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mercoledì 30 settembre 2009

CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2009

Ieri sera si è tenuto un importante consiglio comunale il cui oggetto principale erano le decisioni da prendere in merito al futuro dell'inceneritore ACCAM.
Non voglio entrare nel merito della questione. Mi limito ad osservare che:
a) in sala erano presenti numerosi "cittadini" del quartiere nel quale l'inceneritore è ubicato, interessati, ovviamente, al futuro dell'impianto che impatta sulla loro vita quotidiana, sulla loro salute, sul futuro dei loro figli
b) i predetti hanno espresso in qualche occasione ad alta voce il loro dissenso in merito alla soluzione che stava emergendo ( soluzione peraltro preconfezionata) cioè quella di dare mandato al sindaco, con una mozione di indirizzo, per il prolungamento della convenzione che lega a Busto la società di gestione fino al 2025. Mozione di indirizzo controfirmata dalla Lega la quale, per contro, in primavera aveva negato il mandato al sindaco con le conseguenti dimissioni "farsa" e il conseguente "ritiro da opera dei pupi" delle stesse in diretta in Duomo la sera del concerto di Uto Ughi (cfr. due miei precedenti post). Quale sia la contropartita chiesta ed ottenuta dalla Lega lo illustra benissimo l'articolo apparso stamana su Varese News
d) il Presidente Speroni , portatore di un concetto singolare di democrazia che si sostanzia nel principio: in consiglio comunale parlano e contano solo gli eletti, i cittadini debbono solo tacere, prima ha minacciato di espulsione dall'aula i predetti cittadini, poi li ha espulsi veramente, trovando il pieno appoggio di autorevoli esponenti della maggioranza in consiglio. Uno di tali esponenti è arrivato a dire che era vergognoso aver portato in consiglio (l'accusa era diretta al consigliere Corrado) una massa di"poveretti" strumentalizzadoli
Io trovo questa affermazione vergognosa e vergognoso l'atteggiamento del Presidente Speroni .
Osservo soltanto, al di là del merito, che i "cittadini" andrebbero sempre rispettati, sempre e comunque, perchè se è vero che la democrazia è democrazia delegata, chi rappresenta il "popolo", e la Lega afferma di essere un movimento di popolo, non dovrebbe mai dimenticare che dal popolo trae la sua legittimazione. Ma tant'è, questa è la concezione della politica della maggioranza in comune, concezione che definerei........." del marchese del Grillo: noi siamo noi, ....e voi(minoranze e cittadini) non siete..........."
I cittadini del quartiere si rassegnino: si terranno l'inceneritore per altri 50 anni. Però un pò di "mea culpa" dovrebbero farlo: Hanno sempre votato per la maggioranza che li umilia e li sbeffeggia. Chi è causa del suo mal.............

lunedì 28 settembre 2009

UNIVERSITER CASTELLANZA

Il 12 Ottobre riprenderò il corso di economia, borsa e finanza che tengo alla UNIVERSITER di Castellanza. E' il terzo anno di questa esperienza e mi auguro che anche quest'anno il corso attiri l'interesse di numerose persone come in passato. Sono sicuro di ritrovare vecchie conoscenze e mi auguro che ci siano numerose new entry in modo che di possa trascorrere un anno piacevole e interessante a parlare di temi di attualità e di interesse comune per l'impatto che hanno sulla vita di tutti noi. La materia è viva e in continua evoluzione e sono molto gratificato se e quando ho modo di constatare che il corso raggiunge il suo obbiettivo, che è quello di aiutare chi lo frequenta a prendere sempre maggiore dimestichezza con una materia e con terminologie giornalmente trattate dai "media" ma che spesso sono di più difficile comprensione di quanto non appaia ad un primo approccio.
Il corso sarà "costruito" insieme a chi lo frequenterà in modo che sia il più possibile aderente alle varie esigenze.
In attesa del 12 Ottobre, mi fà piacere porgere ai miei vecchi allievi un cordiale e sincero augurio di "ben ritrovati"

domenica 27 settembre 2009

IL CONGRESSO DEL PD A BUSTO ARSIZIO

Faccio seguito al post di stamattina.Il congresso locale si è svolto in un clima di grande serenità e coesione lasciando sperare che, chiunque dei candidati ottenga la maggioranza, troverà un partito consapevole che solo da una unità di intenti e comportamenti il PD può ritrovare la spinta propulsiva necessaria per proporsi credibilmente e con i numeri come alternativa di governo.
I votanti sono stati 107 su 182 aventi diritto (iscritti al 21 Luglio). Bersani 83, Franceschini 16, Marino 8. In questi ultimi due mesi altre persone hanno aderito al partito per cui il circolo conta ora più di 200 iscritti.
Stamattina non stavo bene per cui il mio intervento non ha avuto, a mio avviso, la dovuta organicità e lucidità. Ne sintetizzo le idee portanti:
a) Il Pd nasce dalla sintesi di diverse sensibilità che debbono guardare al percorso da fare insieme in futuro più che crogiolarsi nelle vecchie appartenenze (come qualcuno, anche tra i giovani, ancor fa). Se non si ha chiaro questo spirito il PD non va da nessuna parte
b) Il programma del PD si sintetizza in due parole: CAPITALISMO SOCIALE.
Premesso che nessuno mette in dubbio l'economia di mercato, un programma di centro sinistra non può che avere come centro le persone e la difesa delle conquiste sociali così faticosamente fatte nel doguerra. Quindi difesa della sanità pubblica, della scuola pubblica, del ruolo del sindacato nel mondo del lavoro, della dignità dei lavoratori sul posto di lavoro, delle leggi a tutela delle donne, della libertà di informazione, di una equa politica fiscale, di una giusta politica redistributiva che non faccia diventare un baratro il solco, già troppo ampio, tra le classi sociali. di un corretto equilibrio tra i poteri dello Stato, cioè della democrazia formale. Sembrano enunciazioni di principio ma sono il fulcro della "differenza" con il Centrodestra, che queste conquiste stà conculcando sistematicamente e scientemente.
c) per raggiungere gli obbiettivi il PD deve dotarsi di una forma partito strutturata, forte, presente sul territorio. In pratica non dimenticare le esperienze organizzative del vecchio DS e della vecchia DC, ovviamente aggiornate ai tempi. Penso all'utilizzo delle nuove tecnologie che deve essere sempre più massiccio ed incisivo.
d) il problema delle alleanze è centrale. Il quadro politico è in movimento e vanno percorse tutte le strade di una collaborazione con le forze che si riconoscono nelle linee programmatiche sopraenunciate e che hanno da tempo percepito i rischi del berlusconismo per la democrazia e per il benessere della collettività. Va bene il bipolarismo ma pensare ad un bipartitismo perfetto come fatto in passato da Veltroni è un suicidio politico.L'unica alleanza non pssibile è quellacon la sinistra radicale che con le sue utopie ed i suoi infantilismi ha recato solo danni alla sinistra e al paese
e) stamane non l'ho detto tanto per me il problema è scontato, ma la questione morale deve essere la connotazione non negoziabile del partito. Partito che deve saper espellere con forza e con immediatezza chi si rende responsabile di comportamenti lesivi del principio
f) il partito deve riprendere a saper parlare alla gente. Nel paese ci sono all'incirca 16 milioni di pensionati (in genere pensioni basse),16 milioni di dipendenti a reddito fisso (di cui 2,5 statali), 2,5 milioni di lavoratori precari. E' inconcepibile che non si riesca ad intercettare il consenso di larga parte di queste persone che non hanno alcun interesse oggettivo a riconoscersi nel centro destra. e, soprattutto, nel berlusconismo. Idee chiare e comunicazione efficace ci vogliono. E' infantile attribuire le nostre difficoltà esclusivamente al controllo dei media da parte del premier.
Fatte queste premesse, ritengo che Bersani, dei tre, dia più garanzie in ordine a quanto sopra.
Ma chiunque ottenga la maggioranza e diventi segretario, che abbia un partito coeso alle sue spalle. Partito di cui il Paese ha estremo bisogno perchè la deriva berlusconiana sta minando alle basi democrazia formale e democrazia sostanziale in questo paese. E la democrazia, le democrazie sono come la salute. Le si apprezza maggiormente e ci si rende conto della loro importanza quando le si perdono

IL CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO

Oggi domenica 27 Settembre si tiene il congresso di circolo di Busto con la presentazione e la votazione delle mozioni a confronto. Io mi riconosco nella mozione Bersani per molti motivi ; ne evidenzio tre:
a) Bersani segretario propone e garantisce meglio degli altri una organizzazione di partito forte, strutturata e presente sul territorio, in grado di assicurare un collegamento continuo ed organico con le forze sociali ed il territorio stesso. Recupera, cioè, la forza organizzativa della vecchia DC e del vecchio DS. Il partito liquido, del leader, è stato il madornale errore di Veltroni, di cui Franceschini è stato vice e di cui ha condiviso strategia e tattica
b) Bersani ha individuato meglio degli altri la centralità del problema delle alleanze. L'autosufficienza del PD teorizzata da Veltroni è stato un altro madornale errore. Nel nostro paese si è ormai sufficientemente affermata l'idea di un bipolarismo ma pensare ad un bipartitismo perfetto è una ingenuità. Il problema delle alleanze è tanto più centrale nelll'attuale momento carattterizzato da un forte movimento del quadro politico e dall'inizio del declino dl ventennio berlusconiano; proporre una santa alleanza contro Berlusconi ora come ha fatto Franceschini con Casini è un errore ed una ingenuità. Bisognava farlo prima. Adesso Berlusconi lasciamo cuocere da solo. Noi dobbiamo pensare al futuro del partito e, soprattutto del Paese. E questo lo dice uno che è stato sempre nettamente critico verso Silvio Berlusconi, basta leggere il mio blog.
c) Bersani assicura più attenzione ai ceti deboli ed un approccio più efficace ai problemi economici, in primis ad una politica redistributiva di cui c'è estremo bisogno per far ripartire l'economia, oltrechè, naturalmente, per motivi di giustizia sociale
Quanto al Prof. Marino, che io stimo profondamente, ritengo non abbia lo skill per guidare un partito forte e complesso come il nostro.
Comunque, chiunque venga eletto, mi auguro caldamente che il progetto dell'ulivo, di cui il Pd cosituisce la naturale evoluzione, mantenga intata la sua forza propulsiva. Di un PD forte e coeso il paese ha estremo bisogno

mercoledì 16 settembre 2009

SILVIO BERLUSCONI - ASCESA E DECADENZA

Dopo la serata di ieri a Porta a Porta, un unico commento:
- povera Italia
- povero Silvio
- povero Vespa
- povera Rai
- povera democrazia
- povera decenza
- povera L'Aquila
- poveri noi
Silvio............solo, perduto, abbandonato,................. come la Manon Lescaut nell'ultimo atto.
Requiescat in pace, il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni Amen

martedì 15 settembre 2009

A CHE PUNTO E' LA CRISI

E' uscito il bollettino statistico mensile della Banca d'Italia che evidenzia i seguenti dati:
a) il debito pubblico e' salito a fine luglio a 1.753,5 mld di euro( nuovo massimo assoluto) con un incremento del 5,4% rispetto al Dicembre 2008
b) le entrate fiscali nei primi sette mesi sono calate del 3,7% (in termini assoluti le entrate sono state di 217,7 mld con un calo di 8,3mld)

Nel frattempo

1) l' Ue ha rivisto in senso peggiorativo le stime relative al PIL 2009, che dovrebbe diminuire del 5% a fine anno, intravedendo una timidissima ripresa per il 2010
2) Il 15 Settembre è partito lo scudo fiscale che consentirà agli evasori di regolarizzare le proprie posizioni pagando il 5% delle somme regolarizzate( contro un'aliquota marginale del 43% che gli evasori avrebbero dovuto pagare) La misura farà entrare nelle casse dello stato circa 4 mld, cioè, visto il trend in corso, coprirà una settimana circa di maggior fabbisogno ed è immorale perchè di fatto è un invito all'evasione
3) Viene stimato in circa un milione i posti di lavori persi per l'impatto della crisi sull'occupazione
4) Nel mondo della scuola i precari( e anche gli insegnanti di ruolo) sono in rivolta perchè si sono accorti, era ora, dell'impatto delle misure imposte da Tremonti alla Gelmini
5) Il ministro Brunetta straparla accusando tutti e tutto delle peggiori nefandezze
6) Il ministro Tremonti accusa le banche di essere le responsabili delle difficoltà del bilancio dello stato. Dice che lo stato ha impegnato ingenti risorse nel salvataggio delle banche ma questo non è vero. I cosiddetti Tremonti bonds sono stati emessi finora dal solo Banco Popolare per una cifra, irrisoria, di 1,5 mld. Tremonti dimentica che quei bonds gli rendono il 7,5% mentre lui si finanzia a breve a tasso praticamente zero
7) Il Presidente del Consiglio ieri sera a "Porta a porta" ha accusato la stampa, tutti coloro che non la pensano come lui ed il mondo intero di disfattismo perchè non segue il leader maximo nella sua visione ottimistica della situazione. Al riguardo l'ultima stravaganza del premier e del ministro Tremonti è questa: non c'è minimamente da preoccuparsi perchè se è vero che il debito pubblico è alto (ma glielo hanno lasciato i precedenti governi, dice lui, dimenticando che negli ultimi 15 anni ha governato per lunghi periodi proprio lui e dimenticando che Padoa Shioppa ha lasciato il debito al 103% del Pil e Tremonti a fine anno lo avrà riportato sopra ill 115%), è anche vero che il debito "privato" degli italiani è tra i più bassi dei paesi industrializzati per cui, facendo la somma, siamo in media con gli altri. Questo è un ragionamento allucinante perchè la comunità finanziaria internazionale quando deve fare scelte di investimento guarda al debito pubblico e all'operato dei governi, non alla situazione personale dei singoli italiani. E bisogna ricordare che il Ministero dell'economia deve andare sul mercato a raccogliere circa 500 mld di euro l'anno per rifinanziare il debito pregresso e per finanziare le nuove esigenze. Se la finanza pubblica va come va con tassi vicino allo zero, mi chiedo come sarà quando i tassi ripartiranno, ed è prevedibile che ciò avvenga a breve
Ci sarebbero da fare altre osservazioni ma mi limito in questa sede a sottoporre all'attenzione i punti sopracitati. In sintesi, a mio avviso:
1) la situazione delle finanze pubbliche è pesantissima; il debito pubblico è fuori controllo, l'evasione fiscale ha ripreso alla grande, la frattura tra gli italiani che diventano sempre più ricchi e quelli che diventano sempre più poveri, e sono la maggioranza, si allarga
2) la produzione industriale è debole, il livello degli ordini insufficiente, il livello di competitività delle aziende italiane basso, le esportazioni in netto calo, la disoccupazione in forte aumento
3) la domanda interna non riparte perchè vasti ceti sono stati pesantemente impoveriti mancando nella azione del governo il minimo accenno a una politica redistributiva
4) Il premier continua a mentire su tutto ed è del tutto inaffidabile. Un esempio: le case di Onna sono state finanziate dalla Provincia autonoma di Trento, non dal governo, e far passare per un successo del governo la consegna delle case è una mistificazione
5) sono d'accordo sul fatto che, a livello internazionale, il punto di svolta della crisi è alle spalle ma questo non vuol dire che i riflessi sul nostro paese siano scontati e immediati
6) Condivido molto di più l'analisi, cauta e fondata su precisi dati tecnici, del governatore della Banca d'Italia Draghi
I prossimi mesi ci diranno quale punto di vista è il più corretto con l'unica differenza che se sbaglio io non succede niente, se sbagliano il presidente del consiglio e Tremonti sono dolori

sabato 12 settembre 2009

MIKE BONGIORNO

Ancora alcune notazioni su Mike Bongiorno. Non condivido e non ho apprezzato:
a) i funerali di stato. Ma perchè funerali di stato che debbono restare eccezionali e riservati a personalità di ben altro spessore o a vittime cadute al servizio dello Stato o in circostanze eccezionali? Evidentemente qualcuno, il premier e suo figlio, avevano qualcosa di cui farsi perdonare
b) l'ipocrisia della famiglia berlusconi( riferimento al punto a) la quale, non dimentichiamolo, aveva bellamente scaricato Mike ritenendolo ormai non più utile. Averlo poi definito, da parte del premier, eroe della resistenza è un'offesa alla memoria di Mike e di tutti quelli che per la resistenza sono morti
c) l'aver pensato, da parte di molti, che Mike fosse meritevole di essere nominato senatore a vita. Anche questo è un onore che va riservato a personaggi di ben altra caratura. Io penso come possibili senatori a vita a Claudio Abbado, a Zeffirelli, a Carlo Rubbia, ad Albertazzi, a Monicelli, sinceramente non a Mike
Questo non toglie che Mike fosse un personaggio amato cui molti volevano, volevamo, bene
E ora di ritornare ad avere senso delle proporzioni e buonsenso nelle valutazioni, perchè in questo momento storico, nel nostro paese, è tutto fuori posto

venerdì 11 settembre 2009

MIKE BONGIORNO

Mi dispiace essere un pò fuori dal coro ma tutto il profluvio di attestati di stima al Mike nazionale non lo condivido. Mike Bongiorno è stato l'archetipo dell 'uomo massa modellato così bene negli ultimi 40 anni. Assoluta mancanza di cultura, assoluta convinzione che il modello statunitense sia il migliore del mondo, culto della pubblicità e dei suoi dettami, nessun dubbio e nessuna capacità critica e autocritica, medietà come stile di vita. Sinceramente non lo ho mai apprezzato pur riconoscendogli serietà, una certa bonomia che, però, mi dicono fosse solo apparente, e una certa dose di autoironia, ma soltanto nell'ultima parte della sua vita e dopo l'incontro con Fiorello
Su di lui ha detto tutto e molto meglio di me Umberto Eco in un saggio di oltre 40 anni fà
Si è lamentato che i berlusconi lo avessero scaricato dopo tutto quello che aveva fatto per l'affermazione della televisione commerciale nel nostro paese. Perchè lamentarsi. Nella loro logica, che era anche la sua, chi non serve più viene scaricato. Siamo solo noi che ci riconosciamo in valori di sinistra che guardiamo ai più deboli, ai perdenti ed abbiamo una visione solidaristica della vita.
Mi dispiace, Mike, ma io la penso così
Comunque ti auguro un viaggio sereno ed un riposo lieve, anche perchè con la tua uscita di scena mi hai fatto riandare con il pensiero alle serate degli anni 50 ad Ostra, in provincia di Ancona, quando il giovedì si andava all'oratorio a vedere Lascia o Raddoppia di una televisione agli esordi. C'erano centinaia di persone e molte si portavano la sedia da casa; noi ragazzini ci ammucchiavamo su un tavolo di legno piuttosto grande posto sotto il televisore. Non si vedeva niente ma ho un ricordo struggente di quelle serate. Come è cambiata la società italiana in questi cinquanta anni: per certi versi era meglio prima per molti altri è meglio adesso e tu hai contribuito, nel bene e nel male, a cambiarla. Buon viaggio, Mike; il mio riposo sarà meno lieve del tuo e pieno di rimpianti, rimpianti che tu, mi par di capire, non hai mai avuto.

SILVIO BERLUSCONI - ASCESA E DECADENZA

E' stucchevole doversi ancora occupare del premier ma ieri, nel corso dell'incontro con Zapatero, il nostro si è reso protagonista di ulteriori amenità che non possono essere sottaciute.
a) Innanzitutto il nostro ha detto di essere stato senz'altro il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni. L'affermazione mi ha fatto andare con il pensiero alla scritta che un tempo compariva sulla porta di ingresso dei manicomi italiani.............Non tutti qui ma sparsi per il mondo.... ( E' una boutade, ovviamente) Io ho visto con favore l'esperienza basagliana che ha teorizzato la chiusura dei manicomi ma forse qualcuno poteva rimanere aperto. Avrebbe potutto essere utilizzato per curare meglio i casi più gravi, nell'interesse primario del malato ma anche della società . E' uno dei tanti errori della sinistra. Per il momento dobbiamo constatare che molti, di questi malati, sono tra noi e alcuni occupano anche posizioni di rilievo.
b)Poi ha detto che lui le donne non le ha mai pagate, perchè un conquistatore come lui non potrebbe mai pensare di pagare e non conquistare. Benedettuomo: ma tu incontri a cena una donna di vent'anni contro i tuoi 73 che non hai mai visto, dopo due ore ci vai a letto(con molti coadiuvanti e non sono per niente sicuro che siano sufficienti) e non ti sorge il dubbio che magari quella giovane donna sia una professionista? No, il dubbio non ti sorge e qui si ritorna al punto a Poi sono d'accordo che non è stato lui a pagare, ma questo è secondario
Tutte queste affermazioni fatte nel corso di un incontro ufficiale con il leader di un paese dell'UE il quale si è divertito un mondo ad acoltare le "esternazioni" del nostro. Al quale bisognerebbe ricordare che alcune sedi non sono adatte per esternare perchè così............si ritorna al punto a
E poi non ci sono assonanze con Carlo VI di Francia? Per me ci sono ed evidenti
Per fortuna sembra che l'insofferenza nei confronti del nostro cominci a salire anche nel PDL all'interno del quale le persone più responsabili si stanno perfettamente rendendo conto che SB non è più presentabile e che va disinnescato. Spero che tutto si concluda in fretta perchè mi sono stancato, come molti italiani, di essere rappresentato da uno che ridicolizza il paese davanti all'opinione pubblica internazionale

sabato 5 settembre 2009

IL MIO RAPPORTO CON "REPUBBLICA"

In questi giorni l'attacco a Repubblica è nel pieno della sua virulenza ed il quotidiano fondato da Eugenio Scafari appare sempre più come una cittadella assediata e come uno dei pochissimi baluardi a difesa del pluralismo dell'informazione, pluralismo che è il sale di ogni democrazia. Leggo Repubblica dal primo numero e mi sono sempre riconosciuto nella linea editoriale di Scalfari e di Mauro che ho identificato in quei valori chiamiamoli laico-progressisti nei quali mi riconosco. Ho grande stima di Scalfari, di Mauro, di Giannini e di gran parte dei giornalisti del quotidiano i quali hanno in primis un grande merito: scrivono in un italiano chiaro, non arzigogolato, secco, comprensibile, con uno stile che va dritto al cuore dei problemi. Riconosco altresì al giornale il merito di aver allargato gli orizzonti di noi lettori: l'attenzione ai temi filofofici, etici, scientifici che emerge dalle pagine che un tempo si sarebbero dette culturali ha costituito e costituisce occasione di riflessione, approfondimento, ampliamento delle conoscenze di ciascuno. Il tutto in uno stile molto meno paludato di quello del Corriere, che pure apprezzo.
Certo a Repubblica non sono viole mammole, spesso la linea ha prevalso su una netta distinzione tra i fatti ed il giudizio sugli stessi, il quotidiano ha assunto talvolta le caratteristiche di un superpartito, ma il giornale è sempre stato una voce viva e vivace allll'interno del panorama politico e culturale del paese. Certo è un giornale per "fighetti", per un pubblico che si ritiene, a ragione o a torto, elitario e in quanto tale minoritario tanto è vero che il paese va da tutt'altra parte. Questo il limtite più grande di "Repubblica", ma guai a chi si azzarda a toccarmela o a togliermela: posso rinunciare a tutto ma non al piacere sottile di inziare la giornata con un editoriale di Scalfari, una inchiesta di D'Avanzo, una lucida analisisi di Giannini. Al direttore Mauro tutta la mia solidarietà. Sappia che non è solo e che buona parte del Paese non ne può del regime che si è affermato al potere e che conculca ogni giorno i principi sui quali si fonda una moderna democrazia. Quando la nottata sarà passata ed il sonno della ragione dileguato, anche altri vi riconosceranno il merito storico di aver contribuito in maniera rilevante a salvare questa povera italietta, perennemente oscillante tra pulsioni latinoamericane e la tensione verso forme di convivenza più civili e più avanzate

mercoledì 2 settembre 2009

SILVIO BERLUSCONI - ASCESA E DECADENZA

In alcuni miei precedenti post chiamavo il nostro presidente del consiglio il "beneamato" in quanto vedevo in lui notevoli punti in comune con Carlo VI di Francia, detto le "bien-aimè," che fu re di Francia della dinastia dei Valois dal 1380 al 1422. Figlio di Carlo V e di Giovanna di Borbone, nacque nel 1368 e fu incoronato re a 11 anni nella cattedrale di Reims. Fu conosciuto come "il beneamato" ma anche come "il pazz0" (le fou) da quando, tra i 20 e i 30 anni, cominciò a soffrire di attacchi di psicosi che lo accompagnarono per tutta la vita. Non mi dilungherò nel citare i tanti casi di "comportamenti anomali o bizzarri", chiamamoli così, del re. Mi limito a ricordare che il re portò il suo paese al disastro della battaglia di Azincourt, nel 1415, dove l'esercito francese fu sconfitto da quello inglese di Enrico V. Si era in piena guerra dei cento anni. Nel 1420 il re, totalmente incapace a causa della malattia, firmò il trattato di Troyes il quale riconosceva Enrico V come suo successore, dichiarava suo figlio Carlo un bastardo e cedeva in matrimonio sua figlia Caterina di Valois ad Enrico. Molti, tra cui Giovanna d'Arco, credettero che il re avesse acconsentito a tali patti sotto l'impulso della malattia per cui la Francia non poteva rispettarli. Carlo il beneamato o il pazzo morì di lì a poco, nel 1422, ed è sepolto a Parigi nella basilica di Saint Denis insieme alla moglie Isabella di Baviera.
Io ho sempre trovato delle notevoli assonanze tra il nostro premier e re Carlo. Da qualche settimana non ho più dubbi