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domenica 27 settembre 2009

IL CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO

Oggi domenica 27 Settembre si tiene il congresso di circolo di Busto con la presentazione e la votazione delle mozioni a confronto. Io mi riconosco nella mozione Bersani per molti motivi ; ne evidenzio tre:
a) Bersani segretario propone e garantisce meglio degli altri una organizzazione di partito forte, strutturata e presente sul territorio, in grado di assicurare un collegamento continuo ed organico con le forze sociali ed il territorio stesso. Recupera, cioè, la forza organizzativa della vecchia DC e del vecchio DS. Il partito liquido, del leader, è stato il madornale errore di Veltroni, di cui Franceschini è stato vice e di cui ha condiviso strategia e tattica
b) Bersani ha individuato meglio degli altri la centralità del problema delle alleanze. L'autosufficienza del PD teorizzata da Veltroni è stato un altro madornale errore. Nel nostro paese si è ormai sufficientemente affermata l'idea di un bipolarismo ma pensare ad un bipartitismo perfetto è una ingenuità. Il problema delle alleanze è tanto più centrale nelll'attuale momento carattterizzato da un forte movimento del quadro politico e dall'inizio del declino dl ventennio berlusconiano; proporre una santa alleanza contro Berlusconi ora come ha fatto Franceschini con Casini è un errore ed una ingenuità. Bisognava farlo prima. Adesso Berlusconi lasciamo cuocere da solo. Noi dobbiamo pensare al futuro del partito e, soprattutto del Paese. E questo lo dice uno che è stato sempre nettamente critico verso Silvio Berlusconi, basta leggere il mio blog.
c) Bersani assicura più attenzione ai ceti deboli ed un approccio più efficace ai problemi economici, in primis ad una politica redistributiva di cui c'è estremo bisogno per far ripartire l'economia, oltrechè, naturalmente, per motivi di giustizia sociale
Quanto al Prof. Marino, che io stimo profondamente, ritengo non abbia lo skill per guidare un partito forte e complesso come il nostro.
Comunque, chiunque venga eletto, mi auguro caldamente che il progetto dell'ulivo, di cui il Pd cosituisce la naturale evoluzione, mantenga intata la sua forza propulsiva. Di un PD forte e coeso il paese ha estremo bisogno

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