Un lettore commentando il post precedente mi ha chiesto:
Banca delle Marche si salverà? Si, rispondo io. La salverà un intervento
esterno organizzato e "trovato" da Bankitalia. Nessuno nelle Marche,
nè da solo nè insieme ad altri, ha i capitali necessari per il massiccio
intervento di ricapitalizzazione che si renderà necessario. Ho scritto più
volte, e confermo, che la perdita complessiva si aggirerà intorno ai due
miliardi in quanto alle perdite emerse a fine 2012 vanno aggiunte quelle della
banca dei 18 mesi successivi, quelli di Medioleasing, un vero e proprio
"black hole", e quelle di una economia che poggia su una rete di
piccole e medie imprese che escono stremate da sei anni di crisi e dal "credit
crunch" conseguente alla situazione che si è creata all'interno
dell'Istituto di credito principale riferimento per il mondo produttivo
marchigiano. Vale la pena ricordare che i commissari si sono insediati da quasi
due anni e che debbono aver trovato man mano che scavavano talmente tanto
materiale maleodorante che ancora non hanno reso pubblico alcun dato sui
risultati di bilancio. Peraltro si debbono rendere conto che non si può
procrastinare ulteriormente lo stato di incertezza.. Interessante è vedere
l'atteggiamento che hanno tenuto in questi due anni i principali protagonisti
del "territorio"
BANCA D'ITALIA: sono il primo a dire che BANKITALIA gode
di una reputazione superiore ai suoi meriti e che soprattutto nell'attività di
vigilanza ha evidenziato nel corso dei decenni notevoli carenze e punti di
criticità ma affermare che BANKITALIA abbia volutamente affossare BDM non si sa
per quali ragioni e che i problemi dell'Istituto di credito siano da attribuire
ad una troppo severa valutazione del rischio di credito dell'Istituto è
risibile e sembra piu che altro un maldestro tentativo di scaricare le colpe
da parte dei
soggetti responsabili, essi sì, dello sfascio. Non dimentichiamo che al vertice
c'era una specie di cupola, questa è la mia opinione, costituita dal Direttore
Generale, da altri membri dell'alta direzione, da componenti del CDA più o meno
conniventi che hanno favorito l'affermarsi di una politica del credito
caratterizzata talvolta da un mero scambio di linee di fido "forzate"
contro utilità in denaro o beni reali. Questa "cupola" ha agito per
anni senza che alcuno abbia obbiettato alcunchè, molti per interesse personale,
la più parte per ignoranza ed incapacità di "capire". Comunque c'è
una inchiesta penale in corso ed è compito della magistratura accertare la
verità.
IL MONDO POLITICO
Il mondo politico si è caratterizzato per interventi e
dichiarazioni che spesso hanno fatto emergere una assoluta ignoranza delle
problematiche, altre volte una
furbizia da mestieranti di lungo corso ma senza la
capacità o la volontà di andare a fondo dei problemi
I QUATTRO SINDACI
Nel maggio 2013 si riuniscono i sindaci di Jesi,
Senigallia, Macerata e Pesaro. Giungono alla conclusione che la situazione di
BDM è drammatica(meglio tardi che mai) che bisogna far qualcosa, insieme alle fondazioni, per
salvare la banca e la marchigianità della proprietà; loro ci mettono la faccia
e fanno appello al mondo delle imprese marchigiane perchè ci metta i capitali,
A distanza di più di un anno la faccia l'hanno persa ma i soldi non mi sembra
siano arrivati. Evidentemente la loro faccia valeva poco. Ai sindaci ho
dedicato il post del 20 Maggio 2013
I GRILLINI
Nell'agosto 2013 la deputata 5 stelle, esperta
criminologa,
scopre che c'è del marcio in BDM . Le faccio notare che
l'Espresso, Cronache Maceratesi e il sottoscritto stanno scrivendo da anni
sulla opacità di gestione dells Banca. Ai grilllini dedico il post
del Agosto 2013
Il PD
Recentissimamente una autorevole senatrice pesarese
si chiedeva come mai una banca che al 30 Giugno 2012 chiudeva la semestrale con
un utile di 40 milioni, a fine anno chiudeva il bilancio con una perdita di
oltre 500 milioni.
Ho cercato di far capire alla senatrice nel
post del a lei dedicato che basterebbe
avere chiaro il concetto di "falso in bilancio" - che in tutti i
paesi civili è un "reato" - per avere una risposta
IL GOVERNATORE SPACCA
Vecchia Volpe della politica marchigiana, si
sta barcamenando da quel consumato politico che è per dare l'impressione che si
sta interessando continuamente al problema BDM, che in effetti è di estrema
importanza per il futuro dell'economia marchigiana, ma - di fatto - cerca di
evitare il più possibile incidenti di percorso, il suo, e grane per il suo
partito.
IL SINDACATO
I
sindacati in Italia concepiscono la loro funzione come quella di andare a
difendere i lavoratori nel momento in cui rischiano di perdere il lavoro o nel
momento in cui lo hanno perso. In effetti, secondo me, dovrebbero monitorare in
continuazione le realtà aziendali del loro territorio ed intervenire
"prima" e non quando ormai è troppo tardi e far fare sciopero serve
soltanto a giustificare il loro ruolo inteso nell'accezione di sempre
INTERVENTI ESTEMPORANEI
Numerosi nel corso dei mesi gli interventi di singoli
cittadini, clienti della banca, azionisti.
Uno per tutti, la proposta fattadal
sig. di far
aprire dei conti ai clienti-soci della banca, ben remunerati, da utilizzare per
fare l'aumento di capitale. Ho l'impressione, ho scritto, che il
sig non si
renda ben conto dell'entità delle cifre in ballo.
Insomma in tanti hanno cercato, giustamente, di dare il
loro contributo per capire cosa è successo in BDM.
In BDM è successa una cosa semplicissima, questa la mia
opinione. La banca è stata spolpata da un branco di famelici lupi che hanno
lasciato solamente un mucchio di ossa. Ripartire non sarà facile.
Ho rintracciato per caso negli archivi del mio computer una cartella di miei appunti sull'"affaire" BANCA MARCHE. Ce l'ho datato 21 Luglio 2014. Mi è sembrato utile pubblicare il documento, che non ho variato di una virgola, per far capire quello che bolliva nella pentola quasi un anno e mezzo fa.
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