Questo il titolo in prima pagina con il quale è uscito stamane "Il fatto quotidiano" che io compero regolarmente, anche se non di rado non ne condivido le posizioni, perché, non ricevendo sostegno pubblico, le vendite sono l'unica forma, in pratica, di sostegno finanziario del giornale.
Sottotitolava, il quotidiano: le ore convulse tra il 16 e il 17 ottobre. Il giallo della presenza del ragioniere a Segrate
Ora io mi chiedo, al di là del merito specifico, ma che cosa hanno in testa, il premier uscito e i suoi legali, SEGATURA? Perché anche i sassi sanno che la prima cosa che un magistrato fa all'avvio delle indagini su un fatto qualunque è chiedere il sequestro dei tabulati telefonici delle utenze interessate.
Ora che nè Berlusconi nè Ghedini abbiano tenuto in alcun conto questo lapalissiano concetto, può significare solo due cose:
- che l'emergenza fosse tale da non consentire prudenze
- che i suddetti "signori"se ne sbattono di tutto e di tutti.
Nell'uno e nell'altro caso, costoro sono UNFIT to lead Italy.
E mi ritornano in mente le risate che ci facevamo quando, da studenti universitari, ci si trovava a Bologna in qualche bar (allora non c'erano i telefonini), e, in un impeto di euforia collettiva, uno di noi prendeva la cornetta del telefono in mano e ci gridava dentro; "Maresciallo - in genere erano marescialli della Finanza- vada a prendersi un cappuccino che ora noi parliamo di Max Weber e di Wittgenstein, non è roba per lei" e giù risate.
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