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venerdì 15 marzo 2013

FENOMENOLOGIA DELL'INCIUCIO

Persa la battaglia su Banca delle Marche, persa nella misura in cui (toh, chi si rivede) le ho "azzeccate" tutte ma non pagherà nessuno dei responsabili del dissesto, mi accingo a perderne un'altra.
Ho scritto a più riprese che il candidato ideale per occupare lo scranno di Presidente della Repubblica è Romano Prodi . Per le motivazioni rimando ai numerosi articoli con etichetta.
Peraltro nel post del 10 Marzo dal titolo " Elezioni 2013  - un commento a freddo" scrivevo : "Come finisce? Sembra una posizione di stallo ma secondo me va a finire così; non si rivota subito perché anche Grillo non è pronto. Si fa un governo di salvezza nazionale a guida di una riserva della Repubblica (Giuliano Amato?) appoggiato di fatto da PD e PDL (la forma migliore la troveranno) e Massimo D'Alema al Quirinale (Fenomenologia dell'inciucio, rubando il titolo ad un celebre saggio di Umberto Eco.
Ebbene, stamane sfoglio "Repubblica" e capito su un articolo a firma Francesco Bei - una firma  pesante del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari - dal titolo "Montecitorio, la mossa di D'Alema" che, guarda guarda, sostiene la medesima tesi con qualche piccola variante.
L'operazione, secondo Bei, si svilupperebbe attraverso i seguenti passaggi
a) mentre Bersani prosegue nella sua "MISSION IMPOSSIBLE" di formare un governo con i grillini, D'Alema si starebbe muovendo per far nominare alla presidenza del senato la Finocchiaro, sostenuta da una larga maggioranza PDL, PD, Lega e scelta civica).Alla camera il Presidente dovrebbe farlo un esponente dei "Montiani"
b) Bersani fallisce; a questo punto il Presidente del Senato, la Finocchiaro appena nominata, riceverebbe l'incarico di formare un governo istituzionale. La Finocchiaro lascerebbe contestualmente la Presidenza del Senato che verrebbe assegnata ad un esponente del PDL
c) ai montiani la Presidenza della camera, al PDL la presidenza del Senato, indovinate a chi spetterebbe la Presidenza della Repubblica? Al PD naturalmente, e, all'interno del PD a chi se non a D'Alema?
A questo punto pongo io una domanda e faccio a voce alta una serie di riflessioni:
- Domanda a Francesco Bei. Ma che fa, dottore, copia?
- Riflessioni. L'operazione così delineata consentirebbe di avere un Presidente della Repubblica,   un  Presidente del Consiglio, i Presidenti di camera e senato e un governo di larghe intese (anche la Merkel lo vede bene.) Inoltre l'accordo sarebbe accompagnato da una specie di salvacondotto per Berlusconi e da una cortina di silenzio sulle responsabilità PD nelle vicende Montepaschi, BNL( abbiamo una banca !), privatizzazione telecom, Unipol.
Uno schema perfetto per tutelare gli interessi della Casta
Ma, qualcuno potrebbe obbiettare: come fa il PD a fare una operazione del genere dopo che per venti anni ha detto peste e corna di Berlusconi ed anche in questi giorni:"mai  con Berlusconi, mai con il PDL"
RISPOSTA: "Parigi val bene una messa" (Enrico quarto Borbone, re di Francia dal 1589  al 1610, padre dell'esangue LUIGI XIII e nonno di Luigi XIV, il re sole)

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