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domenica 14 febbraio 2016

PADRI E FIGLI - SULLA DIFFICILE ARTE DEL VIVERE E DEL DIALOGARE




Il pezzo con il quale gli STADIO hanno vinto il festival di Sanremo è uno dei più bei pezzi della musica cosiddetta leggera italiana. Già Sant'Agostino ( De musica) , e prima ancora Platone, sostenevano che la musica si divide in bella e brutta. Bene, questa è musica bella, che va in profondo, che esprime tutta la fatica del vivere e del dialogare, la sofferenza dei rapporti, la potenza dell'amore che, come Dante colse, "move il sole e le altre stelle", chiunque egli sia
P.S. Non sono riuscito a caricare il video da you tube. Lo farò più tardi, ma volevo pubblicare a caldo.
La circostanza fa scattare una riflessione. Gli STADIO sono sulla breccia da tempo immemorabile. Non sono mai stati al verice dell'attenzione ma hanno dato un contributo notevole all'evoluzione della canzone d'autore italiana con le loro collaborazioni con molti tra i più sensibili interpreti; uno per tutti Lucio Dalla.
Appartengono a pieno titolo a quella che viene chiamata scuola  emiliana (la via Emilia attraversa tutta la regione da Piacenza a Rimini). Con tutto il rispetto per la scuola romana e per quella napoletana, io al pari degli emiliani metto solo i genovesi.
Sarà un caso che Genova e Bologna siano le città dove ho vissuto di più (tolta Ostra e tolto Busto dove vivo dall'86) e quelle che amo di più? (dopo Ostra)
 

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