Dedicherò i prossimi post sulla crisi ai tre aspetti che, a mio avviso, la caratterizzano
a) la crisi morale
b) la crisi finanziaria
c) la crisi industriale
Ovviamente i tre aspetti sono strettamente connessi ma può essere utile esaminarli separatamente per poi giungere ad una valutazione unitaria.
Oggi mi occuperò della crisi morale che, a mio avviso, è alla base di tutto quello che è successo in questi ultimi mesi
Scrivevo nel mio primo post del 3 marzo che la crisi aveva avuto origine innanzitutto nella totale mancanza di eticità che aveva caratterizzato i comportamenti dei managers di banche, assicurazioni e organismi finanziari nel corso di questi ultimi anni, mancanza che trovava causa principale negli emolumenti e nei bonus assolutamente spropositati che venivano elargiti in funzione di risutati di breve periodo conseguiti non importa con quale mezzo e nella assenza di qualsivoglia controllo. Scrivevo anche che per uscire dalla crisi fosse necessario, innanzitutto, ritornare a comportamenti improntati a principi di correttezza amministrativa (Non mi illudo sulla natura profonda dell'uomo ma, oggettivamente, si era superato ogni limite)
A che punto siamo sotto questo profilo?
Direi che si intravedono i primi segnali di una inversione di tendenza: negli USA il Presidente OBAMA ha bloccato i bonus per 165 milioni di dollari che il vertice AIG ( che ha ricorso ad aiuti di stato per 170 miliardi di dollari) si era deliberato senza alcun pudore. Bisogna ricordare al riguardo che l'infezione è partita dagli USA e che da lì parte la guarigione. Per fortuna OBAMA sta facendo una politica che va in tal senso e tutti dobbiamo augurarci che possa proseguire con celerità nella realizzazione del suo programma di moralizzazione dell'intero sistema
Per quanto riguarda gli altri paesi europei, senza entrare nei dettagli, molte sono le misure prese per evitare il ripetersi della situazione che ha messo in pericolo gli equilibri finanziari mondiali.
Per quanto attiene al nostro paese osservo con cauto ottimismo che:
A) alla guida del GRUPPO BANCO POPOLARE c'è ora un galantuomo come il Dr. Saviotti, che ha le competenze e l'esperienza necessarie ( è nato nel 1943 ed ha alle spalle una lunghissima e prestigiosa carriera al vertice di Comit) per tirar fuori l'Istituto dalle secche della precedente gestione rimasta impelagata, tra l'altro, nelle malefatte dei vertici ITALEASE. Aggiungo che il Dr. Saviotti, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente in occasione della gestione, negli anni 1993/1995, delle problematiche del Gruppo Ferruzzi, è del tutto immune, nell'approccio ai problemi e alle persone, dall'arroganza e dalla presunzione che hanno caratterizzato nel più recente passato i comportamenti di tanti giovani dirigenti di banca. E noto con piacere che si sta tornando a valutare le persone sulla base dell'esperienza oltrechè, ovviamente, sulla base delle competenze. Aver maturato lunghe esperienze, rende immuni, in genere, da approcci troppo disinvolti e si traduce, sempre in genere, in maggior equilibrio e consapevolezza.
B) La UNIPOL ha deliberato la sospensione di tutti i bonus. Ricordo che Unipol è stata gestita per lungo tempo dal duo Consorte-Sacchetti che per fortuna sono stati rimossi da temo
C) INTESA, UNICREDIT e la stessa UNIPOL hanno deliberato di non distribuire dividendi sui risultati di bilancio 2008, evidenziando con ciò la necessità di essere prudenti e di non nascondere più la reale situazione del sistema bancario nazionale che è, forse, più solido di altri ma che nasconde ancora molte ombre al suo interno. Nei prossimi giorni usciranno i risultati di altri importanti Istituti ed è mia impressione che tutti adotteranno decisioni di cautela
D) E' praticamente cessata l'attività di stipula di contratti derivati che tanti guasti hanno prodotto in passato sia nei bilanci delle società industriali sia, soprattutto, in quelli degli enti pubblici, in primis Regioni e Comuni. Vorrei ricordare al riguardo che al vertice di DEUTSCHE BANK Italia, una delle più attive se non la più attiva nel comparto, non c'è più il Dr. Vincenzo De Bustis e che da tempo il Gruppo Unicredito si è liberato del Dr. Andrea Crovetto, che a suo tempo fu anche condannato penalmente per la sua attività di responsabile del settore derivati di quell'Istituto
E) Si è ridotta moltissimo la produzione e la proposizione alla clientela da parte delle banche di polizze index linked con sottostanti "titoli tossici"
E) La stagione dei "furbetti del quartierino" sembra tramontata ma la vigilanza è comunque d'obbligo perchè questa è una categoria che tende a riprodursi e a ripresentarsi sotto nuove spoglie
F) Le banche si sentono sotto stretta osservazione e sono molto più caute nei loro rapporti con la clietela, in particolare quella retail
G) La paura delle conseguenze rende tutti più virtuosi
Per oggi mi fermo qui; nel prossimo post la disamina degli aspetti "finanziari" della crisi
sabato 21 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento