Qualche giorno fa ho scritto un breve post a commento delle dichiarazioni dell' ex premier a margine dell 'udienza del processo Ruby. L'avevo buttata sull'ironico facendo un accostamento con la sinfonia n. 6 di Tchaikovsky conosciuta come "Patetica"e con la sonata di Beethoven conosciuta anch'essa così..
Non avevo infatti potuto trovare un aggettivo più pertinente che"patetico"per definire le dichiarazioni di un uomo anziano, imprenditore di successo, capo di governo per anni e anni osannato ed invidiato da turbe di connazionali, che cercava di dare giustificazioni alla stampa, rappresentata in genere da giovani giornalisti, spesso donne intelligenti ed ironiche, sul quando aveva saputo che la minorenne marocchina non era la nipote di Mubarack, sul come si era sviluppato il giro di telefonate la famosa notte ecc.ecc. Poi ho rivisto il video e mi è montato dentro un crescendo di indignazione, di ira che stentavo a reprimere, di incazzatura bella e buona, che riapriva la questione.
Il perché è presto detto. Di settimana in settimana è sempre più numerosa la schiera, questa volta sì veramente cospicua, di italiani in difficoltà economiche, di famiglie che non riescono più a far quadrare i conti, a pagare le rate dei mutui,a far fronte alle mille occasioni di spesa che il vivere in società complesse ci sottopone come necessarie. Per non parlare dei piccoli imprenditori schiacciati tra balzelli di ogni tipo, incombenze burocratiche da adempiere, tasse da pagare, Non è simpatico fare il conto di quanti si sono suicidati negli ultimi mesi e fare paragoni con gli altri stati nei quali la crisi è più virulenta, ma è certo che non ci sono stati mai così tanti suicidi come nell'ultimo anno. Per non parlare poi dei giovani che non riescono a trovare uno straccio di lavoro e vedono di fronte a loro lo spettro di tempi sempre più cupi. Il tutto in un marasma morale e culturale, del quale le televisioni cosiddette commerciali sono ampiamente responsabili, che non fa trovare la bussola per orientarsi in acque sempre più procellose.
Ebbene, in questo contesto, che secondo me è ancora lontano dall'aver espresso tutte le sue negatività, il signor ex primo ministro osa continuare a credere di poter continuare a far credere agli italiani che gli asini volano.
Perché ci vuole parecchia faccia tosta (non per niente il cavaliere è il principale alimentatore della rubrica di questo blog; a face as the ass)) ad affermare che:
a) le serate erano cene eleganti
b) a fine cena le ospiti,che in quanto donne sono naturalmente portate ad esibirsi, a maggior ragione se sono donne di spettacolo ( ma dove ha maturato le sue idee sul mondo, in una scuola per talebani?) si divertivano a fare a gara di burlesque ( ma dove c...................l'ha trovato questo termine?
c) che i costumi con i quali si travestivano glieli aveva regalati Gheddafi (osservo che intanto Gheddafi non può smentire e che comunque ci vuole del fegato a voler far credere una cosa del genere)
d) che lui mantiene 42 ragazze perchè poverine hanno avuto la vita rovinata dalle indagini della magistratura e dai gossips dei media circa la loro partecipazione alle cene eleganti. Non troveranno più, poverette, né un lavoro né un marito per cui lui si sente in dovere di aiutarle perché poi non cadano nella tentazione di fare le prostitute (sic: esempio sublime di "face as the ass", "face as the ass", "face as the ass" tre volte)
e) infine è drammatico l'annuncio, fatto attraverso il segretario del PDL Angelino Alfano (forti questi politici siciliani: Totò Cuffaro, Angelino Alfano, tutti nomi vezzeggiativi, teneri quanti altri mai) che dopo le imminenti elezioni amministrative il cavaliere ha pronta una sorpresa, una bomba che sconvolgerà la vita politica nazionale ed internazionale,
Sono terrorizzato all'idea, caro Cavaliere, per cui La prego, La prego in ginocchio: ce la eviti ed io Le prometto che mi faccio passare l'incazzatura. Commosso per l'attenzione che vorrà riservarmi, Le auguro buona serata. La passi come Le pare......................ma non ce lo faccia sapere, non ce lo faccia sapere che così la giornata di domani può cominciare più serenamente.
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