In questi ultimi anni le vicende del settore del credito hanno costantemente occupato la prima pagina dei mezzi di informazione. Il default di alcuni Istituti, le pesanti perdite subite da un gran numero di cittadini, i riflessi che dette vicende hanno avuto sugli equilibri politici, hanno posto il credito e le banche al centro della scena. In queste settimane, poi, con la Commissione Parlamentare al lavoro(per non giungere, come voluto, ad alcuna conclusione) il settore domina ogni altro argomento.
Ma nessuno parla del banchiere che ha dominato la scena in questi ultimi decenni dall'alto di una intelligenza superiore e di una visione strategicamente molto più ampia ed articolata di tutti gli altri. Mi riferisco a Cesare Geronzi.
Ho ripreso in mano il libro intervista che rilasciò a Massimo Mucchetti, allora giornalista economico del Corriere ed ora senatore del PD; CONFITEOR il titolo che Geronzi volle dare all'intervista con la quale si accomiatò dal consesso dei comuni mortali e, come un' aquila reale, si diresse verso cieli negati ad altri. Inteligenza superiore di un uomo che, dopo essere stato tra i più potenti se non il più potente di una stagione politico finanziaria, decise lui quando e come uscire di scena. Geronzi non parlerà più, ne sono sicuro. Peccato, sig Presidente, che le sue eccezionali qualità siano state poste al servizio più della sua personale ambizione e del suo disegno di potere che del Paese
CONFITEOR è uscito nel Novembre 2012. L'ho ripreso in mano e lo sto rileggendo con molta calma; lo sto quasi "centellinando" perchè non c'è una parola a caso, ogni affermazione è una pietra, un messaggio, un giudizio, un segnale.
Ritornerò sull'argomento. Per ora pubblico nuovamente un articolo che scrissi allora e che mi sembra utile per richiamare alla memoria accadimenti e personaggi.
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