Dopo l'ultimo post dedicato alla crisi è necessario alleggerire l'oggetto delle mie argomentazioni ...............e allora cosa c'è di meglio che parlare di Silvio Berlusconi? Debbo confessare che sto seguendo con un certo interesse la pubblicazione da parte del settimanale "L'Espresso"delle intercettazioni dei colloqui tra il Beneamato e la escort barese. Il quadro che ne emerge è esilarante e bisogna riconoscere che solo il nostro paese poteva esprimerlo.
Innanzitutto va riconosciuto che i personaggi sono tutti delle gran puttane e dei gran figli di puttana: la escort barese perchè è il suo mestiere, quelli dell'Espresso che distillano goccia dopo gooccia i veleni da iniettare nelle vene ormai malate del Premier, il Beneamato che se non ci fosse bisognerebbe inventarselo. La escort che gli dice "...erano mesi che non facevo l'amore bene come con te stanotte......."(bastarda dentro, professionista al 100%), lui che con fare sornione le da consigli di cui le non aveva certamente bisogno( Silvio, Silvio .......che mi fai? Poi è ovvio che il papa non ti riceve e l'Avvenire ti spara addosso) poi si inventa la storia delle 30 tombe fenice( a proposito, avvocato Ghedini, è stato Silvio a dire che avevano trovato le tombe, mica i suoi nemici; definire spazzatura le parole di Silvio non è carino anche se capiamo tutti che lei deve ogni giorno arrampicarsi sugli specchi), poi il lettone di Putin( che ha smentito attraverso il suo portavoce di averglielo mai regalato........l'avrà comperato in brianza) e quant'altro. Bisogna riconoscere che SB è forte, gaiardo......come direbbero a Roma, un gran "ganassa", come direbbero ad Arcore, uno così ce lo invidia tutto il mondo. De Gasperi, Einaudi, Ciampi, ma chi sono? Con Silvio abbiamo raggiunto le vette...........tanto è vero che tutto il mondo e tutti gli organi di informazione internazionali si interessano alle sue "performances"Presidente operaio, costruttore, imprenditore, puttaniere, barzellettiere( in ordine sparso). Silvio, ci mancherai
domenica 26 luglio 2009
SILVIO BERLUSCONI - ASCESA E DECADENZA
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