L'anno sta per finire, il nuovo è alle porte e gli auguri sono d'obbligo perchè comunque esprimono la speranza che il futuro sia per tutti meno faticoso, meno costellato di difficoltà, di incomprensioni, di delusioni.
Perciò attraverso questo spazio auguri innanzitutto a coloro che mi seguono, alcuni da parecchio tempo, e che commentano soprattutto attraverso Facebook le mie riflessioni. E' un modo civile, aggiornato ai tempi, per confrontarsi, per esprimere le proprie opinioni, per proporre le proprie soluzioni. C'è più democrazia nei social che nelle sedi istituzionali che abbiamo sempre ritenuto essere i luoghi naturali in cui la democrazia si esprime. Ma auguri con un grande abbraccio anche a tutti coloro - infinita maggioranza - con i quali condivido solamente il fatto di essere tutti della stessa "specie". Rivalutiamo e focalizziamo il significato della parola "specie". Niente razze, niente culture presunte superiori, niente intregralismi, ma la consapevolezza di essere tutti, noi umani, esseri con pari dignità e pari diritto al rispetto. E riconoscimento di pari dignità e rispetto al mondo animale e al mondo vegetale. DEUS SIVE NATURA: le parole di Spinoza sono sempre di piena attualità e ci possono aiutare a capire oggi come allora chi siamo, da dove veniamo, quale è il nostro destino.
Quest'anno ho scritto poco (80 post contro i 138 del 2017 e i 388 del 2013, l'anno finora più prolifico. Un po' per difficoltà mie, un po' perchè è sconfortante trattare temi economico-politici nel contesto che ci viene proposto giornalmente dal dibattito tra le varie forze, un po' per la sensazione dell'inutilità di fondo del tutto.
Conseguentemente mi sto orientando a spostare la mia attenzione, per il seguito, sui grandi temi che da sempre caratterizzano la presenza dell'uomo su questo pianeta. E' ovvio che saranno riflessioni di un dilettante con nessuna pretesa se non quella di fare riflessioni ad alta voce da condividere con chi vorrà farlo. Lo vedo come un modo per riprendere in parte le abitudini di un tempo quando la gente dava molto più spazio al dibattito su queste problematiche. In passato questi temi hanno condizionato pesantemente ed eccessivamente, a mio avviso, la vita delle generazioni che ci hanno preceduto. Ma tra il troppo di allora e il niente di oggi dovrebbe esserci una via mediana per riflettere pacatamente e serenamente su noi stessi CONOSCI TE STESSO affermava 2.400 anni fa Socrate. Sollecitazione sempre e sempre più valida.
AUGURI DI BUON 2019
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