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venerdì 4 dicembre 2015

BANCA DELLE MARCHE - APPUNTI DI VIAGGIO



Un lettore commentando il post precedente mi ha chiesto: Banca delle Marche si salverà? Si, rispondo io. La salverà un intervento esterno organizzato e "trovato" da Bankitalia. Nessuno nelle Marche, nè da solo nè insieme ad altri, ha i capitali necessari per il massiccio intervento di ricapitalizzazione che si renderà necessario. Ho scritto più volte, e confermo, che la perdita complessiva si aggirerà intorno ai due miliardi in quanto alle perdite emerse a fine 2012 vanno aggiunte quelle della banca dei 18 mesi successivi, quelli di Medioleasing, un vero e proprio "black hole", e quelle di una economia che poggia su una rete di piccole e medie imprese che escono stremate da sei anni di crisi e dal "credit crunch" conseguente alla situazione che si è creata all'interno dell'Istituto di credito principale riferimento per il mondo produttivo marchigiano. Vale la pena ricordare che i commissari si sono insediati da quasi due anni e che debbono aver trovato man mano che scavavano talmente tanto materiale maleodorante che ancora non hanno reso pubblico alcun dato sui risultati di bilancio. Peraltro si debbono rendere conto che non si può procrastinare ulteriormente lo stato di incertezza.. Interessante è vedere l'atteggiamento che hanno tenuto in questi due anni i principali protagonisti del "territorio"
BANCA D'ITALIA: sono il primo a dire che BANKITALIA gode di una reputazione superiore ai suoi meriti e che soprattutto nell'attività di vigilanza ha evidenziato nel corso dei decenni notevoli carenze e punti di criticità ma affermare che BANKITALIA abbia volutamente affossare BDM non si sa per quali ragioni e che i problemi dell'Istituto di credito siano da attribuire ad una troppo severa valutazione del rischio di credito dell'Istituto è risibile e sembra piu che altro un maldestro tentativo di scaricare le colpe da parte dei soggetti responsabili, essi sì, dello sfascio. Non dimentichiamo che al vertice c'era una specie di cupola, questa è la mia opinione, costituita dal Direttore Generale, da altri membri dell'alta direzione, da componenti del CDA più o meno conniventi che hanno favorito l'affermarsi di una politica del credito caratterizzata talvolta da un mero scambio di linee di fido "forzate" contro utilità in denaro o beni reali. Questa "cupola" ha agito per anni senza che alcuno abbia obbiettato alcunchè, molti per interesse personale, la più parte per ignoranza ed incapacità di "capire". Comunque c'è una inchiesta penale in corso ed è compito della magistratura accertare la verità.
IL MONDO POLITICO
Il mondo politico si è caratterizzato per interventi e dichiarazioni che spesso hanno fatto emergere una assoluta ignoranza delle problematiche, altre volte una  
furbizia da mestieranti di lungo corso ma senza la capacità o la volontà di andare a fondo dei problemi
I QUATTRO SINDACI
Nel maggio 2013 si riuniscono i sindaci di Jesi, Senigallia, Macerata e Pesaro. Giungono alla conclusione che la situazione di BDM è drammatica(meglio tardi che mai) che bisogna far qualcosa, insieme alle fondazioni, per salvare la banca e la marchigianità della proprietà; loro ci mettono la faccia e fanno appello al mondo delle imprese marchigiane perchè ci metta i capitali, A distanza di più di un anno la faccia l'hanno persa ma i soldi non mi sembra siano arrivati. Evidentemente la loro faccia valeva poco. Ai sindaci ho dedicato il post del 20 Maggio 2013
I GRILLINI
Nell'agosto 2013 la deputata 5 stelle, esperta criminologa,                    scopre che c'è del marcio in BDM . Le faccio notare che l'Espresso, Cronache Maceratesi e il sottoscritto stanno scrivendo da anni sulla opacità di gestione dells Banca. Ai grilllini dedico il post del          Agosto 2013
Il PD
Recentissimamente una autorevole senatrice  pesarese si chiedeva come mai una banca che al 30 Giugno 2012 chiudeva la semestrale con un utile di 40 milioni, a fine anno chiudeva il bilancio con una perdita di oltre 500 milioni.
Ho cercato di far capire alla senatrice nel post del            a lei dedicato che basterebbe avere chiaro il concetto di "falso in bilancio" - che in tutti i paesi civili è un "reato" - per avere una risposta
IL GOVERNATORE SPACCA
Vecchia Volpe della politica marchigiana, si sta barcamenando da quel consumato politico che è per dare l'impressione che si sta interessando continuamente al problema BDM, che in effetti è di estrema importanza per il futuro dell'economia marchigiana, ma - di fatto - cerca di evitare il più possibile incidenti di percorso, il suo, e grane per il suo partito.
IL SINDACATO  
I sindacati in Italia concepiscono la loro funzione come quella di andare a difendere i lavoratori nel momento in cui rischiano di perdere il lavoro o nel momento in cui lo hanno perso. In effetti, secondo me, dovrebbero monitorare in continuazione le realtà aziendali del loro territorio ed intervenire "prima" e non quando ormai è troppo tardi e far fare sciopero serve soltanto a giustificare il loro ruolo inteso nell'accezione di sempre
INTERVENTI ESTEMPORANEI
Numerosi nel corso  dei mesi gli interventi di singoli cittadini, clienti della banca, azionisti.
Uno per tutti, la proposta fattadal sig.            di far aprire dei conti ai clienti-soci della banca, ben remunerati, da utilizzare per fare l'aumento di capitale. Ho l'impressione, ho scritto, che il sig            non si renda ben conto dell'entità delle cifre in ballo.
Insomma in tanti hanno cercato, giustamente, di dare il loro contributo per capire cosa è successo in BDM.
In BDM è successa una cosa semplicissima, questa la mia opinione. La banca è stata spolpata da un branco di famelici lupi che hanno lasciato solamente un mucchio di ossa. Ripartire non sarà facile.

Ho rintracciato per caso negli archivi del mio computer una cartella di miei appunti sull'"affaire" BANCA MARCHE. Ce l'ho datato 21 Luglio 2014. Mi è sembrato utile pubblicare il documento, che non ho variato di una virgola, per far capire quello che bolliva  nella pentola quasi un anno e mezzo fa.

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