Il Dr. Roberto Nicastro, nominato con il decreto del 22 Novembre Presidente delle quattro banche ponte ha fatto ieri dalla sede di Banca Marche importanti dichiarazioni dalle quali ho ricavato quello che potrebbe essere il futuro prossimo delle banche che contengono la parte "buona", la parte "salvata" delle attività. Cosa ha detto Nicastro:
- che il suo compito è di vendere le quattro banche
- che l'asta per la vendita avverrà in tempi brevi(febbraio)
- che la vendita potrebbe avvenire in blocco o spezzettata
- che ci sono già state manifestazioni di interesse da parte gruppi bancari italiani, di gruppi bancari stranieri, società di private equity di primario standing(frase generica che potrebbe essere stata............buttata lì per preparare il terreno ad accettare che le banche possano finire nelle mani di investitori esteri magari poco trasparenti)
Come la penso io:
- gruppi bancari italiani: non vedo chi possa avere interesse tra i gruppi italiani ad acquisire le quattro banche o anche una di esse. La copertura del territorio è sempre meno importante, i grossi gruppi sono radicati a maglie strette su tutto il territorio, i medi e i piccoli non hanno la forza finanziaria per una operazione del genere. Solamente una forte "moral suasion" da parte della Banca d'Italia potrebbe convincere all'acquisto
- gruppi bancari esteri: l'Italia ha perso appeal e non c'è alcun entusiasmo intorno ai nostri istituti di credito. Il settore non macina più gli utili di un tempo, le più recenti tecnologie hanno ridotto l'importanza della rete "fisica" degli sportelli, infine - last but not least - gli utili si fanno con la "finanza"
- forse l'ipotesi che ha più probabilità di realizzarsi è quella di un intervento di una INVESTMENT BANK o di un FONDO DI PRIVATE EQUITY.
Bisognerà fare attenzione ed approfondire perchè dietro un EQUITY si possono nascondere capitali della più variegata origine, compresa quella di capitali "amici" di coloro che hanno saccheggiato la banca e la regione. Sarebbe assurdo ed i marchigiani non meritano che al danno si aggiungano le beffe.
Quanto al danno proviamo a mettere insieme le cifre.
Il patrimonio della banca al 31/12/2011 - ultimo bilancio approvato - era, se ben ricordo, di 1,5 miliardi - azzerato
b) le obbligazioni subordinate 400 milioni - azzerate
c)contributo a fondo perduto a copertura delle perdite erogato dal "fondo di risoluzione"- 1 mld
Inoltre il fondo ha dovuto immettere un altro miliardo nel capitale della NUOVA BANCA DELLE MARCHE per consentirle di operare.
Questa è la situazione, secondo me.
- che il suo compito è di vendere le quattro banche
- che l'asta per la vendita avverrà in tempi brevi(febbraio)
- che la vendita potrebbe avvenire in blocco o spezzettata
- che ci sono già state manifestazioni di interesse da parte gruppi bancari italiani, di gruppi bancari stranieri, società di private equity di primario standing(frase generica che potrebbe essere stata............buttata lì per preparare il terreno ad accettare che le banche possano finire nelle mani di investitori esteri magari poco trasparenti)
Come la penso io:
- gruppi bancari italiani: non vedo chi possa avere interesse tra i gruppi italiani ad acquisire le quattro banche o anche una di esse. La copertura del territorio è sempre meno importante, i grossi gruppi sono radicati a maglie strette su tutto il territorio, i medi e i piccoli non hanno la forza finanziaria per una operazione del genere. Solamente una forte "moral suasion" da parte della Banca d'Italia potrebbe convincere all'acquisto
- gruppi bancari esteri: l'Italia ha perso appeal e non c'è alcun entusiasmo intorno ai nostri istituti di credito. Il settore non macina più gli utili di un tempo, le più recenti tecnologie hanno ridotto l'importanza della rete "fisica" degli sportelli, infine - last but not least - gli utili si fanno con la "finanza"
- forse l'ipotesi che ha più probabilità di realizzarsi è quella di un intervento di una INVESTMENT BANK o di un FONDO DI PRIVATE EQUITY.
Bisognerà fare attenzione ed approfondire perchè dietro un EQUITY si possono nascondere capitali della più variegata origine, compresa quella di capitali "amici" di coloro che hanno saccheggiato la banca e la regione. Sarebbe assurdo ed i marchigiani non meritano che al danno si aggiungano le beffe.
Quanto al danno proviamo a mettere insieme le cifre.
Il patrimonio della banca al 31/12/2011 - ultimo bilancio approvato - era, se ben ricordo, di 1,5 miliardi - azzerato
b) le obbligazioni subordinate 400 milioni - azzerate
c)contributo a fondo perduto a copertura delle perdite erogato dal "fondo di risoluzione"- 1 mld
Inoltre il fondo ha dovuto immettere un altro miliardo nel capitale della NUOVA BANCA DELLE MARCHE per consentirle di operare.
Questa è la situazione, secondo me.
Ciao Alberto come stai?
RispondiEliminaSei sempre chiarissimo. Una domanda: come vengono finanziati i "fondi di risoluzione"?