Negli ultimi mesi ho dedicato parecchia attenzione alle Agenzie di rating e alla loro capacità di influenzare i mercati e in definitiva di condizionare il futuro di intere aree del pianeta, di singoli Stati e dei cittadini .
Venerdì 1 Luglio scrivevo che gli interventi continui e ravvicinati di Moody's e di Standard & Poor's sul nostro debito sovrano sembrava stessero preparando il terreno per un attacco speculativo sui nostri titoli di Stato.
Io non sono un pescatore ma so che prima di gettare le lenze bisogna "pasturare", cioè preparare il terreno, meglio, l'area di pesca: Così fanno le Agenzie di rating che creano aspettative sulle quali si innestano gli speculatori professionali e mi sembra che questa sia la situazione che stiamo vivendo.
Nelle sale operative é sempre più diffusa la sensazione che l'attacco sia stato sferrato. Il differenziale di tasso co i bund tedeschi ha superato i 250 punti base. Il costo dei CDS per assicurarsi dal rischio default del nostro Paese salgono di giorno in giorno. Le difficoltà di Grecia e Portogallo ci coinvolgono pesantemente. e il nervosismo cresce.
A questo punto non serve a niente sapere se Brunetta è cretino o meno, se il governo regge o meno
Siamo nell'occhio del ciclone e vedo molto pericoloso e stretto il crinale sul quale il premier e Tremonti sono chiamati a muoversi. Se Tremonti crolla in questa fase siamo fatti perchè è l'unico ministro sul quale gli osservatori internazionali ritengono il Paese possa contare per uscire dal tunnel.
Mi si dia atto che sto scrivendo da tempo sui pericoli che il nostro sistema corre e che era prevediibile la situazione che si é venuta creando.
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