Oggi a Milano la coalizione di centro sinistra ha avuto un sostegno di peso, di notevole peso, quello di Romano Prodi il quale, dopo quattro anni trascorsi senza far polemiche, e avrebbe avuto tutte le ragioni di farne, concentrato per svolgere al meglio i suoi incarichi internazionali, ha preso la parola dal palco in Piazza del Duomo per ricordare agli Italiani, e lo ha fatto da cittadino che si rivolge ai cittadini, che tra una settimana si gioca il futuro del nostro Paese. E' stato importante l'intervento di oggi per un serie di ragioni:
a) perché è stato l'intervento serio di una persona seria che antepone gli interessi del Paese a quelli personali o di parte.
b) perché è l'unico che ha battuto Berlusconi due volte, a conferma che gli italiani, se vedono proposte serie, equilibrate e realizzabili, le riconoscono e le fanno proprie
c) perché è una persona autorevole, autorevolezza che gli viene non da capacità imbonitorie che per fortuna non ha, ma dal percorso di studi e di incarichi ricoperti, sia a livello nazionale che a livello internazionale, che ne fanno una persona conosciuta e stimata in ambito internazionale che assicura decoro alle Istituzioni e credibilità nelle proposte
d) perché ha fatto tutto il "cursus honorum" ed è tra i pochissimi che possa coprire incarichi istituzionali ai massimi livelli. Di più, ritengo che se dopo le imminenti elezioni politiche l'Italia comincerà a ritornare ad essere un Paese normale, il professore di Bologna sia l'unico candidato possibile per succedere a Giorgio Napolitano. Non è la prima volta che lo scrivo, unicamente perché ci credo.
Mi auguro che il popolo italiano ritrovi, come ha sempre fatto nei momenti cruciali della storia del Paese, l'antica saggezza in modo che si creino le condizioni per un governo stabile che fermi il declino e per una Presidenza della Repubblica garante della Costituzione, dell'unità del Paese e del decoro delle Istituzioni.
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