Le tre cantiche dell'opera letteraria più poderosa prodotta fino ad oggi dall'uomo su questa terra terminano tutte con la parola stelle:
"ma già volgea il mio disìo e 'l velle, si come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e le altre stelle
(così chiude IL PARADISO)
"Io ritornai dalla santissima onda rifatto si come piante novelle rinnovellate di novella fronda puro e disposto a salire a le stelle"
(con questa terzina termina il PURGATORIO)
"salimmo su, el primo e io secondo, tanto ch'io vidi delle cose belle che porta 'l ciel, per un pertugio tondo, e quindi uscimmo a riveder le stelle"
(questo l'ultimo verso dell'INFERNO)
E l'ultima terzina della prima cantica mi sembra il più adeguato commento alle quattro settimane trascorsea Trescore Balneario. Di questa esperienza riparlerò; per ora mi limito a comunicare che sono tornato a riveder le stelle; mia moglie prima ed io secondo siamo risaliti a riveder del mondo alcune cose belle, sorretti e guidati dalla stella della tenacia e della volontà, spezzati forse ma piegàti mai.
Ben tornato. Ci sei mancato molto. Ti siamo vicini.
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