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venerdì 10 giugno 2011

SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI - GESTIONE PUBBLICA O PRIVATA? IL CASO BUSTO ARSIZIO - LA STIE

Domenica e lunedì siamo chiamati a esprimere il nostro parere su quattro quesiti referendari, uno dei quali chiede in sostanza di decidere se la gestione delle acque pubbliche, la cui proprieta' pubblica non viene messa in discussione, debba o possa essere gestita da società private. Non parlerò del referendum ma il referendum mi da l'occcasione di esprimere la mia opinione sui servizi pubblici essenziali.
Io sono convinto che i servizi pubblici essenziali debbano rimanere pubblici e che ci siano forti rischi ad attribuire la gestione ad enti privati sulla base di una presunta maggior efficienza del privato. Un caso concreto di queste ore: la STIE a Busto Arsizio.
Il trasporto urbano era assicurato a Busto da Agesp trasporti, società del gruppo Agesp di cui il comune deteneva il pacchetto di maggioranza mentre la STIE aveva una quota di minoranza. Tre anni fa il comune ha venduto la sua quota alla STIE per la somma - cito a memoria - di 300.000 euro. In pratica ha regalato la società ad un privato. Leggo da Varese News che la STIE ha comunicato alla amministrazione comunale che non intende più continuare il servizio in concessione. Da lunedì prossimo verranno sospesi il servizio di trasporto dei ragazzi alle piscine comunali e dal primo luglio, se non intervengono fatti nuovi, il servizio di trasporto pubblico cesserà. Non era meglio che la società ed il relativo servizio rimanessero pubblici? Il problema è un altro, ed è la necessità che le società, sia quelle pubbliche che private, siano gestite con efficienza e guidate da persone che abbiano capacità manageriali e la possibilità, nel rispetto di leggi e regolamenti, di intervenire con efficacia di mezzi per assicurare la qualità del servizio, risolvere le criticità, delineare strategie,  assicurare equilibrio di bilancio contestualmente ad una visione prospettica delle cose.. Io non ho alcuna simpatia nei confronti del ministro Brunetta ma una cosa giusta la dice. Il problema degli enti pubblici non è solo di piante organiche carenti, di mancanza di risorse, ma è un problema, soprattutto, di organizzazione e di ottimale utilizzo delle risorse allocate. La Germania ha ripreso a correre perchè questi principi fanno parte del DNA della società tedesca. L'altra sera ho percorso l'autostrada da Siracusa a Noto:. 25 chilometri circa. Ci sono voluti più di trent'anni per costruirla ed appena inaugurata, due o tre anni fa, il manto stradale ha ceduto praticamente su tutto il percorso ed è da rifare. Ci vorranno altri dieci anni. E pensiamo di poter restare nel novero delle nazioni industrialmente più avanzate? I bergamaschi ed il Nord Est si sono stufati da un pezzo e così si spiega il successo elettorale della Lega. La quale, peraltro, sta portando ad incarichi sempre più di rilievo tale Renzo Bossi il quale, al solo vederlo, non da l'impressione di eccessiva vivacità intellettuale: Chissà se lo proporranno, in un prossimo futuro, per la carica di Presidente della BCE? Non se ne esce.
In sintesi: gestione pubblica dei servizi essenziali, ma gestione efficiente e, soprattutto, onesta. Ritorna sempre in ballo la questione morale e, dico io, un minimo di decenza comportamentale del personale politico. Un esempio per tutti: i responsabili sono reponsabili o no?

2 commenti:

  1. sto incrociando le dita...per raggiungere il quorum al ref.,con la vittoria di 4 SI-l'ho già detto: è loccasione popolare per indicare la strada ad impegnarsi PER UNU NUOVO PROGETTO DI SVILUPPO;un Walfare state del nuovo secolo,che lascia gradualmente quello basato sul carbone e petrolio,sull'inquinamento ambientale ecc.( hanno mai calcolato i costi causati dai disatri ambientali,alluvioni,terremoti,cancro da inquinamento?)-Sulla quest. morale e legale,che i partiti si diano una mossa:-scelgano donne e uomini probi,capaci e competenti.L'80% dei parlamenti è composto di incompetenti e maneggioni.
    IO ho fatto l'autostr. Palermo -Catania-è tutta su ponti di cemento(sabbioso)!!è stracostata.
    I servizi essenziali devono essere pubblici,ma governati non dai trota,ma da persone compet.-Non devono fare cassa,ma basta che pareggino il bilancio,e che il sevizio sia di qulità.Saranno lotte dure e lunghe;la luce non è dietro l'angolo.

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  2. Io sono molto meno ottimista di te caro Antonino. L'Italia reale non è quella che noi crediamo perchè la maggior parte dei cittadini non ha consapevolezza di esserlo. E temo che il quorum non venga raggiunto. Prevedo un 40% di partecipazione, te lo dico alle 18,42 di domenica reduce da un ottima sosta gastronomica al ristorante da Andrea" di Palazzolo Acredide

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