In questo ultimo periodo, lo avrete notato, ho scritto poco di problemi politici locali, tranne evidenziare il sospetto attivismo della giunta Farioli che, dopo quattro anni e mezzo di operosa inattività, si è improvvisamente svegliata a dimostrare ai cittadini di Busto, nell'imminenza della tornata elettorale, quanto l'amministrazione fa nell'asfaltatura delle strade, per anni lasciate nell'incuria più totale, nell'inaugurazione di grandi opere come le passerelle dei 5 ponti, esempio imperituro di spreco di denaro pubblico,, nel salvataggio della gloriosa Pro Patria, che corre il rischio di essere cancellata dai calendari sportivi, nella ricerca della miglior destinazione per il Calzaturificio Borri, lasciato per anni e anni a marcire (la Lega ci vuole fare un impianto termale), nel rafforzamento dei rapporti con l'imprenditoria locale(nel frattempo centinaia di aziende hanno chiuso), nell'interessarsi fattivamente alle problematiche dei cittadini maggiormente in difficoltà (nel frattempo un inquilino Aler, sfrattato, si è gettato dal terzo piano ed è grave all'ospedale), nella cura della pulizia delle case dei cittadini (sono arrivati in città centinaia di accertamenti TARSU in gran parte sbagliati, che hanno costretto soprattutto le persone anziane a faticose ricerche di qualcuno che potesse dare una mano ad affrontare il problema), nell'interesse alla incolumità dei bustocchi( gli introiti dalla voce multe sono sempre più utilizzati per far quadrare il bilancio comunale ) e chi più ne ha più ne metta.
Ho preferito occuparmi d'altro perchè, sempre nel frattempo, in seno alle forze del centrosinistra bustocco era in corso un intenso lavorio per individuare e portare all'attenzione della città un candidato sindaco che avesse le caratteristiche per proporre ai bustocchi una concreta, seria, alternativa alle giunte di centro destra che hanno assistito inerti al declino continuo e sempre più evidente della città in questi anni. Un candidato che unisse esperienze consolidate in campo amministrativo, una storia personale e politica coerente, un curriculum pretigioso e senza zone d'ombra, che rappresentasse tutte le forze del centro sinistra unite in un programma condiviso, che avesse il carisma per guidare la coalizione in una proposta politica seria, concreta, realistica per gestire tempi non facili per il quadro economico, politico, sociale che caratterizza in questo momento storico il Paese.
Ebbene, questa persona c'è, ha dato la sua disponibilità a guidare la coalizione dopo aver chiesto un periodo di riflessione come tutte le persone serie fanno prima dii accingersi ad una impresa impegnativa, e si chiama CARLO STELLUTI.
Stelluti è nato e vive a Busto e conosce bene i problemi della città, è nato nel 1944 e quindi non è giovanissimo ma nemmeno anziano( e visti i tempi l'esperienza di vita e di lavoro fanno premio su qualsiasi altra considerazione), è nato il 2 Giugno e questa mi sembra, scaramanticamente, una coincidenza significativa vista la necessità, a mio avviso, di ribadire con forza e continuamente i principi e i valori sui quali si fonda la nostra Repubblica. Inoltre ha un cursus honorum ineccepibile .Incarichi sindacali di vertice nella CISL lombarda, deputatto dal 96 al 2001 eletto nelle liste dell'Ulivo, sindaco di Bollate dal 2005 all'Aprile di quest'anno, incarico in cui si è distinto per la ferma opposizione a tentativi di infiltrazione di elementi e forze malavitose nella vita amministrativa della importante e nevralgica città alle porte di Milano. E' un cattolico progressista e rappresenta al meglio ciò che il Partito Democratico, al quale è iscritto, vuole essere: innanzitutto la casa di tutti coloro che si riconoscono nei valori della Costituzione repubblicana, in valori di solidarietà sociale, di rispetto delle diverse sensibilità , nella volontà di affrontare con realismo e senza demagogie i problemi, E nella capacità di dialogo con le forze che, nella loro specificità, riconoscono l'importanza di una battaglia comune per fermare e invertire la deriva del Paese sia a livello nazionale che locale. Questa è una occasione storica per Busto: un centrosinistra unito e un candidato sindaco di prestigio sono la miglior garanzia per i bustocchi stanchi dell'inerzia delle amministrazioni che li hanno finora governati e desiderosi di cambiamento, e che non tollerano più la politica degli annunci, del tutto va ben madama la marchesa, delle promesse non seguite dai fatti, degli spot pubblicitari che considerano il cittadino come un consumatore al quale si può vendere tutto, basta venderglielo bene, politica nella quale eccelle il presidente del consiglio che trova in città un degno epigono.
La campagna elettorale comincia ora; avrò modo e tempo di illustrare quello che penso e perchè lo penso
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