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mercoledì 11 maggio 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 -APPELLO FINALE

Nelle ultime settimane ho dedicato il mio blog in pratica alla sola campagna elettorale.
Sarebbe assurdo riepilogare quello che ho scritto, che - mi accorgo - è piuttosto corposo. Mi permetto però di rimandare, in particolare, a due articoli:
-  quello di domenica 3 Aprile in cui presentavo la mia persona, la mia biografia
- quello sempre del 3 Aprile in cui illustravo le motivazioni che mi avevano spinto ad accettare di candidarmi  come consigliere comunale per il Partito Democratico a sostegno della candidatura di Carlo Stelluti a sindaco di Busto Arsizio.
Ormai siamo alle soglie del voto ed è giunto il momento di chiedere a chi mi legge e a coloro che direttamente o indirettamente mi conoscono  di votarmi come candidato del Partito Democratico a sostegno della candidatura a sindaco di Busto di Carlo Stelluti. 
COSA PROMETTO:
assolutamente niente. Non concepisco la politica come "scambio"( Tu dai il voto a me.......io do in cambio qualcosa a te.)  e ritengo poco rispettoso dei cittadini il fare una politica delle promesse e degli annunci che, poi, è indifferente si realizzino o no.
 Non mi sono candidato per ambizione personale (alla mia età il più è dietro le spalle) nè per interesse. Se ho accettato  è perchè ritengo l'attuale momento storico molto delicato, con rischi concreti per la tenuta dei conti pubblici, sia nazionali che degli enti territoriali periferici, con rischi concreti per la tenuta dei principi democratici sui quali si fonda la nostra convivenza, con uno scadimento evidente dei valori morali nell'amministrazione della res publica;  ritengo , e non sono il solo, che la città sia stata amministrata in questi ultimi due decenni da una specie di comitato di affari che ha lasciato Busto nelle mani di pochi. Ritengo, come ho scritto, che Lega e PDL abbiano visioni della società di corto respiro che sono le prime responsabili dell'evidente declino della città che, oggi, non ha nè una identità nè un progetto. Ritengo infine che Busto abbia assoluta necessità di aria nuova e di tornare a liberare le energie che ha in sé. Busto non è la mia città, ma ci vivo da oltre venticinque anni e la sento mia.
COSA RITENGO DI POTER METTERE A DISPOSIZIONE DELLA CITTA' se eletto:
- l'esperienza di una vita di lavoro nel settore bancario durante la quale ho coperto ruoli anche di una certa delicatezza
- competenze di un certo rilievo in materie economiche e di bilancio inserite in un contesto  di solida cultura generale  che mi riconosco
- onestà intellettuale e onestà personale
- uno spirito profondamente laico e  per ciò stesso rispettoso delle idee altrui ma tenace oltre misura nel difendere le proprie
- l'interesse sincero e la preoccupazione sincera per il futuro delle giovani generazioni
- l'attenzione sincera ai più disagiati e alle persone in difficoltà, quale che sia il genere di difficoltà
- la consapevolezza di operare in una squadra guidata da Carlo Stelluti la cui storia individuale è limpidamente caratterizzata dagli stessi principi e valori che mi connotano
Per tutte queste ragioni chiedo a chi mi conosce, a chi segue il mio blog, a chi mi conosce attraverso Facebook, ai miei "allievi" dell'Universiter di Castellanza che mi onorano della loro amicizia, a chi mi conosce nel quartiere dove vivo, agli iscritti e ai simpatizzanti del Partito Democratico, di darmi il loro consenso e  di fare il passaparola se lo ritengono. La politica deve ritornare ad essere fiducia da parte dei cittadini nei confronti di chi i cittadini chiamano a rappresentarli.
Io credo di meritarla, questa fiducia. Adesso vedete Voi.
 E Voglio terminare queste conversazioni in merito alla campagna elettorale sottoponendo alla Vostra attenzione  le parole che circa tre secoli fa Jonathan Swift, l'autore dei viaggi di Gulliver, scrisse per descrivere il modo di vivere e di governare nelle terre  da lui visitate:
" Quando scelgono il personale per ogni tipo di impiego , considerano la moralità dell'individuo molto più della sua abilità; e poichè il governo è necessario all'umanità, sono convinti che un comune cervello sia idoneo ad un compito come ad un altro, e che la Provvidenza non si è sognata mai di fare del governo una attività misteriosa, comprensibile ad un ristretto numero di intelligenze superiori, di cui non ne  nascono più di due o tre in un secolo. Essi invece pensano che tutti sono dotati di sincerità, giustizia, temperanza e simili; virtù, queste, la cui osservanza, unita all'esperienza e alle buone intenzioni, saranno sufficienti a rendere idoneo un individuo al servizio del suo paese, eccetto quei casi nei quali sia richiesto uno specifico corso di studi. Ma non c'è dote intellettuale straordinaria che possa rimpiazzare la mancanza di virtù etiche, e gli impieghi non possono essere affidati alle mani di simili individui. In ogni caso gli errori commessi per ignoranza, in assenza di cattiva intenzione, non saranno mai tanto funesti per il bene pubblico come quelli commessi da uno , disposto per natura alla corruzione, che in più sappia manovrare abilmente per difendere e moltiplicare i suoi raggiri".
Parole di assoluta attualità in particolare nel nostro Paese. Parole che ho voluto scrivere in verde, il colore della speranza.

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