Non più tardi di ieri ho pubblicato il post sui primi decisi interventi di papa Francesco su comportamenti privati discutibili di alcuni membri del clero ed oggi i mezzi di informazione riportano che Monsignor Poggi è stato arrestato dal gip di Roma per calunnia aggravata. Avrebbe ordito un complotto per ottenere la riammissione al clero che papa Ratzinger, nel perdonarlo, gli aveva promesso e che con le sue dimissioni non poteva più mantenere. Nella sua mente contorta - secondo il gip - le accuse che aveva formalizzato l'8 Marzo dovevano costituire una specie di ricatto al futuro papa perché non ci si dimenticasse di lui. Ed aveva coinvolto nel suo delirio gli alti prelati Lorusso e Valentini che l'avevano aiutato in passato e che si erano trovati loro malgrado coinvolti nel suo disegno. Il disegno di un uomo "animato da inestinguibile rancore verso chi, a suo dire, lo aveva incastrato" (virgolettate le parole del'ordinanza del gip.
A questo punto due sono le ipotesi in campo, a mio avviso:
a) i prelati vicini a papa Bergoglio, accortisi di aver preso un abbaglio, lo hanno scaricato in fretta e furia. E' l'ipotesi apparentemente più plausibile. Ma non mi convince.
b) seconda ipotesi: e se fosse la prima contromossa, forte e potente, di coloro che nella Curia vogliono che non cambi niente e che i panni sporchi continuino ad essere lavati in famiglia? Corrente capeggiata dal cardinale vicario Agostino Vallini. Questa seconda ipotesi mi convince molto ma molto di più.
E allora, caro papa Francesco, attrezzati e preparati a combattere perché, come dicono a Roma, c'è la gueera.
Nessun commento:
Posta un commento