Stavolta il terremoto ha colpito prevalentemente e pesantemente le Marche, in particolare le province di Macerata e di Ascoli Piceno nonchè la dorsale appenninica. La nostra terra, del resto, è fortemente sismica e del tutto realistico è il rischio che le attività telluriche vadano avanti per chissà quanto tempo. Ricordo benissimo il terremoto del '72 che colpì prevalentemente la provincia di Ancona.
La nuova tragedia si somma all'altra della quale tutti sembrano essersi dimenticati: il crac di Banca delle Marche.
Tutto è fermo: i responsabili del disastro non hanno ancora avuto alcuna sanzione penale, gli azionisti hanno perso tutto il loro capitale, i sottoscrittori di obbligazioni subordinate non hanno ricevuto alcun rimborso, la "Nuova Banca delle Marche" non se la compera nessuno e il tessuto industriale della Regione soffre enormemente per la carenza di credito nel difficile contesto economico che caratterizza il Paese nel suo complesso da tanto tempo Questo è quanto e molto di questo sarebbe stato evitabile.
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