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venerdì 11 settembre 2009

MIKE BONGIORNO

Mi dispiace essere un pò fuori dal coro ma tutto il profluvio di attestati di stima al Mike nazionale non lo condivido. Mike Bongiorno è stato l'archetipo dell 'uomo massa modellato così bene negli ultimi 40 anni. Assoluta mancanza di cultura, assoluta convinzione che il modello statunitense sia il migliore del mondo, culto della pubblicità e dei suoi dettami, nessun dubbio e nessuna capacità critica e autocritica, medietà come stile di vita. Sinceramente non lo ho mai apprezzato pur riconoscendogli serietà, una certa bonomia che, però, mi dicono fosse solo apparente, e una certa dose di autoironia, ma soltanto nell'ultima parte della sua vita e dopo l'incontro con Fiorello
Su di lui ha detto tutto e molto meglio di me Umberto Eco in un saggio di oltre 40 anni fà
Si è lamentato che i berlusconi lo avessero scaricato dopo tutto quello che aveva fatto per l'affermazione della televisione commerciale nel nostro paese. Perchè lamentarsi. Nella loro logica, che era anche la sua, chi non serve più viene scaricato. Siamo solo noi che ci riconosciamo in valori di sinistra che guardiamo ai più deboli, ai perdenti ed abbiamo una visione solidaristica della vita.
Mi dispiace, Mike, ma io la penso così
Comunque ti auguro un viaggio sereno ed un riposo lieve, anche perchè con la tua uscita di scena mi hai fatto riandare con il pensiero alle serate degli anni 50 ad Ostra, in provincia di Ancona, quando il giovedì si andava all'oratorio a vedere Lascia o Raddoppia di una televisione agli esordi. C'erano centinaia di persone e molte si portavano la sedia da casa; noi ragazzini ci ammucchiavamo su un tavolo di legno piuttosto grande posto sotto il televisore. Non si vedeva niente ma ho un ricordo struggente di quelle serate. Come è cambiata la società italiana in questi cinquanta anni: per certi versi era meglio prima per molti altri è meglio adesso e tu hai contribuito, nel bene e nel male, a cambiarla. Buon viaggio, Mike; il mio riposo sarà meno lieve del tuo e pieno di rimpianti, rimpianti che tu, mi par di capire, non hai mai avuto.

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