Ieri sono stato fatto oggetto di un gesto apparentemente piccolo ma grande di significato. Uno dei medici con i quali ormai frequentemente interfaccio, quello che mi conosce da meno tempo e quindi presumibilmente meno, alla fine del nostro incontro mi ha porto quello che ha definito un piccolo pensiero, un libro evidentemente anche perché ho subito riconosciuto il sigillo della migliore libreria di Busto. E me ne ha spiegato a grande linee il contenuto.
Un gesto del tutto inaspettato, del tutto inatteso, che mi ha fatto bene al cuore, non riesco nemmeno a dire quanto mi abbia fatto bene al cuore. Una persona che ho conosciuto da meno di un mese che si prende la briga di andare in libreria, di pensare a quello che poteva essere "aptus " a me in questo momento, lo sceglie, fa fare una confezione regalo, se lo porta via e me lo porge, un gesto assolutamente spontaneo, ovviamente del tutto non dovuto, denota grandezza in chi quel gesto ha compiuto. Più tardi, andato in libreria perché "similibus similia curantur", ho chiesto alla libraia, con la quale si è instaurato ormai da tempo un rapporto di reciproca stima e di immediata comprensione, se fosse stata lei a aver parlato con la persona; me lo ha confermato con un sorriso ed ha aggiunto un frase che anch'essa è stata un sollievo: "non sapevo ovviamente che il libro era destinato a lei - mi ha detto - ma mi fa piacere che sia stato così perché le cose giuste è giusto che vadano alle persone giuste". Ed ha concluso: quella persona è assolutamente un genio; lo lasci fare, non poteva essere capitato in mani migliori.
A quella libraia e a quel medico il mio pensiero di prima mattina di questo 11 Gennaio dell'anno di grazia 2013. Un pensiero ed un grazie.
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