In alcuni post che ho scritto prima del referendum del 4 Dicembre affermavo che avevo la sensazione che il governo tendesse a far apparire una situazione del debito pubblico migliore di quanto in verità non fosse. Il fine,chiaro, di lanciare messaggi positivi al corpo elettorale a sostegno dell'azione del gabinetto Renzi, detto anche "il macchiavellino" o, più prosaicamente, "il paraculino di Firenze"
Si può fare in molti modi: il più semplice rallentare il flusso dei pagamenti verso i fornitori delle amministrazioni pubbliche.
Nell'ultimo "supplemento al bollettino" pubblicato prima del 4 Dicembre, uscito il 15 Novembre con i dati a fine Settembre il debito si posizionava a 2.212 miliardi con una riduzione di 12 miliardi rispetto ad Agosto e di 43 miliardi negli ultimi due mesi.
Passato il referendum, dal quale Renzi è uscito con le ossa rotte, il bollettino pubblicato il 15 Dicembre con i dati a fine Ottobre segnava già una inversione di tendenza e collocava il debito a 2.223 miliardi con un aumento di 11 miliardi rispetto al mese precedente e quello pubblicato oggi con i dati a fine Novembre evidenzia un ulteriore aumento: 6 miliardi rispetto a Ottobre. Complessivamente il recupero è stato di 17 miliardi in soli due mesi. La sensazione rimane, anzi si rafforza; i dati dei prossimi mesi ci daranno ulteriori indicazioni.
Ribadisco che non sono un profeta ma uno abituato a pensar male questo sì, anche perché "...........a pensar male...................diceva Andreotti............si va all'Inferno, ma..............ci si azzecca" .
Pubblico nuovamente il mio post del 15 Novembre a sostegno.
Nessun commento:
Posta un commento