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venerdì 4 novembre 2016

LE MARCHE E IL TERREMOTO


Purtroppo ciò che temevo si sta verificando: il terremoto continua a scuotere il territorio senza tregua, in particolare le province di Macerata e di Ascoli Piceno e quella parte di Umbria che ha Norcia come epicentro. In questo contesto parlare di ricostruzione dei borghi "come erano", prendere impegni che hanno il sapore di frasi fatte, equivale ad offendere l'intelligenza delle popolazioni colpite. E' emergenza e durante l'emergenza  ci si deve concentrare esclusivamente sulle esigenze immediate. Non capisco, ad esempio perchè in un Paese ad alto rischio tellurico non sia sempre pronto uno stock di prefabbricati da montare rapidamente per dare alloggio a coloro che hanno perso la casa e che non possono abbandonare il loro habitat ad esempio perché non possono abbandonare gli animali (bovini, ovini, equini, animali da cortile) che costituiscono la loro fonte di reddito. Quel territorio è pieno di piccole aziende agricole che assicurano occupazione e reddito ad un gran numero di persone.
E' una tragedia che si somma, non mi stancherò mai di ripeterlo, a quella del crac Banca delle Marche, crac che ha distrutto risparmi, che ha distrutto la capacità di erogare credito in regione alle attività produttive, che - soprattutto - ha evidenziato che anche le Marche non sono immuni da quel declino morale che, a mio avviso, è la principale causa del declino del Paese. E pensare che fino a pochi decenni fa i marchigiani si distinguevano per una sostanziale onestà di fondo e per una correttezza di comportamenti esemplare.
Qualcuno dei miei amici marchigiani ha scritto che noi siamo un popolo che quando c'è una emergenza si rimbocca le maniche, non si lamenta e "agisce".
Vero, sostanzialmente è ancora vero. Ma è altrettanto vero che occorre fermarsi un attimo e riflettere su quello che vogliamo essere, sui valori sui quali vogliamo costruire il futuro delle nuove generazioni. Così come è adesso, non va.
E, miei amici marchigiani, tenete sempre alta l'attenzione e la "tensione" su Banca delle Marche. Non mollate.

1 commento:

  1. Patrizio, Luxembourg5 novembre 2016 alle ore 10:20

    Alberto, dopo oltre un mese trascorso tra Francia, Roma ed Abruzzo sono rientrato alla base e mi sono subito messo in pari con i tuoi scritti, semprenotevoli per profondità, buon senso e ricchezza di dati.
    Che memoria !! ma come fai ? ... direbbe il buon Salvatore alludendo alle poesiole istantanee di Gigino (Bellavista ...).
    Io spesso salgo al piano di sopra per cercare una cosa e, una volta li' giunto, mi domando cosaci sia andato a fare ...
    Leggo del tuo ricovero al CTO, dacci buone notizie
    Ciao

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