Non ho conosciuto Maurizio Cevenini. Quel poco che sapevo di lui lo avevo tratto da articoli di stampa o da discorsi fatti con amici bolognesi.
L'immagine che me ne ero fatta era quella di un uomo intelligente, aperto, colto, ironico ed autoironico, onesto, cioè esattamente quello che io intendo debba essere un uomo politico "di sinistra" al giorno d'oggi. Che l' ideologia del passato rispetta e non disconosce, ma che sa benissimo che "buona politica" è arte del possibile "hic et nunc" senza scorciatoie né fughe in avanti.
Ora Cevenini non c'è più ed è stato lui a scegliere il tempo e il modo. Mi piace ricordarlo come me lo ero raffigurato nella sua Bologna che, sebbene ovviamente di versa da quella che ho conosciuto io quaranta anni fa, rimane sempre quanto di meglio questo Paese sa esprimere.
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