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mercoledì 11 aprile 2012

ANCORA SU UMBERTO BOSSI E SULLA LEGA

Ieri sera a Bergamo si è consumato lo psicodramma della Lega con l'uscita di scena di Bossi e "la prise de pouvoir" da parte di Roberto Maroni (sono andato con la memoria ad un bellissimo film di fine anni sessanta di Rossellini  : "La prise de pouvoir de Louis XIV"
Hanno parlato soltanto in due. Maroni e Bossi
MARONI
ha fatto un intervento da nuovo segretario del movimento; ha invocato pulizia morale nel movimento (di qui le scope) la fine del clima da complotti, la fine delle lotte intestine e dei cerchi magici. Il tesoriere Belsito e Rosy Mauro liquidati dal palco  verranno espulsi ( ho però l' impressione che la Mauro sarà un problema perché è una "tosta" e non vedo come Maroni possa "farla dimettere", come ha detto dal palco, visto che senatori e deputati "non hanno vincolo di mandato" secondo la nostra costituzione.  Il trota liquidato con l'accenno che in Lega chi sbaglia paga indipendentemente dal nome che porta. Ha dato l'impressione di voler fare in fretta, Maroni, anche perché è ovvio che vuole battere il ferro fin che è caldo ma è stato altrettanto attento al rendere l'onore delle armi all'Umberto nazionale
L'intervento, comunque, è stato fiacco, poco convincente perché Maroni non ha carisma e non ha doti di leadership. Peraltro combatteva contro un uomo morto contro il quale non poteva che vincere. La parte finale del breve discorso di Bossi è emblematica del "dramma" che l'uomo stava vivendo.
UMBERTO BOSSI
Il vecchio leader, segnato dalla malattia, è uscito di scena ieri sera, in definitiva, con dignità. Dopo aver ripetuto il mantra del complotto, ma non ci credeva nemmeno lui, ha scaricato il figlio assumendo su di se la responsabilità politica e morale per i suoi comportamenti, quasi un Eschilo rovesciato dove sono i padri a scontare le colpe dei figli e non viceversa ed è uscito di scena chiedendo scusa alla base e ai militanti perché uno che porta il suo cognome ha reso forte nocumento al movimento. Un addio mesto e in definitiva patetico di un uomo vinto che, peraltro, ritengo uno dei responsabili dello sfascio del Paese.
Vedremo gli sviluppi della situazione nelle prossime settimane. Allo stato la LEGA è in preda a lotte intestine violentissime che hanno necessità di più mesi per placarsi. Il duo vincente Giorgetti/Maroni ha ora tutto il tempo per preparare la mira e colpire sistematicamente tutti coloro che "sono stati" con il Senatur fino alla fine. In primis i residui appartenenti al cerchio magico che nella nostra città si identificano in Marco Reguzzoni, Francesco Speroni, Paola Reguzzoni, Alessio Rudoni                          

2 commenti:

  1. preciso come sempre! abbiamo fatto gestire l'italia a uno come bossi....incredibile!

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  2. Più giù, il riferimento a Eschilo, ho fatto confusione.
    Vedremo le ricadute locali, comunque ottimo lavoro!

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