Da oggi al 4 Dicembre mi occuperò quasi esclusivamente dei tre argomenti di cui al titolo del post. Sono intrecciati tra di loro e su di essi il premier gioca il suo futuro e, con il suo, quello del Paese.
LA LEGGE DI BILANCIO
A che punto siamo?
Il provvedimento legislativo è stato licenziato dal Governo, bollinato dalla Ragioneria Generale, visto dal Presidente della Repubblica ed inviato all'Unione Europea per le valutazioni di sua competenza e al Parlamento per l'esame e la votazione. L'Unione Europea ha già fatto conoscere le sue valutazioni. La legge "rischia di non rispettare il patto di stabilità", cioè i requisiti di bilancio europei. La Commissione rimanda però un giudizio definitivo ai primi mesi del 2017. Siamo in buona compagnia: siamo tra i 13 Paesi(tra i quali Francia e Germania) per i quali sono stati individuati degli squilibri e per i quali è necessaria una revisione approfondita. Nell'ambito dei 13 siamo poi compresi tra i 6 per i quali si pone il rischio di mancato rispetto delle richieste per il 2017 derivanti dal patto di stabilità e crescita (insieme a Belgio, Finlandia, Cipro, Slovenia e Lituania)
Premetto che ho apprezzato il tono deciso con il quale Renzi ha sostenuto le ragioni "sue" ma che in questo momento sono quelle del Paese soprattutto in merito allo scorporo dal patto di stabilità degli oneri straordinari del terremoto(0,2% del PIL) e dell'emergenza immigrati (0,2% del PIL) La seconda emergenza, in particolare, è problema di tutta l'Unione che deve trovare in tempi stretti le ragioni del suo esistere pena la dissoluzione. Non è questa l'Europa che avevano immaginato i padri fondatori. Mi sembra invece un bluff l'aver "minacciato" il veto al bilancio della Unione, strumentale a dare una immagine "forte" del premier in vista della scadenza del 4 Dicembre.
Intanto il provvedimento è all'esame della camera, in particolare della commissione bilancio; sono stati presentati migliaia di emendamenti (4.962 ho letto su una fonte ufficiale) e si sta valutando quali siano ammissibili o meno. La legge va approvata entro l'anno.
Questo il quadro generale. Nei post successivi entrerò nei dettagli.
Premetto che ho apprezzato il tono deciso con il quale Renzi ha sostenuto le ragioni "sue" ma che in questo momento sono quelle del Paese soprattutto in merito allo scorporo dal patto di stabilità degli oneri straordinari del terremoto(0,2% del PIL) e dell'emergenza immigrati (0,2% del PIL) La seconda emergenza, in particolare, è problema di tutta l'Unione che deve trovare in tempi stretti le ragioni del suo esistere pena la dissoluzione. Non è questa l'Europa che avevano immaginato i padri fondatori. Mi sembra invece un bluff l'aver "minacciato" il veto al bilancio della Unione, strumentale a dare una immagine "forte" del premier in vista della scadenza del 4 Dicembre.
Intanto il provvedimento è all'esame della camera, in particolare della commissione bilancio; sono stati presentati migliaia di emendamenti (4.962 ho letto su una fonte ufficiale) e si sta valutando quali siano ammissibili o meno. La legge va approvata entro l'anno.
Questo il quadro generale. Nei post successivi entrerò nei dettagli.
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