La mia chiave di lettura del voto amministrativo è questa:
a) la "gente" ha un sentimento di quasi repulsione nei confronti della politica e degli esponenti politici. Una percentuale così bassa di votanti, per di più in elezioni amministrative che portavano alla scelta dei sindaci e delle amministrazioni delle città, è espressione di una frattura netta tra Paese reale e Paese legale.
b) hanno perso nettamente consensi Lega e PDL, per due ordini di motivi, a mio avviso:
1) perchè dovunque in Europa chi ha governato perde, visto il quadro economico drammatico che si presenta davanti agli occhi di tanti popoli europei
2) perchè si é finalmente alzato il velo sulla natura della Lega e del PDL La lega in mano ad un satrapetto di provincia che da giovane raccontava di essere laureato in medicina senza esserlo mai stato e da adulto è stato a libro paga di chi aveva soldi ed interesse a che lo fosse. Oltretutto con due figli uno più scemo dell'altro e un "entourage", chiamiamolo così, da corte dei miracoli. Chi scrive lo scrive da anni; che se ne siano accorti anche gli elettori fa piacere ma non è consolatorio perchè alla prima occasione il "popolo" ci ricasca.
Il PDL perchè è sempre stata un partito di plastica di affaristi e di opportunisti, oltre a tanta gente in buona fede diciamo "non di sinistra", che ruotava intorno alla figura carismatica di Silvio Berlusconi sul quale il velo si è ormai squarciato. Ho scritto da tempo ed in tempi non sospetti che consideravo S.B. " persona pericolosa a se stesso, agli altri, alla democrazia ed al benessere del Paese" L'ho paragonato a Carlo VI di Francia che da giovane fu chiamato "le bien aimé" e più tardi "le fou" E ritengo che gli Italiani non si siano ancora ben resi conto del pericolo corso, perchè - sia chiaro - il tentativo che l'arcorauta ha portato avanti, sorretto da forze occulte e meno occulte, è stato quello della P2 e del programma di Gelli. Un tentativo eversivo che andrebbe configurato come attentato ai poteri dello Stato.
CHI HA VINTO:
a) hanno vinto i singoli candidati (Tosi a Verona, Doria a Genova, Orlando a Palermo e cosi via) spesso non sostenuti dai loro stessi partiti.
b) ha vinto il movimento di Beppe Grillo che sarebbe oltremodo riduttivo definire "antipolitico". Grillo ha una proposta politica ben chiara: innazitutto quella di spazzare via una classe politica di incapaci, di corrotti e di malavitosi. Poi quella di valorizzare i giovani su basi completamente rinnovate. I grillini sono spesso, oltrechè giovani, persone di buon livello culturale e di buona preparazione. Il trionfo di Parma è clamoroso ma non resterà isolato
c) hanno vinto l'Italia dei valori e SEL
d) non ha vinto pienamente, a mio avviso, il mio PD il quale, sebbene abbia ottenuto buoni successi (a Legnano, mi riferiva ieri il mio amico Antonino Pistritto, la sinistra ha vinto dopo 40 anni), viene ancora percepito come un qualcosa di non ben definito, di non ncora in possesso di una chiara identità. Ce ne è di lavoro da fare, sia a livello nazionale che a livello locale. Anche questo lo sto dicendo e scrivendo da tempo. Non mi farebbe piacere scoprire tra qualche tempo che avevo ragione anche in ordine a questo genere di riflessioni. Il PD è l'unico partito strutturato che può governare il Paese, ma deve averne piena coscienza e volare più alto, perchè deve esssere ed apparire una forza tranquilla e solida su cui il Paese può poggiare e contare.
Comunque, che i sindaci siano espressione del centrosinistra(senza lineetta) o del centro destra, davanti a loro hanno un compito immane. La situazione economica è difficle e non ci sono spiragli di luce a breve. "A da passà a nuttata" diceva Edoardo e oggi chi governa bene è chi governa con competenza, concretezza ed "onestà"
La questione morale è al centro di tutto. Ne va del futuro del Paese e delle nostre giovani genrazioni. Sarò monotono, ma io la vedo così,
Dalle Terrazze di Cunardo, ore 7 del mattino 22 Maggio 2012
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