Faccio una premessa. Continuo a titolare "Il contratto" questa serie di post dedicati alla crisi politica in atto solamente per facilità di consultazione ma è chiaro che il contratto è bel che sepolto e che il nuovo esecutivo, seppure con un obbiettivo temporale limitato, dovrà presentare un "suo" programma per quanto minimo.
Intanto, respinto l'assalto al Palazzo d'Inverno da parte dei sanculotti (so benissimo che i sanculotti hanno assaltato la Bastiglia e Versailles e che il Palazzo d'Inverno è stato teatro dell'azione dei bolchevichi), prosegue l'opera di delegittimazione dei 5 stelle. I quali hanno proposto con molta emotività, è vero - e l'emotività è sempre segnale di debolezza - l'impeachement nei confronti del Presidente della Repubblica (faccio osservare che nella fattispecie vedrei più "attentato alla costituzione" che "alto tradimento") ed è subito partito il cordone di salvataggio dell'Istituzione e di chi la rappresenta. Si è mosso in forze l'organo che più istituzionale non si può: il Corriere della Sera(il Direttore Fontana su Rete 4 e Massimo Franco sulla 7, stasera); tutti i vari "opinion makers" che frequentano giornalmente i vari studi televisivi hanno sottolineato l'ingenuità di comportamento e di comunicazione, e conseguentemente la inadeguatezza, dei leaders 5 stelle; adesso sembrano tutti allenatori fuori campo della Nazionale di Calcio. Silvietto nostro ha invitato Salvini a tener ferma l'alleanza di centro destra che vincerà senz'altro e largamente alle prossime elezioni anche perchè...........LUI può ritornare in campo a combattere il Drago come S. Giorgio.
Ore convulse e piene di dubbi e di incognite. C'è molto marcio in Danimarca ma più che altro ci sono piccoli personaggi, piccole idee ed orizzonti limitati. Non è stagione di aquile piuttosto di polli. Così è, a me sembra.
Continuerò a seguire le cose con la mia testa e con le mie idee: Visto che un po' di lettori li ho, ritengo che tutto ciò non sia del tutto inutile.
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