Chi mi segue da più tempo sa che in passato commentavo mensilmente i dati del debito pubblico che Banca d'Italia fa uscire a metà mese nel "supplemento al bollettino." Poi ho smesso perchè non riuscivo a ricostruire nell'immenso materiale del bilancio dello Stato i flussi di entrata e di spesa che dessero conto delle dinamiche di evoluzione del debito, in continua crescita malgrado i tassi ormai da anni sui minimi, i tagli ai bilanci dei Ministeri e i tagli ai trasferimenti agli enti locali. Mi sembra però opportuno fare il punto commentando i dati ultimi usciti, a fine Maggio.
A fine Maggio il debito pubblico ha raggiunto i 2.241 miliardi - nuovo record assoluto - così ripartiti:
- 174.528 monete e depositi (monete che ci troviamo nelle tasche) e raccolta postale
- 118,739 di titoli a breve termine (BOT e CTZ)
- 1.776.320 di titoli a medio e lungo termine (BTP e CCT)
- 129.689 di prestiti di istituzioni finanziarie
- 42.527 di altre passività in gran parte connesse con i prestiti dell'EFSF
TOTALE 2.241 DI CUI:
- 3,397 in valuta
- 1.936.088 a medio lungo termine
- 428.017 a tasso variabile
IL DEBITO PUBBLICO E CRESCIUTO DI 69 MILIARDI RISPETTO AL 31/12/2015 (2.172 MILIARDI) E DI 105 MILIARDI RISPETTO A FINE 2014 (2.136)
IL DEBITO E COSI RIPARTITO:
- 209.731 DETENUTO DA BANCA D'ITALIA
- 674.808 detenuto da Istituzioni fianziarie residenti
- 472.650 da banche residenti
- 132.470 da residenti
- 752.397 da non residenti (1/3 del debito in mano a soggetti non residenti)
Non commento i dati. Mi sembra peraltro non inutile sottolineare che un terzo del debito in mano a soggetti non residenti è un dato di estrema debolezza e vulnerabilità del nostro sistema.
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