziativa di Germania, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo
-1957 : il Trattato di Roma Istituisce la "C.E.E. la comunità economica europea
- 1992 : il trattato di Maastricht istituisce "la Unione Europea" come la conosciamo noi:
Una organizzazione internazionale alla quale i paesi aderenti hanno ceduto una parte della loro sovranità in numerosi campi in vista della costituzione degli Stati Uniti d'Europa.
-28 i Paesi aderenti di cui 18 hanno adottato l'euro
- Sedi istituzionali : Bruxelles dove operano la "Commissione" e il "Consiglio"
- Strasburgo ove risiede il parlamento europeo
- Lussemburgo ove risiedono Corte di Giustizia, Tribunale e segretariato generale del Parlamento (non si capisce perché non stia a Strasburgo)
La BCE ha sede invece a Francoforte
Una costruzione, salta subito agli occhi, incompleta in cui gli Stati hanno ceduto parte della loro sovranità senza avere raggiunto lo scopo principale, quello della costituzione degli Stati Uniti d'Europa, dove c'è una moneta unica ma non una politica economica unica, dove non c'è ancora un Presidente degli U.S.E. (Stati Uniti d'Europa) come Obama negli U.S.A., dove non c'è un ministro degli Esteri Unico, dove i 28 stati viaggiano a velocità differenti con la necessità di continui aggiustamenti, dove i popoli hanno la sensazione di avere solamente svantaggi dalla perdita parziale di sovranità senza alcun vantaggio. Dove è facile, per le forze politiche antieuropeiste, attribuire le ragioni dell'attuale crisi, che io chiamerei più propriamente "declino", all'euro piuttosto che al fatto che l'industria manufatturiera si è spostata in gran parte nell'estremo oriente e che quindi l'Europa deve ripensare se stessa, dove si attribuisce alla Germania una volontà egemonica - cosa in parte vera - e non al fatto che il "sistema" Germania funziona molto meglio del "sistema Italia", dove un ministro ha dato le dimissioni perché aveva copiato parte della sua tesi di laurea mentre da noi nemmeno cogliendo in flagrante un politico nell'atto di appropriarsi di fondi pubblici, questi ritiene"conseguente" dimettersi e rispondere dei suoi atti alla magistratura.
Una istituzione dove c'è molto da cambiare e da aggiustare ma che è frutto di un percorso lungo e non ancora concluso
Non è questa la sede per discutere se con l'euro si siano avuti più svantaggi o più vantaggi, né dell'operato della BCE, anche lei istituzione non compiuta, ma è necessario capire quello che gira nella pancia e nella testa dei popoli d'Europa perché c'è il rischio concreto che la "costruzione" costruita (tautologia voluta) in 60 anni crolli sotto il peso di scelte non ponderate dei cittadini europei.
Per questo è così importante il voto di domenica e bisogna ponderare bene le proprie scelte anche perché una campagna elettorale "infame"ha spostato tutto l'interesse su problemi interni lasciando assolutamente sullo sfondo che domenica si vota sul futuro dell'Europa e delle nuove generazioni di europei e non sulla scelta del sindaco di Avellino o di Abbiategrasso e nemmeno sulla scelta tra Renzi, Grillo, Alfano e un Berlusconi patetico nel voler illudersi che i tempo non passi. Qualcuno gli dica, per favore, che è inguardabile.
Ma di questo parleremo nel terzo ed ultimo post.
SEGUE
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