I recentissimi post che ho dedicato al sistema bancario hanno avuto un numero di lettori nettamente superiore agli standard del blog. Conferma che al vertice delle nostre preoccupazioni ci sono "i risparmi"che ciascuno di noi ha accantonato, se ce l'ha fatta, per le emergenze, per dare una mano ai figli, per la vecchiaia, per stare tranquillo. Perché non sappiamo più con quale banca operare, in cosa investire, ci chiediamo se non ci capiterà la stessa sorte di soci clienti delle quattro banche fallite, come finirà l'affaire Montepaschi. Insomma un quadro di incertezza, di timore, di vera e propria paura che nelle persone più sensibili può portare addirittura a togliersi la vita.
Se quello che ho appena scritto è vero, ed io ovviamente tale lo ritengo, trovo sia utile riprendere le tematiche che ho affrontato nei post di cui al titolo. Insomma, quali sono le banche più sicure, quali forme di investimento privilegiare, come muoversi.
PREMESSA DI CARATTERE GENERALE
Le norme sul "bail in", in vigore dall'inizio dell'anno, prevedono che in caso di "risoluzione", leggasi fallimento, di una banca dell'Unione vengano coinvolti azionisti, ovviamente, sottoscrittori di obbligazioni subordinate, e depositanti con depositi superiori a 100.000 euro.
Conseguentemente, per stare il più possibile tranquilli, occorre innanzitutto avere il conto in una banca il più possibile sicura, cioè una banca che abbia le minori possibilità di fallire. Io individuo questa banca tra quelle che non fanno attività di erogazione del credito come attività principale ma essenzialmente concentrano il proprio "business" nell'erogazione di servizi. Seconda avvertenza, non si debbono tenere in conto corrente più di 100.000 euro (200.000 se il conto è cointestato). terza avvertenza, al limite tenere due conti su due banche diverse tra quelle con le caratteristiche citate. Io non voglio influenzarvi ma non mi fiderei più di tanto delle classifiche delle banche più sicure che circolano in giro; meno che mai delle classifiche delle banche più redditizie. Rifletterei invece su quello che ho testè scritto ricordando sempre che se la banca non fallisce non succede niente.
SALVARE IL CAPITALE PRIMA DI TUTTO QUESTA LA PRIMA REGOLA DI SAGGEZZA
PREMESSA DI CARATTERE GENERALE
Le norme sul "bail in", in vigore dall'inizio dell'anno, prevedono che in caso di "risoluzione", leggasi fallimento, di una banca dell'Unione vengano coinvolti azionisti, ovviamente, sottoscrittori di obbligazioni subordinate, e depositanti con depositi superiori a 100.000 euro.
Conseguentemente, per stare il più possibile tranquilli, occorre innanzitutto avere il conto in una banca il più possibile sicura, cioè una banca che abbia le minori possibilità di fallire. Io individuo questa banca tra quelle che non fanno attività di erogazione del credito come attività principale ma essenzialmente concentrano il proprio "business" nell'erogazione di servizi. Seconda avvertenza, non si debbono tenere in conto corrente più di 100.000 euro (200.000 se il conto è cointestato). terza avvertenza, al limite tenere due conti su due banche diverse tra quelle con le caratteristiche citate. Io non voglio influenzarvi ma non mi fiderei più di tanto delle classifiche delle banche più sicure che circolano in giro; meno che mai delle classifiche delle banche più redditizie. Rifletterei invece su quello che ho testè scritto ricordando sempre che se la banca non fallisce non succede niente.
SALVARE IL CAPITALE PRIMA DI TUTTO QUESTA LA PRIMA REGOLA DI SAGGEZZA
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