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domenica 31 dicembre 2017

MONSIEUR DE LA PALISSE


Se sono arrivato a vedere il 2018 lo debbo esclusivamente a mia moglie. Lo diceva anche Monsieur de La Palisse. Che altro dire, Mi. Grazie

Nota: Jacques de Chabannes, signore di La Palisse(1470-1525) fu uomo d'armi, maresciallo di Francia, signore di La Palisse, bel castello non lontano dalla Svizera francese. Morì all'assedio di Pavia.   Da una canzone- che allego in calce e che gli fu dedicata- si è affermato il termine "lapalissiano" come sinonimo di un fatto talmente evidente ed ovvio che non è necessaria alcuna enunciazione ne dimostrazione per affermarne la verità

 https://it.wikipedia.org/wiki/Jacques_de_La_Palice

mercoledì 27 dicembre 2017

ITALIA PAESE SENZA DIGNITA E SENZA VERGOGNA

Come definire altrimenti il nostro Paese dopo l'ennesimo episodio di malcostume relativo alla consegna delle casette prefabbricate ai terremotati marchigiani. Con una impudenza senza limiti la lobbie che specula sulle emergenze naturali del nostro territorio non ha esitato un attimo a riproporre il solito schema: manufatti di pessima qualità, spesso riciclati, in pessime condizioni, consegnati con ritardi inaccettabili. Ma non si indigna nessuno? Le procure cosa aspettano? Gentiloni è di Macerata. Cosa fa? E la Boldrini? E ovvio che dovrebbero intervenire sempre e dovunque per i loro doveri istituzionali, ma questo è anche il loro territorio. Io sono indignato, non mi reggo in piedi ma sono indignato. E mi metto nei panni degli anziani di Visso e degli altri paesi e penso alle loro giornate e alle loro notti.

domenica 24 dicembre 2017

IN MEMORIA DI GILBERTO CIOCI


Telefono ad Ostra per gli auguri e mi dicono che Gilberto Cioci ci ha lasciati. Gilberto è mio coetaneo, amico da sempre, un uomo intelligente, coerente, intellettualmente onesto. Ha sempre letto con interesse quello che scrivo e spesso commentato con acutezza. La nostra generazione sta arrivando al capolinea. Un abbraccio Gilberto e, anche se sei laico e non credente, penso ti faccia piacere essere accompagnato nel viaggio dalle note di Gabriel Fauré

mercoledì 20 dicembre 2017

Alberto Pirani: CONFITEOR DI CESARE GERONZI - CONGIURA ALLE GENERA...

Alberto Pirani: CONFITEOR DI CESARE GERONZI - CONGIURA ALLE GENERA...: L'intervista inizia dalla fine, per ora, dell'avventura professionale di Cesare Geronzi il quale si presenta dimissionario la matti...

Pubblico nuovamente l'articolo che scrissi all'uscita di CONFITEOR (PROLOGO SECONDA PARTE)

Alberto Pirani: IL CONFITEOR DI CESARE GERONZI - IL PROLOGO

Alberto Pirani: IL CONFITEOR DI CESARE GERONZI - IL PROLOGO: Al libro intervista di Massimo Mucchetti a Cesare Geronzi ho dedicato tre post introduttivi, il 23 Ottobre, il 27 e il 28 Novembre. In Dicem...

Pubblico nuovamente l'articolo che scrissi all'uscita di CONFITEOR

UN GIGANTE DEL MONDO DEL CREDITO - CESARE GERONZI


In questi ultimi anni le vicende del settore del credito hanno costantemente occupato la prima pagina dei mezzi di informazione. Il default di alcuni Istituti, le pesanti perdite subite da un gran numero di cittadini, i riflessi che dette vicende hanno avuto sugli equilibri politici, hanno posto il credito e le banche al centro della scena. In queste settimane, poi, con la Commissione Parlamentare al lavoro(per non giungere, come voluto, ad alcuna conclusione) il settore domina ogni altro argomento.
Ma nessuno parla del banchiere che ha dominato la scena in questi ultimi decenni dall'alto di una intelligenza superiore e di una visione strategicamente molto più ampia ed articolata di tutti gli altri. Mi riferisco a Cesare Geronzi.
Ho ripreso in mano il libro intervista che rilasciò a Massimo Mucchetti, allora giornalista economico del Corriere ed ora senatore del PD; CONFITEOR il titolo che Geronzi volle dare all'intervista con la quale si accomiatò dal consesso dei comuni mortali e, come un' aquila reale, si diresse verso cieli negati ad altri. Inteligenza superiore di un uomo che, dopo essere stato tra i più potenti  se non il più potente di una stagione politico finanziaria, decise lui quando e come uscire di scena. Geronzi non parlerà più, ne sono sicuro. Peccato, sig Presidente, che le sue eccezionali qualità siano state poste al servizio più della sua personale ambizione e del suo disegno di potere che del Paese
CONFITEOR è uscito nel Novembre 2012. L'ho ripreso in mano e lo sto rileggendo con molta calma; lo sto quasi "centellinando" perchè non c'è una parola a caso, ogni affermazione è una pietra, un messaggio, un giudizio, un segnale.
Ritornerò sull'argomento. Per ora pubblico nuovamente un articolo che scrissi allora e che mi sembra utile per richiamare alla memoria accadimenti e personaggi.
 
 

martedì 19 dicembre 2017

PRO MARIA ELENA BOSCHI

Marco Tullio Cicerone (100-43 a.c.), la maggiore personalità del suo tempo (avvocato, filosofo, politico, oratore) scrisse e pronunciò 58 orazioni, buona parte "contro"(le quattro "in Catilinam", le "in Verrem", 5 orazioni per denunciare le malefatte di Verre, governatore della Sicilia, le quattordici "Filippiche" contro Marco Antonio che gli costarono la "testa" e la vita, la "in Calpurnium Pisonem"ecc. Molte "pro", in favore di qualcuno( "pro M.Caelio, "pro Aemilio Scauro", "pro T. Annio Milone" ecc.).
 Io non ho velleità oratorie ma un "intervento" in favore di Maria Elena Boschi penso di poterlo e di doverlo fare. Ritengo di non poter essere accusato di simpatie renziane o boschiane, ma penso che nel nostro Paese occorra tornare a livelli accettabili di correttezza informativa. Se è vero come è vero che il mondo è inondato da "fake news" da noi prevale una versione più aggiornata, quella delle "fuck news", che altera completamente la capacità del comune cittadino di comprendere la realtà (ammetto che non è elegantissima ma datemi atto che non è male).
Facciamo il punto: fino a stamattina sembrava che tutte le colpe per lo stato del sistema bancario italiano fossero da attribuire alla Boschi e al governatore della Banca d'Italia Visco. Nelle scorse settimane Renzi aveva individuato, maldestramente, nel governatore il capro espiatorio costringendo di fatto Gentiloni a confermarlo per evitare l'accusa di ingerenze indebite della politica lesive della autonomia dell Banca d'Italia. Gli avversari di Renzi, numerosi sia all'interno che all'esterno del partito, puntavano sulla debolezza vera o presunta della Boschi per attaccarlo pesantemente. Dopo le dichiarazioni di Visco di stamattina davanti alla Commissione parlamentare: "non ho subito pressioni" è prevedibile un netto cambiamento della posizione di Renzi nei confronti di Visco e una perdita di efficacia degli attacchi alla Boschi. Alla quale cosa si può rimproverare?
a) di avere un padre Vicepresidente della Banca Popolare dell'Etruria(Banca locale di medie dimensioni, mica capo della Federal reserve)
b) di aver incontrato personalità come l'Ammininistratore Delegato di Unicredit, Ghizzoni, al quale forse avrebbe chiesto di intervenire per salvare la banca aretina (ma dopo le dichiarazioni di Visco di stamattina, Ghizzoni in sede di audizione cosa mai dirà?)
c) di aver incontrato Vegas, Presidente di Consob, al quale avrebbe manifestato le preoccupazioni per un eventuale matrimonio Pop. Vicenza Pop, Etruria.  E lì ha commesso una ingenuità perchè Vegas è da prendere con le molle. E poi uno che ti invita a casa sua alle 8 del mattino per discutere di queste cose è chiaramente uno pronto a mestare nel torbido. Lei non c'è cascata ma doveva evitarlo a priori a parte il fatto che il Presidente di Consob non aveva veste nè ruolo sull'argomento
d) di essersi occupata di materie non di sua competenza Ma se era ministro dei rapporti con il Parlmento e di fatto il più stretto collaboratore di Renzi, tutto era di sua competenza.
Le "bolle" Visco e Boschi sono destinate a sgonfiarsi in un flop anche perchè è stato ingenuo ed infantile cercare di circoscrivere le responsabilità di molti in merito allo stato comatoso del sistema bancario che più volte ho scritto essere marcio come una triremi marcia affonadata in epoca romana nel mediterraneo.
Responsabile è Banca d'Italia che per tutto il dopoguerra ha svolto l'attività di vigilanza in una ottica di coprire, di concerto con la politica, le irregolarità che fossero emerse in una logica di difesa del "sistema" sempre e comunque
Ma ancor più responsabile è la politica, responsabile nelle persone del Ministro dell'economia e del Presidente del Consiglio della gestione complessiva.  Sottolineo che è il Ministro dell'Economia a commissariare le banche, sulla base delle relazioni e delle indicazioni di Bankitalia, che è il Ministero ad essere competente a intervenire per lo scioglimento dei consigli di amministrazione, che competono al dicastero i rapporti con l'Unione Europea  e con le autorità internazionali.
E allora non accaniamoci sulla Boschi gli attacchi contro la quale servono soprattutto a nascondere altre responsabilità. E nondimentichiamo che il default del MPS è tutto interno al mondo ex DS e alla Massoneria,  non dimentichiamo che Zonin ha fatto il bello e cattivo tempo per oltre20 anni a Vicenza  con il pieno consenso di tutti, uguale Berneschi a Genova, E quello che ha combinato Bianconi in Banca delle Marche. Banca d'Italia aveva scritto al consiglio di amministrazione sollecitandolo a rimuovere il DG e sappiamo tutti come è andata a finire. E ricordiamoci che nelle vicende del vecchio BANCO AMBROSIANO fior di cardinali a 5 stelle diedero il meglio delle loro qualità e competenze per creare la voragine che si creò. Per non parlare della gestione "democristiana" di Ferdinando Ventriglia al Banco di Napoli.
E di esempi similari se ne potrebbero  citare a centinaia e non solo in Italia.

venerdì 15 dicembre 2017

SABATO 25 NOVEMBRE 2017 GIORNATA NAZIONALE DELLA MALATTIA DI PARKINSON

Sabato 25 Novembre u.s. è stata la giornata nazionale della malattia di Parkinson. Di solito qualche giorno prima della "giornata" scrivo un articolo per segnalare a chi fosse interessato le iniziative della giornata e per aggiornare circa gli sviluppi della ricerca sulla malattia, le eventuali nuove terapie e quantaltro. Quest'anno scrivo a posteriori. Per due ordini di motivi:
- perché il 25 Novembre ero ricoverato presso l'Ospedale S.Isidoro di Trescore Balneario, dove ho soggiornato dal 16 Novembre al13 Dicembre, e mi ero ripromesso di non scrivere durante la degenza
- perchè quest'anno il 25 Novembre è stata anche la giornata mondiale  contro la violenza sulle donne che mediaticamente ha offuscato ogni altra iniziativa.
Scrivo ora.
Innanzitutto per dire che l'appuntamento annuale lo chiamerei "giornata nazionale dei malati di Parkinson e di coloro che si prendono cura di loro", internazionalmente chiamati "caregivers".
Perchè bisogna innanzitutto ribadire fino allo sfinimento che tutte le sindromi neurodegenerative sono devastanti non solo per chi ci capita in mezzo ma anche e soprattutto per i familiari che vedono stravolta la vita e sono chiamati ad esercizi continui di pazienza, di comprensione, di compassione, che mettono a dura prova i rapporti familiari anche i più forti e consolidati. Se poi il malato non ha parenti "stretti" la tragedia è tutta sua.
Perchè non sarà mai eccessivo ribadire che, allo stato, si tratta di malattie croniche (non si guarisce), degenerative (domani sarà peggio di oggi) invalidanti (io sono ancora autonomo anche se con limitazioni motorie; molti sono in condizioni peggiori delle mie.) E il "malato" ha bisogno di assistenza continua.
E allora a che serve un periodo di riabilitazione presso uno dei centri specializzati? (Non sono molti in Italia).
Serve anche se sarebbe completamente fuorviante ritenere che si possano ottenere risultati eclatanti, e non è offensivo per nessuno vedere la fine del soggiorno come un "uscimmo a riveder le stelle", come ho scritto a caldo. Quattro settimane non sono un periodo breve; si ha tempo di osservare chi sta intorno a te, e non è un bel vedere, di verificare giornalmente lo stato delle cose, si vive in una struttura ospedaliera che non invita certamente a pensare positivo, si ha voglia di ritornare il più presto possibile ai propri spazi.
E veniamo a Trescore Balneario dove all'interno dell'ospedale è operativo un centro riabilitazione con 37 posti letto, se ben ricordo, guidato da un team di medici tutto al femminile: una neurologa e due fisiatre. Non farò nomi ma non è difficile identificare le persone.
Quali gli obbiettivi di un soggiorno della specie (in dieci anni è il terzo che faccio, i primi due in una struttura nell'alto varesotto non più operativa)
a) individuare attraverso un monitoraggio relativamente prolungato nel tempo gli aggiustamenti di terapia farmacologica che si ritenessero opportuni. Compito per niente facile; è una malattia che io chiamo "vigliacca" perchè non si presenta mai a viso aperto, assume forme diverse nell'arco di una giornata o di periodi anche molto più brevi, ogni caso è un caso a sè, assume caratteristiche diverse nel corso del tempo e colpisce in genere persone avanti con gli anni che debbono comunque combattere con i problemi legati all'invecchiamento. SENECTUS IPSA MORBUS dicevano i nostri progenitori latini, che avevano capito tutto.
b) combattere attraverso una mirata fisioterapia le conseguenze più pesanti  della malattia: rigidità muscolare e lentezza dei movimenti. Fisioterapia che deve continuare con metodo durante tutto l'arco dell'anno
c) favorire attraverso esercizi di logopedia il mantenimento  di un tono vocale il più possibilmente normale
d) musicoterapia per mantenere la capacità di "cogliere" il ritmo non solo della musica ma, direi, delle cose che ci circondano. Capacità che la malattia riduce. e)danzaterapia (non ridete) per mantenere la capacità di muoversi nello spazio
f) yoga per favorire rilassamento e capacità di concentrazione
g) terapie occupazionali per favorire la socializzazione e contrastare la tendenza a "chiudersi"
Tutto questo serve? Serve anche se, lo ripeto, sarebbe infantile attendersi risultati "risolutivi" Oltretutto non è facile tarare un programma di interventi per un "insieme" di persone diverse per carattere, livello culturale, stato di avanzamento della malattia, aspettative.
E comunque in soggiorni di questo tipo si fanno incontri interessanti come il mio compagno di stanza, più giovane di me , che abita a Sorrento e che oltre ai problemi neurologici ha pesanti problemi ortopedici. Coraggiosissimo e vitalissimo. O come il prof. Franco, già professore ordinario alla facoltà di agraria dell'Università di Milano, che ho trovato al tavolo a pranzo il primo giorno. Mi sono presentato dicendo che mi chiamavo Alberto Pirani da non confondere con il professor Alberto Pirani della facoltà di Agraria con il quale invece ogni tanto mi confonde il computer del SSNN. Il prof. Franco, che saluto, sorridendo mi ha risposto: lo conosco bene, è stato mio allievo.
Quindi che giudizio di sintesi su Trescore Balneario. La struttura ha luci ed ombre, come tutte le organizzazioni. Il personale infermieristico e di supporto è in genere costituito da persone competenti e gradevoli nel tratto. Alle poche non del tutto gradevoli ricordo di non dimenticare mai che hanno di fronte persone con molti più anni dei loro, che meritano,tutte, rispetto. Saluto tutti da questo spazio, visto che due giorni fà al momento delle dimissioni non ho potuto farlo con tutti.
Ho notato con piacere che il team medico ha colto il senso del mio post scritto a caldo due giorni fa al rientro.
Adesso è tempo di ritornare a parlare di economia, di finanziaria e di tutti gli argomenti di cui questo blog, ormai diventato generalista, si occupa.
Mettermi al computer e scrivere mi costa fatica, credetemi, fatica ampiamente ripagata  dalle manifestazioni di apprezzamento che da più parti mi giungono. E sto facendo a fatica mio il motto:
" Non è il momento di pensare a quello che non hai, ma è il momento di pensare a quello che puoi fare con quello che hai"
Anche perchè di alternative non ne ho. Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini, l'amica di sempre Luciana in primis. Ma soprattutto a chi non ha mai lasciato sola mia moglie.

mercoledì 13 dicembre 2017

E QUINDII USCIMMO A RIVEDER LE STELLE


Le tre cantiche dell'opera letteraria più poderosa prodotta fino ad oggi dall'uomo su questa terra terminano tutte con la parola stelle:
"ma già volgea il mio disìo e 'l velle, si come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e le altre stelle
(così chiude IL PARADISO)
"Io ritornai  dalla santissima onda rifatto si come piante novelle rinnovellate di novella fronda puro e disposto a salire a le stelle"
(con questa terzina  termina il PURGATORIO)
"salimmo su, el primo e io secondo, tanto ch'io vidi delle cose belle che porta 'l ciel, per un pertugio tondo, e quindi uscimmo a riveder le stelle"
(questo l'ultimo verso dell'INFERNO) 
E l'ultima terzina della prima cantica mi sembra il più adeguato commento alle quattro settimane trascorsea Trescore Balneario. Di questa esperienza riparlerò; per ora mi limito a comunicare che sono tornato a riveder le stelle; mia moglie prima ed io secondo siamo risaliti a riveder del mondo alcune cose belle, sorretti e guidati dalla stella della tenacia e della volontà, spezzati forse ma piegàti mai.