L'arcorauta ed i suoi legali hanno portato in zona Cesarini una testimonianza secondo la quale il Gruppo Fininvest/Mediaset sarebbe vittima di un accordo tra Agrama e le Majors per gonfiare i prezzi e non artefice delle triangolazioni. Conseguentemente non ci sarebbe alcuna evasione fiscale. Patetico tentativo di guadagnare tempo.
Figli miei, a parte il fatto che avete avuto dieci anni di tempo e vi riducete all'ultimo giorno, ma siete proprio "de coccio", come direbbero a Roma.
Allora mi costringete a pubblicare nuovamente il mio post di fine Luglio nel quale scrivevo in merito alle modalità operative del Gruppo e spero che molti di quelli che ancora non "credono" che Silvio possa aver fatto operazioni come quelle che emergono dalle intercettazioni, si "ricredano"
Allora mi costringete a pubblicare nuovamente il mio post di fine Luglio nel quale scrivevo in merito alle modalità operative del Gruppo e spero che molti di quelli che ancora non "credono" che Silvio possa aver fatto operazioni come quelle che emergono dalle intercettazioni, si "ricredano"
SILVIO BERLUSCONI E LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUI DIRITTI TELEVISIVI MEDIASET LA GUERRA DELLA ROSA LA MIA TESTIMONIANZA
Il 30 è ormai vicino e tutto lascia presumere che la Corte di Cassazione deciderà, che non ci saranno rinvii. Come deciderà, ovviamente non ci è dato sapere ma se confermerà la sentenza di secondo grado della Corte d'Appello di Milano, che a sua volta confermava la sentenza di primo grado del tribunale di Milano, per l'ex premier si apriranno l'interdizione dai pubblici uffici e l'affidamento ai servizi sociali. In pratica la vita pubblica del personaggio che, nel bene e nel male, ha condizionato e riempito di sé due decenni della nostra storia, sarà giunta al capolinea. In tal caso il Cavaliere verrà ricordato dai posteri abbinato ad Al Capone, anche lui scivolato sulla buccia di banana di reati fiscali. E i posteri conserveranno di lui l'immagine di un vecchio puttaniere, barzellettiere da bar sport, bugiardo seriale, che ha occupato per venti anni le Istituzioni solamente per fare i propri interessi. All'estero verrà ricordato come esempio insuperabile dell'"estrosità" italica e dell'italico "genio", che si esprimono al meglio nei campi in cui hanno operato Cicerone, Virgilio e Lucrezio, Dante, Leopardi e Manzoni, Michelangelo, Leonardo e Raffaeldlo, Verdi, Bellini e Puccini, Valentino, Ferrè, Cavalli e Versace, Enzo Ferrari,Visconti, Rossellini e Fellini, Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Vittorio Gregotti, Toscanini, Abbado e Muti , Volta, Marconi, Montalcini, Fermi, Hack, Natta ma che, in politica, non temperati da una personalità superiore e eticamente strutturata, si rivelano solamente degli ostacoli ad un "razionale"governo della "polis", della cosa pubblica, dello Stato.
Dottor Berlusconi, glielo dico con il cuore. Lei ha avuto l'occasione unica nella storia del nostro Paese, per l'indubbio consenso popolare che Lei ha saputo conquistarsi, per la capacità di attrazione e per aver saputo suscitare speranze, per il carisma che ha saputo esercitare sugli italiani, Lei ha avuto l'occasione unica, dicevo, di poter essere ricordato come un grande statista che, presa in mano la Repubblica dopo lo sfascio della prima, aveva saputo ridare alle Istituzioni, all'economia, alla società nel suo insieme, dignità, consapevolezza di sé, prestigio.TELLUS STABILITA. Invece di Lei resteranno le Olgettine, Ruby Rubacuoti, le goliardate con Putin e con Gheddafi, le figure da persona "non all'altezza" fatte in tante occasioni. Dall'Obama "abbronzato", alla Merkel "culona inchiavabile", allo Schultz "kapò", alle offese alla premier finlandese e ai finlandesi che nemmeno sanno cosa è il prosciutto per non parlare della gelida reazione di Elisabetta seconda di Inghilterra e del disprezzo che emanava da quel "ma perché deve gridare?"
E poi circondarsi di personaggi come Brunetta, Alfano, Ferrara, Sallusti, Belpietro, Schifani, Cicchitto, la Santanché, la Gelmini e la Minetti, Maurizio Lupi,, Denis Verdini,, per non parlare di Dell'Utri, cavaliere, ma come si fa? Ma la mia domanda è retorica: non poteva che circondarsi di persone siffatte.
Fatte queste premesse, ho già dedicato due post alla imminente sentenza della Corte di cassazione
- nel primo ripercorrevo le tappe attraverso le quali si è giunti al giudizio in Cassazione e ricordavo i capi di imputazione in base ai quali l'ex premier è stato condannato
- nel secondo ho ricostruito i passaggi che hanno portato il Gruppo Finivest a costituire, ad opera dell'avvocato Mills un gruppo di 64 società off shore attraverso le quali nel corso degli anni sono stati costituiti "fondi neri" di notevole consistenza evadendo il fisco e che sono gli strumenti attraverso i quali è stato commesso il reato per il quale SB è stato condannato
- nel terzo, quello che state leggendo, parlerò dell'utilizzo fatto di quei fondi neri.
Ritorniamo indietro per un attimo alla perizia. KPMG indica i settori nei quali le società del Gruppo B hanno operato e precisa che il denaro che affluiva nel comparto B era destinato a "transazioni di importanza strategica ed economica". Tra di esse la più importante la scalata alla Mondadori che fu fatta per il tramite della Sede di Milano del Banco di Santo Spirito dove chi scrive occupava una posizione di rilievo e che ha gestito per sette anni (dal 1985 al 1992) i rapporti con il Gruppo.
All'uopo furono accesi presso quella sede quattro conti a nome di 4 delle socieetà del perimetro Mills: le quattro società si chiamavano "ANTARES" "CRESCENT HOLDING"NEW HOLLAND""NEW MAHANATTAN"sui cui conti affluivano giornalmente flussi di denaro pari a quelli necessari per comperare in borsa titolo Mondadori o A.M.E. Gli acquisiti venivano effettuati dalla Commissionaria Orefici e i titoli intestati alla "Fiduciaria Orefici" che schermava l'operazione. Di quanto precede ho assoluta certezza in quanto occorreva la mia firma di autorizzazione all'acquisto titoli da parte della Commissionaria Orefici visto che le coperture avvengono, come ben sanno tutti gli operatori bancari, con due giorni di valuta.
Chi scrive ovviamente non poteva sapere, allora, che i fondi accumulati "abroad" erano frutto di evasione fiscale, e, avendo poi ovviamente seguito nel corso degli anni, anche quando non gestiva più il Gruppo l'evoluzione delle vicende, si pone davanti ad una certezza e ad una domanda:
La certezza è che le società del Gruppo B esistevano veramente e che quindi Silvio Berlusconi ha detto palesemente il falso quando, nella fase iniziale delle indagini ed in opposizione palese ed irritata alle risultanze della perizia KPMG, dichiarò che "L'ipotesi di fondi neri Fininvest è incoerente e del tutto fantasiosa". Che Silvio Berlusconi non abbia grosse remore a dire bugie è cosa risaputa. Il caso specifico non è altro che una conferma del resto già accertata giudizialmente.
La domanda che mi pongo invece è questa. Ma se la scalata alla Mondadori è stata fatta con fondi neri frutto di evasione fiscale, non potrebbe essere configurata l'ipotesi che l'acquisizione della Mondadori debba essere rimessa in discussione fin dall'inizio e che la "Guerra della Rosa" possa aver avuto un altro vincitore cambiando gli sbocchi "economici" del Gruppo Mondadori.?Questo, prima e indipendentemente - tengo a chiarire - dalle vicende del "Lodo Mondadori" Le conseguenze politiche sulla storia dell'intero Paese, per contro, sono un dato acquisito e non controvertibile.
Sarà interessante la giornata di Martedì. Il sottosegretario Biancofiore, meno conosciuta della Santanché ma altrettanto determinata nella difesa del Capo, stamattina in una intervista rilasciata a "Repubblica"ha parlato di dimissioni già pronte, sue e dei suoi colleghi, nel caso che "una sentenza politica" confermi la condanna a Berlusconi. Ha parlato anche di "mobilitazione di piazza del popolo che sta con il nostro leader". Altro che senso dello Stato, altro che lealtà verso il governo, qui si minaccia uno scontro "ferro ignique"che si giocherà ancora una volta sulla pelle del Paese.
Dal 31 Luglio, comunque - ha ragione la Biancofiore - nulla sarà come prima.
Dalla terrazza di via Fagnano 27 Domenica 28 Lugl
io Anno Domini 2013
Fatte queste premesse, ho già dedicato due post alla imminente sentenza della Corte di cassazione
- nel primo ripercorrevo le tappe attraverso le quali si è giunti al giudizio in Cassazione e ricordavo i capi di imputazione in base ai quali l'ex premier è stato condannato
- nel secondo ho ricostruito i passaggi che hanno portato il Gruppo Finivest a costituire, ad opera dell'avvocato Mills un gruppo di 64 società off shore attraverso le quali nel corso degli anni sono stati costituiti "fondi neri" di notevole consistenza evadendo il fisco e che sono gli strumenti attraverso i quali è stato commesso il reato per il quale SB è stato condannato
- nel terzo, quello che state leggendo, parlerò dell'utilizzo fatto di quei fondi neri.
Ritorniamo indietro per un attimo alla perizia. KPMG indica i settori nei quali le società del Gruppo B hanno operato e precisa che il denaro che affluiva nel comparto B era destinato a "transazioni di importanza strategica ed economica". Tra di esse la più importante la scalata alla Mondadori che fu fatta per il tramite della Sede di Milano del Banco di Santo Spirito dove chi scrive occupava una posizione di rilievo e che ha gestito per sette anni (dal 1985 al 1992) i rapporti con il Gruppo.
All'uopo furono accesi presso quella sede quattro conti a nome di 4 delle socieetà del perimetro Mills: le quattro società si chiamavano "ANTARES" "CRESCENT HOLDING"NEW HOLLAND""NEW MAHANATTAN"sui cui conti affluivano giornalmente flussi di denaro pari a quelli necessari per comperare in borsa titolo Mondadori o A.M.E. Gli acquisiti venivano effettuati dalla Commissionaria Orefici e i titoli intestati alla "Fiduciaria Orefici" che schermava l'operazione. Di quanto precede ho assoluta certezza in quanto occorreva la mia firma di autorizzazione all'acquisto titoli da parte della Commissionaria Orefici visto che le coperture avvengono, come ben sanno tutti gli operatori bancari, con due giorni di valuta.
Chi scrive ovviamente non poteva sapere, allora, che i fondi accumulati "abroad" erano frutto di evasione fiscale, e, avendo poi ovviamente seguito nel corso degli anni, anche quando non gestiva più il Gruppo l'evoluzione delle vicende, si pone davanti ad una certezza e ad una domanda:
La certezza è che le società del Gruppo B esistevano veramente e che quindi Silvio Berlusconi ha detto palesemente il falso quando, nella fase iniziale delle indagini ed in opposizione palese ed irritata alle risultanze della perizia KPMG, dichiarò che "L'ipotesi di fondi neri Fininvest è incoerente e del tutto fantasiosa". Che Silvio Berlusconi non abbia grosse remore a dire bugie è cosa risaputa. Il caso specifico non è altro che una conferma del resto già accertata giudizialmente.
La domanda che mi pongo invece è questa. Ma se la scalata alla Mondadori è stata fatta con fondi neri frutto di evasione fiscale, non potrebbe essere configurata l'ipotesi che l'acquisizione della Mondadori debba essere rimessa in discussione fin dall'inizio e che la "Guerra della Rosa" possa aver avuto un altro vincitore cambiando gli sbocchi "economici" del Gruppo Mondadori.?Questo, prima e indipendentemente - tengo a chiarire - dalle vicende del "Lodo Mondadori" Le conseguenze politiche sulla storia dell'intero Paese, per contro, sono un dato acquisito e non controvertibile.
Sarà interessante la giornata di Martedì. Il sottosegretario Biancofiore, meno conosciuta della Santanché ma altrettanto determinata nella difesa del Capo, stamattina in una intervista rilasciata a "Repubblica"ha parlato di dimissioni già pronte, sue e dei suoi colleghi, nel caso che "una sentenza politica" confermi la condanna a Berlusconi. Ha parlato anche di "mobilitazione di piazza del popolo che sta con il nostro leader". Altro che senso dello Stato, altro che lealtà verso il governo, qui si minaccia uno scontro "ferro ignique"che si giocherà ancora una volta sulla pelle del Paese.
Dal 31 Luglio, comunque - ha ragione la Biancofiore - nulla sarà come prima.
Dalla terrazza di via Fagnano 27 Domenica 28 Lugl
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