A Denis Verdini ho già dedicato alcuni post in relazione alla banca toscana di cui è stato presidente e alle vicende che l'hanno interessata per le evidenti irregolarità che ne hanno caratterizzato la gestione.
Denis Verdini è, tra i gerarchi, il più facilmente classificabile. Immaginatelo in camicia nera, con fez e orbace, evidenziate la parlata che ha caratterizzato tanti gerarchi toscani, livornesi in particolare, del ventennio e troverete una fotocopia integrale della iconografia del periodo
Mancava una conferma: è venuta. Ieri ha dichiarato che " Ce ne freghiamo del Colle" evidenziando così tre cose:
a) la continuità ideale tra regime berlusconiano e regime mussoliniano
b) il disprezzo assoluto dei gerarchi nei confronti delle Istituzioni democratiche, degli organi di garanzia, del principio di separazione dei poteri sul quale poggiano le moderne democrazie occidentali
c) l'arroganza becera che caratterizza i comportamenti degli uomini dell'entourage del premier il quale, da parte sua, quanto ad arroganza e protervia non è secondo a nessuno
Che dire. Non ci voleva molto a capire che il nostro Paese si infognava in un regime fascista senza che ci fosse nemmeno bisogno di una marcia su Roma, non ci voleva molto a capire che controllare tre televisioni commerciali e asservire tre televisioni pubbliche significava mettere in piedi un MINCULPOP aggiornato ai tempi, non ci voleva molto a capire che iscriversi alla P2 significava sposare il programma di Gelli e adoperarsi per dargli pratica attuazione.
Duri di comprendonio, questi italiani. Poi si lamentano che il costo della vita sale mentre gli stipendi e salari no, che i servizi sociali, tanto faticosamente conquistati nel dopoguerra, vengono rapidamente e progressivamente smantellati, che la scuola pubblica , centrale nella vita democratica di un Paese, viene mortificata e svilita, che la Cricca saccheggia senza pudore le risorse di tutti e la res publica mentre il loro tenore di vita si abbassa di giorno in giorno.
Ma di che vi lamentate? Li avete votati voi questi tangheri, mica io.
sabato 4 dicembre 2010
DENIS VERDINI - ME NE FREGO
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