Ieri e l'altro ieri molti quotidiani hanno titolato i resoconti su "Mafia capitale" con la frase di cui all'oggetto pronunciata da uno dei maggiori responsabili del nuovo "sacco" nel corso di un colloquio telefonico intercettato.
A me è venuto subito in mente il bel film di Sorrentino che ha vinto l'Oscar quest'anno e la contrapposizione tra la grande bellezza di una città sedimentata in tremila anni di storia e la "volgarità" e la "pochezza" del presente.
Roma nel corso dei secoli più volte è stata occupata e saccheggiata ma il pericolo era esterno; ora il saccheggio ha radici interne ed è ben più pericoloso.
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