Visualizzazioni totali

venerdì 30 novembre 2012

STRANEZZE

Sta avvenendo un fenomeno strano. Le visualizzazioni stanno segnando da alcuni giorni incrementi mai registrati prima mentre i commenti sono spariti come se io fossi in un tempo sospeso e chi mi legge aspettasse che accada qualcosa. Boh!

BRUCE SPRINGSTEEN - BORN IN THE U.S.A.

Qualcuno mi ha rimproverato: ma ascolti sempre musica classica, che...............
Mica vero; di primo mattino sì, ma poi passo a musica più adrenalinica. Molto VASCO ed anche...........due pezzi dall'Album in titolo

HOTEL MIONI PEZZATO ABANO TERME

Da un po' di tempo ho preso l'abitudine di andare due volte l'anno con gli amici dell'associazione Ponchielli ad Abano Terme. Soggiorni brevi, tre, quattro giorni massimo per volta. Milena non viene perché dice che si annoia. Io invece mi rilasso ad entrare la  mattina presto nell'acqua calda della piscina termale e, con il sottofondo di musica ayurvedica o similare che viene messa a quell'ora,  star li' un paio d'ore, da solo, a lasciare che i pensieri più disparati affiorino dal profondo. Servono, l'acqua calda e la musica, a lavare stress, problemi, delusioni se ci sono, a fare bilanci, a trovare energie. Mi piace per cui da lunedì a giovedì prossimi sarò la, con il computer, perché "a post a day keeps the doctor away".
Saluto la persona che in questo momento è sul mio blog (stranissima sensazione: tu sai che qualcuno in questo momento ti legge,la procedura te lo consente, ma non sai chi sia e da dove ti legga. Quello che è certo è che dorme poco.
E poi a me Abano piace. Città piena di isole pedonali, pulita, gente civiile, poco rumore, niente volgarità

giovedì 29 novembre 2012

LA MIA CASA - GLI INTERNI






Ho continuo con alcune foto di interni; this is my house "parva sed apta mihi"

LA MIA CASA

Qualcuno si è chiesto e mi ha chiesto. Ma dove abita questo Dottor Pirani, che alcuni in Universiter si ostinano a chiamare "Professore", che si sveglia presto e nel silenzio della casa mette le cuffie per non disturbare e, accompagnato dalla musica . in questo momento i brandemburghesi di Bach -  si mette a scrivere su quel che gli passa in mente, in genere di economia e politica ma non solo?
Risposta; abita in via Fagnano 27 a Busto Arsizio, sul vialone di ingresso in città per chi viene dalla autostrada. In un attico al settimo piano di un edificio messo non molto bene con una bella e grande terrazza ed un panorama ineguagliabile sul Monte Rosa e sull'arco alpino.
Una signora che abita in palazzo davanti al mio, ma ben distanziato, mi ha fatto qualche mese fa un complimento che più grande non poteva. Quando mi sveglio e "istintivamente" alzo lo sguardo in direzione della sua casa e vedo la luce accesa su in alto, mi rassereno, mi ha detto. E' come un punto fermo, una cometa che indica la direzione. Se è così per lei, "sciura", pensi lei cosa è la mia casa per me. Un punto fermo, una solida roccia- Io adoro la mia casa. E allora ve la faccio vedere allegando alcune foto.


Abbiamo cominciato dalla terrazza e dalla vista sul Monte Rosa

BERSANI VS RENZI

Ieri sera ho seguito su RAI uno l'atteso "duello"tra Bersani e Renzi. Tutto secondo le aspettative, secondo me. Renzi, attento innanzitutto a evidenziare il massimo rispetto per il segretario del suo partito, si è mostrato più tonico, più incisivo, più giovane in definitiva, ed anche più "furbo". E' un oratore con discrete doti affabulatorie, stempera la serietà degli argomenti con la simpatica ironia toscana e fiorentina in particolare, domina meglio il "mezzo" televisivo. E mostra idee chiare sui contenuti.
Bersani  si è presentato come al solito: uomo di esperienza, di buon senso, vicino ai cittadini anche nel linguaggio, buon conoscitore della macchina amministrativa e............con la maggioranza del partito e degli organi intermedi del partito con lui. Un "usato sicuro" in definitiva che si contrappone ad un' auto nuova e non ancora collaudata. A mio avviso ha detto un po' troppi "un po'" che evidenziano una visione prudente della realtà e "steps"progressivi nell'affrontare i nodi e i problemi. Caro Bersani, non è tempo per le mezze misure, non è tempo per "un po'". La casa sta bruciando, bisogna intervenire subito.
Chi vincerà? Bersani è sostenuto dagli apparati, dai segretari regionali e provinciali, dallo zoccolo duro degli iscritti di provenienza PCI, PDS, DS ..........., dovrebbe essere sostenuto da SEL  e dal PSI. E' sicuramente in vantaggio ma Renzi si mostra più incisivo, è sostenuto dagli ex margheritini. e fa presa su molto elettorato di area progressista ma che non fa politica. Inoltre c'è il rischio "infiltrati,"cioè gente di centro destra che ha già votato il 25 e che voterà al ballottaggio il sindaco di Firenze solamente per far perdere Bersani e chi lo sostiene.
Chi vincerà? Arrivo al fotofinish, secondo me.
Intanto il Centrodestra sembra la nave dei folli di Hieronymus Bosch
Io per chi voterò? Voterò Bersani come ho detto e scritto in più occasioni perché di Renzi e di chi lo sostiene dietro le quinte non mi fido ma sarà un arrivo al fotofinish.
Lo sapremo domenica sera. Io sarò al seggio del circolo Redaelli dove mi fermerò anche a pranzo. Il sig Stabilini ci propone una scelta tra "stufato di asinello", "stufato di cervo", "cassoela" o "arrost misto. Vedremo. E poi c'è qualcuno che continua a dire che le "primarie"non sono cosa buona e giusta". I  9 euro (dicasi nove) che ci costa il pranzo, tengo a precisare ulteriormente, ce li paghiamo noi.
GOD SAVE ITALY AND GOD SAVE  OBAMA AND ALL THE  "WHIGS" IN THE WORLD.

mercoledì 28 novembre 2012

CONFITEOR DI CESARE GERONZI

E' uscito - finalmente - il libro-intervista di Massimo Mucchetti a Cesare Geronzi. Ero in centro, mi sono affacciato sulla porta della libreria Boragno, la libreria più prestigiosa di Busto che la signora Francesca ha trasformato in centro culturale e"salotto buono", ho chiesto se fosse arrivato, mi hanno risposto che stavano aprendo gli scatoloni, ne ho comperate 5 copie, una per me, ovviamente, una per il mio neurologo Dr. Riboldazzi, le altre per amici che si interessano  alle problematiche trattate.  
Il libro è organizzato in un prologo, 8 capitoli ed un epilogo. In tutto 362 pagine fitte di episodi, persone, giudizi sulle persone.
Questo è un post introduttivo che integra i due precedenti del 23 Ottobre e del 27 Novembre                    da domani avvierò l'analisi capitolo per capitolo                                    

martedì 27 novembre 2012

CONFITEOR di CESARE GERONZI

Esce in libreria domani l'atteso libro-intervista di Massimo Mucchetti, noto giornalista specializzato in temi economici del "Corriere della Sera", a Cesare Geronzi.
Come avevo preannunciato con il mio post del 23 Ottobre, commenterò il libro capitolo per capitolo e alla fine esprimerò il mio giudizio di sintesi. Utilizzerò la tecnica dei colori che a me sembra efficace per meglio comprendere un libro che si presenta denso di chiavi di lettura a più strati e che sarà pieno di segnali, avvertimenti, giudizi
Geronzi dichiarò a suo tempo che sarebbe venuto il momento in cui avrebbe raccontato la sua verità "sine ira ac studio" cioè freddamente e imparzialmente. Io non ho alcun dubbio sulla "freddezza", nutro invece forti perplessità sulla " imparzialità"
Tecnica dei colori dicevo: Mucchetti parlerà in nero, Geronzi in blù, i miei commenti in rosso
Una prima sorpresa, oltre a quella di aver scelto Feltrinelli come editore, il titolo "Confiteor"
Il titolo iniziale, avevo letto, questo:
- anatomia del potere, dialogo senza rete tra Massimo Mucchetti e Cesare Geronzi............
Era un titolo che mi piaceva,  diretto,  immediato. Ma devo  riconoscere che il titolo scelto è un capolavoro di cinismo, di perfido e irridente utilizzo dei rituali ecclesiastici.
Il CONFITEOR è la preghiera penitenziale per eccellenza del rito cattolico. Già presente nella messa tridentina, con il concilio vaticano secondo viene modificato ed oggi il testo è quello presente nel Messale di Paolo VI.
Testo latino:
"Confiteor Deo onnipotenti et vobis, fratres,quia peccavi nimis cogitatione, verbo, opere, et omissione mea culpa. mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper  viriginem, omnes Angelos et Sanctos, et vos, fratres orare pro me ad Dominum Deum nostrum.
Misereatur nostri Omnipotens Deus et, dimissis peccatis nostris, perducat nos ad vitam aeternam, Amen"
Testo italiano
"Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli che ho molto peccato in pensieri, parole,opere ed omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.(battersi il petto tre volte, prescriveva il messale di Giovanni XXIII; battersi il petto, prescrive il Messale di Paolo VI)
E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli di pregare per me il Signore Dio nostro".
Penso che questo libro sarà molto ma molto interessante e che varrà la pena leggerlo e magari leggere anche i miei commenti.

UNA PRIMA VALUTAZIONE A CALDO DEI RISULTATI DELLE PRIMARIE DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA

I risultati delle primarie del centrosinistra danno a mio avviso una indicazione chiara su quello che vuole il Paese. Innanzitutto che i cittadini  vogliono partecipare ed ogni volta sperano che l'ultima sia la volta buona. Secondo che il Paese è fortemente e lucidamente preoccupato per il futuro delle generazioni più giovani e per quelle che verranno. Sono più di 20 anni che il Paese ha questo "sentiment" e cerca disperatamente di aggrapparsi a qualcuno che non li abbia ancora delusi. E allora innamoramento per Berlusconi che "aveva fatto i soldi" "era "simpatico" e "non rubava", senza minimamente rendersi conto di chi Berlusconi fosse e quali interessi rappresentasse. Che fregatura, cari compatrioti. Io invece ho sempre sostenuto che è un po' come l'AIDS: se lo conosci lo eviti Passata l'ubriacatura per SB, ecco apparire all'orizzonte Grillo. Nel popolo di sinistra, invece, prima il sostegno a Vendola e adesso a Renzi, senza minimamente rendersi conto di chi sia Matteo Renzi e quali interessi rappresenti
E i risultati dei cinque candidati indicano che:
- Tabacci, che pure io stimo profondamente, non è percepito come omogeneo alla coalizione ed è considerato "più a destra" di quanto in effetti non sia
- la Puppato è conosciuta solamente localmente e quindi non aveva alcuna speranza
- Vendola è andato bene ma continua a rappresentare, nell'immaginario collettivo, solamente la sua parte,
- Renzi: ho già spiegato perché non mi fido, ma Renzi rappresenta comunque il "nuovo" di cui la gente, anche il popolo di sinistra, ha disperato bisogno. E questo senza diffidare, senza chiedersi, senza ragionare.
- Bersani: è l'uomo della continuità, dell'apparato, della macchina organizzativa che fu il PCI ai tempi. E' percepito come uomo di buon senso, che parla alla gente come uno di loro, un uomo di cui ci si può fidare, ma non è  visto come quello di cui il Paese avrebbe bisogno.
Per cui, ha vinto Bersani? I numeri dicono di sì, ma una lettura meno superficiale dei numeri dicono di no.
Chi vincerà al ballottaggio? La logica dice Bersani ma la storia ci insegna che spesso i pronostici vengono disattesi.
Cosa prevedi tu? qualcuno mi potrebbe dire. Io le idee le ho chiare. Ne riparleremo il 3 dicembre, a primarie già alle spalle.

lunedì 26 novembre 2012

RISULTATI DELLE PRIMARIE DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA A BUSTO ARSIZIO E IN PROVINCIA DI VARESE

Dopo avervi partecipato ieri sera i risultati del seggio 7, ospitato nei locali del circolo Redaelli, proseguo con i dati complessivi di Busto Arsizio e della Provincia di Varese.
CITTA' DI BUSTO ARSIZIO
Votanti 2.119
Bersani 924 pari al 43,6%
Renzi     833 pari al 39,31%
Vendola 283 pari al 13,36%
Puppato    62 pari al  2,32%
Tabacci    17 pari allo 0,80%

PROVINCIA DI VARESE
Votanti 
Bersani 12.091 pari al 43,12%
Renzi     10.951 pari al 39,04%
Vendola   3.629 pari al 12,94%
Puppato   1.017 pari al   3,75%
Tabacci       321 pari allo 1,14%

Bersani e Renzi vanno al ballottaggio Domenica 2 Dicembre 

RISULTATI DELLE PRIMARIE COALIZIONE CENTROSINISTRA AL SEGGIO N.7 DI BUSTO ARSIZIO (CIRCOLO REDAELLI)

Ho passato la giornata al seggio n 7 di Busto Arsizio ospitato dal circolo Redaelli.
Il circolo Redaelli è uno di quei circoli operai di cui si è persa traccia. Il gestore, sig. Stabilini, é un cacciatore e al circolo si mangia ottima cacciagione. Oggi a pranzo i quattro componenti il seggio hanno optato per un antipasto di affettati vari, nervetti e funghetti e per un brasato di cervo (ottimo, leggero, digeribilissimo), caffé . Abbiamo pagato 9 euro ciascuno e, a scanso di malintesi, li abbiamo pagati noi. Precisarlo non fa male.
Ed ecco i risultati:
- votanti :           140

RENZI                 63
BERSANI           52
VENDOLA         19 
PUPPATO             4              
TABACCI             2
TOTALE           140
Scrutinati in otto minuti e 26 secondi
Domani pubblicherò i risultati completi di Busto Arsizio

domenica 25 novembre 2012

L'ARTE DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI

Il nome di Arturo Benedetti Michelangeli penso dica poco ai più giovani. Benedetti Michelangeli è stato un grande, grandissimo pianista. Nato a Brescia nel 1920, e  questa è la prima anomalia perché tra il tondino e Chopin a prima vista c'è poco in comune, gran brutto carattere - ma questo è comune a molti musicisti, basti pensare a Verdi o Toscanini o a Muti - noto per il suo perfezionismo maniacale, nel 1968 si autoesiliò dall'Italia - era stato disposto il sequestro conservativo dei suoi beni in relazione al fallimento di una società discografica di cui era socio -(come vediamo non è il primo, e non sarà l'ultimo, a dire che in Italia non ci vuole stare), per venticinque anni  fece  concerti solo all'estero di cui l'ultimo nel Maggio 1993 e morì a Lugano nel Giugno 1995. Uniche eccezioni due concerti in vaticano ed uno per beneficenza a Brescia.
Di Benedetti Michelangeli ho 8 CD edizioni AURA che non ascoltavo da parecchio tempo( anche perché con circa 1.000 CD in casa, come dire,....................la scelta è ampia). Due dedicati a Chopin, uno ciascuno a Mozart, Beethoven, Brahms Schumann, Debussy, e l'ultimo a Bach, Scarlatti, Galuppi. Una perfezione assoluta forse un po' troppo "cerebrale" ma assolutamente un genio, uno dei tanti che il nostro Paese ha dato al mondo. Ci vogliamo riflettere, su questo, o accettiamo il declino senza nemmeno chiederci il perché?

sabato 24 novembre 2012

25 NOVEMBRE 2012 - PRIMARIE DELLA COALIZIONE DI CENTRO SINISTRA

Domani 25 Novembre si terranno in tutta Italia le primarie della coalizione di centrosinistra, meglio, dei progressisti.
I candidati sono, come a tutti noto, cinque:
Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Laura Puppato, Bruno Tabacci
Si vota dalle 8 alle 20. Le modalità di voto sono  più semplici  di quanto sia stato detto in questi giorni.
Per votare bisogna registrarsi presso un "Ufficio elettorale del Centro sinistra" presentandosi muniti di un documento di identità e della tessera elettorale di cui ciascuno è in possesso per le votazioni amministrative e politiche. L'ufficio elettorale (è dal 4 Novembre che il PD raccoglie le iscrizioni per evitare ingorghi e file domenica) fa firmare una dichiarazione nella quale l'elettore si riconosce nei valori del centrosinistra, raccoglie un versamento di almeno 2 euro a sostegno  delle spese sostenute per l'organizzazione delle primarie e rilascia un certificato di "elettore del centro sinistra" con il quale l'elettore si presenta al seggio il 25 per esprimere il suo voto. Rammento, per quanto ovvio, che presso ogni seggio elettorale domani ci sarà un "ufficio elettorale" per cui chi non ha potuto registrarsi lo fa in concomitanza con il voto.
A Busto abbiamo costituito 7 seggi. Io sarò al seggio ubicato al "Circolo Redaelli" zona Sant'Anna -Sempione Se nessuno dei candidati raggiunge il 50% + uno dei voti si andrà al ballottaggio tra i primi due domenica 2 Dicembre. Al ballottaggio potranno votare anche coloro che non hanno votato al primo turno dichiarando di essersi trovati nell'impossibilità di iscriversi all'albo degli elettori entro il 25 Novembre
Non è difficile e se qualche paletto é stato messo lo si è fatto per evitare infiltrazioni di altre forze con finalità di disturbo.  Quanto si due euro sui quali c'è stata polemica, ricordo che è un costo inferiore a quello di un gelato..........e io sono esperto in materia...........per cui evitiamo per favore osservazioni ridicole.
Io voterò per Bersani, come ho già dichiarato più volte su questo blog e in altre sedi. Voto Bersani perché è un dirigente politico esperto e consolidato anche se, devo ammetterlo, non mi sembra un fulmine di guerra. In questo momento il Paese ha bisogno di concretezza, di grigiore anche ma non ha certo bisogno di "nuove avventure" e "nuovi avventurieri". E' per questo che non voto Renzi, del quale non mi fido. Non voto Vendola perché mi sembra più concentrato sui temi dei diritti civili, pur importantissimi, che sui temi economici che mi sembrano invece assolutamente prioritari. La Puppato non mi sembra avere la statura e il peso necessari per fare il premier. Quanto a Tabacci, lo stimo molto, per l'esperienza, la concretezza, la chiarezza di visione, ma è su posizioni troppo "centriste", a mio avviso.
Comunque, per chiunque vogliate votare, votatelo. Ma votate, votate, votate, votate, partecipate, partecipate, partecipate. La Democrazia è come la salute: la si apprezza solamente quando viene a mancare. E non mi piacciono i discorsi che mi hanno fatto ieri dei giovani che stimo profondamente in un pub di Marnate. Ragazzi, il vostro destino dovete prenderlo in mano voi, non sono ammesse deleghe. Troppa sfiducia, troppo rassegnato cinismo. Riprenderemo il discorso domani sera, domenica, al "Billiard Cafe' tra una gara e l'altra del "Dr. Why"

venerdì 23 novembre 2012

STORIA DI UN PAESE - OSTRA

Tanti anni fa fu pubblicato in Francia un bellissimo libro di E. Le Roy Ladurie dal titolo : "MONTAILLOU. Village occitan de 1294  a 1324" (tradotto in italiano, non bene secondo me, "Storia di un paese : Montaillou") che ricostruiva la storia di un paese occitanico, Montaillou appunto, sito sui Pirenei,  intorno al 1320 quando il vescovo di Pamiers aprì una inchiesta d'Inquisizione su questa piccolissima comunità (circa 250 persone) di contadini e pastori  accusati di eresia "catara". Il vescovo Jacques Fournier, poi diventato papa con il nome di Benedetto XII, uno dei papi avignonesi, non tralasciò nessun particolare per passare al setaccio la vita di questi poveracci che subirono, oltre ad una vita grama, anche il furore ideologico della chiesa ufficiale. Ho rintracciato il libro nei meandri della mia libreria, Supersaggi Rizzoli, mi è venuta voglia di rileggerlo a distanza di tanti anni (credo di averlo letto, in italiano, durante il mio stage in Francia presso BNP di Parigi e Clermont-Ferrand dal 1 Ottobre 1975 al 30 Giugno 1976) ma chi ha tempo?
Comunque mi è venuto in mente questo libro vedendo il bellissimo album fotografico su Ostra che il mio coetaneo  - ha un anno di più - ed amico d'infanzia Piergiovanni Antici, detto Nanni, bravissimo pittore, ha studiato a Brera, ha pubblicato sul suo profilo Facebook.
Piergiovanni, che ha sempre abitato ad Ostra, ha ripercorso attraverso queste bellissime foto la storia della nostra comunità dagli anni '50 in poi. Le foto marcano nettamente l'evoluzione economica, sociale e culturale di Ostra nel dopoguerra. Hanno un solo difetto, ma non è colpa di Nanni. Troppi di quei volti, di quelle "facce", "dormono sulla collina", il nostro bellissimo "Spoon river" che si staglia nitido a 500 metri dal Paese, tanto è vero che mentre scrivo ho trovato naturale  ascoltare la "Messa da Requiem " di Verdi diretta da Toscanini. Una mia cara amica, sociologa accademica a Bologna, troverebbe chissà quanti spunti per un esame "scientifico" dei documenti fotografici. Io , che non ho letto Mac Luhan e nemmeno De Kerkove, mi limito molto più "terra terra" a fare una serie di considerazioni.
Le foto degli anni 50 riflettono una società ancora contadina; volti e scorci che non esistono più. Peccato che non ci sia nemmeno una foto del famoso lanificio "Pirani Giuseppe (mio nonno) e figli (mio padre e mio zio)" che allora costituiva insieme alla fornace di laterizi il principale datore di lavoro del paese. In pochi anni cambia il mondo; cambiano i volti, cambia l'abbigliamento, cambia il modo di approcciare la realtà. Gli anni '60 sono veramente "fabolous"perché non c'è stata in nessun altro momento della nostra storia una accelerazione così violenta. L'evoluzione degli anni 70 è stata molto meno marcata.
La sensazione che ho tratto dalla visione di quelle foto , sensazione a livello di pelle, è che l'Italia corra il rischio di tornare alle ristrettezze degli anni '50 senza più l'innocenza di quei volti, il decoro di quegli abiti modesti, la "pulizia morale" della stragrande maggioranza della gente.
Ringraziando Piergiovanni per il bellissimo materiale fotografico, mi pongo una domanda.
Chi fermerà il declino? E' la sfida di questi anni..

mercoledì 21 novembre 2012

24 NOVEMBRE - GIORNATA DELLA MALATTIA DI PARKINSON

Sabato 24 Novembre è la giornata della malattia di Parkinson. Non voglio ripetere quello che ho scritto lo scorso anno. Chi mi conosce sa che sono affetto da un "anomalo"parkinsonismo caratterizzato da assenza di tremore ma da tremende, a volte, rigidità muscolari, soprattutto al collo. Ho fatto fatica, molta fatica ad accettare la malattia anche perché il corpo fino ad ora non mi aveva mai tradito.
"E per la prima volta - fa dire Marguerite Yourcenar all'imperatore Adriano - m'è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro, e a me noto più dell'anima, è solo un mostro subdolo che finirà per divorare il padrone- Basta...Il mio corpo mi è caro; mi ha servito bene, e in tutti i modi, e non starò a lesinargli le cure necessarie. Ma ormai non credo più come finge ancora Ermogene(il medico di Adriano)nelle virtù prodigiose delle piante..........."
Ho fatto fatica e la faccio ogni mattina che mi sveglio (tra l'altro dormo poco) quando le rigidità sono maggiori e più fastidiose. Brutta malattia, subdola, che non riesci ad affrontare a viso aperto perché ti sfugge, si mimetizza e ricompare, con il suo sorriso beffardo, da un'altra parte. A metterla in positivo non c'è un giorno uguale all'altro e questo potrebbe anche essere visto come un fatto positivo ma, lo confesso, se qualcuno potesse assicurarmi tre giorni tutti uguali e tranquilli gliene sarei grato.
Ma tant'è. Allo stato delle attuali conoscenze scientifiche la malattia è gestibile con l'assunzione più volte al giorno di farmaci ma non è curabile in via definitiva.
E allora attraverso questo spazio dico a tutti quelli che hanno lo stesso problema: è dura, lo so che é dura, sia per voi che per chi vi sta vicino, ma che ci vogliamo fare? Vogliamo lamentarci tutto il giorno e maledire il destino cinico e baro? Possiamo farlo ma non risolviamo niente. Allora cerchiamo di vivere al meglio, non arrendendoci e coltiviamo famiglia, amicizie, interessi.
E "condividiamo": non c'è niente di cui vergognarsi ad avere il collo che tende a portarsi in avanti e ad essere lenti e impacciati in certi momenti. Debbono vergognarsi solo quelli che rubano, evadono, prevaricano.
Ma, al contempo, non dimentichiamo mai che "siamo fatti della stessa materia della quale sono fatti i sogni e da un sonno è avvolta la nostra povera vita"(Shakespeare)
Shakespeare e Dante, Dante e Shakespeare, e tanti altri.
SURSUM CORDA e, visto che sono quasi le sette, andiamo a prenderci la prima dose di dopamina della giornata.

martedì 20 novembre 2012

DANIEL BAREMBOIM E JACQUELINE DU PRE'

Qualche giorno fa ho dedicato un post a Daniel Baremboim segnalando un suo libro uscito per Feltrinelli dal titolo "La musica è un tutto. Etica ed estetica" Il libro è lì che mi occhieggia quando rientro a casa appoggiato sul leggìo, proprio quelli delle chiese di una volta, che tengo poggiato a sua volta sull'acquario all'ingresso di casa e che ospita in genere l'ultimo libro comperato o quelli che sto leggendo. Il libro è lì, non lo ho ancora iniziato.
Oggi una coppia di cari amici appassionati di musica ci hanno fatto un dono graditissimo: un DVD dal titolo "Jacqueline du Pré in portrait"che raccoglie immagini della vita della grandissima violoncellista inglese e l'interpretazione del concerto per violoncello in E minor op. 54 di Elgar,un capolavoro interpretativo assoluto, oltre al Trio per piano in RE maggiore op.70 di Beethoven.
Alla direzione un giovanissimo e buffissimo Baremboim con un gran ciuffo di capelli neri e l'aria di un ragazzino, Perché bisogna sapere - io lo ricordavo vagamente - che la DU PRE', nata nel 1945 sposò giovanissima  Baremboim in Israele davanti al muro del pianto nel Giugno 1967.                  . Giudicata la miglior violoncellista in assoluto  fu colpita nel 1973 da sclerosi multipla che la costrinse ad abbandonare l'attività concertistica e la condusse ad una morte prematura nel 1987 a 42 anni.
La sua interpretazione del concerto per violoncello di Elgar é stata giudicata dalla critica la perfezione assoluta ed è la testimonianza di maggior valore che ci rimane di questa grandissima musicista che con Baremboim ha condiviso la "mission" di fare della musica strumento di conoscenza tra popoli, di conoscenza, rispetto e condivisione. Baremboim, lo ho già scritto, ha   un grandissimo merito, quello di aver lanciato continuamente messaggi diretti a ridurre le distanze tra continenti,  popoli,  persone e di continuare a svolgere al meglio quella che è, deve essere la funzione e la missione dell'intellettuale;  gettare ponti, abbattere barriere, allargare orizzonti.

PIETRO ICHINO A BUSTO ARSIZIO

Il comitato Matteo Renzi ha organizzato ieri sera un incontro a Villa Tovaglieri che ha visto protagonista il noto giuslavorista ed economista Pietro Ichino che appoggia, all'interno del partito democratico, la candidatura Renzi.
Ichino è persona che stimo perché non ha mai esitato a evidenziare i ritardi, la "visione corta", il sostanziale conservatorismo della sinistra italiana e del sindacato che hanno impedito la comprensione delle linee evolutive dell'economia mondiale e hanno prodotto un sostanziale irrigidimento nelle relazioni industriali salvo poi dover subire, nei fatti, l'impatto di una realtà non eludibile con mere dichiarazioni di principio.
Di Ichino condivido la impostazione pragmatica e non utopica che, partendo dal presupposto che l'Italia è inserita nel circuito delle economie occidentali, sostiene che ostinarsi a sostenere vecchie impostazioni e vecchi "punti fermi"impedisce poi al Paese di stare al passo con i nostri concorrenti sia all'interno dell'Unione Europea che sui mercati globali. Di Ichino condivido l'impostazione di base ma ritengo che la sua visione, che fa continuo riferimento alle esperienze dei paesi scandinavi e dei paesi più avanzati del nord Europa (Germania ed Olanda in primis), possa essere pienamente condivisa nel nostro Paese in regioni come il Friuli, le due province autonome di Trento e Bolzano, il Veneto ed il Piemonte, già meno la Lombardia, e comunque non nelle regioni del Sud. Perché bisogna dirselo una volta per tutte. L'Italia ha realizzato la sua unità 150 anni fa, ma ancora oggi l'unità non è stata realizzata. Esistono almeno due Italie: una che guarda ai Paesi del Nord Europa ed una che è rimasta ferma a schemi mentali che la fanno guardare più verso Sud. Farle convivere è forse il più grande problema e la più grossa sfida per la nostra democrazia-
MATTEO RENZI
Ho già scritto a più riprese che non mi convince, che a pelle non mi piace, che di lui non mi fido; ed ho l'impressione che faccio bene.
 C'é polemica, a Firenze, sul fatto che l'Ente Cassa di  Firenze ha investito nel mese di Settembre 10 milioni di euro in"fondi obbligazionari subordinati" (orrore, tra la BBB e il rating C, titoli junk, cioè spazzatura) trattati dal fondo Algebris che fa capo a Davide Serra, di cui ho già ampiamente parlato. 
Niente di nuovo sotto il sole: personaggi già visti e tutti accomunati, in passato, da un unico destino: bancarotta e "sole", come dicono a Roma, a chi ha ha avuto la malaccortezza di fidarsi. Chi vivrà, vedrà:

lunedì 19 novembre 2012

GABRIELE LAVIA PIRANDELLO I CELLULARI

Ieri pomeriggio siamo stati al Piccolo - Teatro Strehler a Milano dove Gabriele Lavia metteva in scena il "Tutto per bene" di Luigi Pirandello. Non una delle cose migliori di Pirandello, a mio avviso, ma comunque sempre impegnativa sia per gli attori in scena che per gli spettatori in sala.
Ebbene, dopo un primo tempo abbastanza lento nel ritmo, nel secondo il tono è salito e Lavia si è trovato, in un crescendo di tensione, a recitare uno di quei monologhi  pirandelliani dove il personaggio centrale, un perdente che ha il principale obbiettivo che "le apparenze"siano salve, espone drammaticamente  le sue ragioni. Concentrazione estrema di Lavia, attenzione massima del pubblico, silenzio assoluto.
E qui comincia la "Fantozziade". Nel silenzio generale, mentre Lavia recita concentratissimo la sua parte, si ode, flebile ma netta, la suoneria di un cellulare. Lavia continua, il cellulare smette.  .............dopo altri dieci secondi riparte la suoneria.......a  fatica Lavia resiste, il cellulare smette............ ma dopo  altri pochi secondi ............... riparte e allora Lavia smette di recitare e si rivolge al pubblico: "Risponda signora, risponda........ così sappiamo chi è; se poi cercano me dica che richiamo io dopo, adesso sono impegnato."
Applausi scroscianti del pubblico, un giudizio impietoso dell'attore sulla "civiltà"di taluni del pubblico
Riparte la recitazione , tutto bene, passano dieci minuti e.................da un altra arte della sala...........parte la suoneria di un altro cellulare. suoneria diversa e meno "soft", al limite della sgradevolezza. Lavia stavolta  non ce la fa a resistere e al terzo squillo parte a razzo, con un balzo scende dal palcoscenico dimostrando doti atletiche non comuni (spero per lui che non si sia fatto male) e si dirige minaccioso verso la fonte del disturbo e "mi dia quel cellulare", urla con fare perentorio. Altro applauso scrosciante. La recitazione prosegue; applausi oceanici alla fine non solo per la eccezionale bravura di Lavia ma anche per i suoi interventi.
Morale della favola: Giulio Cesare ha conquistato la Gallia senza Tom Tom e Jacopo Ortis scriveva lettere, non SMS. Possible che noi non riusciamo a fare a meno nemmeno per un momento delle più recenti conquiste della tecnologia?

domenica 18 novembre 2012

DOMENICO SCARLATTI E LA MUSICA DEL SETTECENTO

Avevo pensato di dedicare il post odierno a Mario Monti ed al bilancio del suo governo ad un anno dal suo insediamento. Poi ho pensato che è domenica, che fa freddo, che oggi pomeriggio andremo a Milano al "Piccolo" dove Gabriele Lavia mette in scena il  "Tutto per bene" di Pirandello e allora ho cambiato programma. Di Monti parlerò domani. Oggi giornata tranquilla cultural-sportiva: a fine giornata gran premio di formula uno e, a seguire, il Dr. Why al "Billiard Café " a trenta metri da casa mia. Ieri sera  al GHOST di Legnano in una gara che vedeva presenti tutti i migliori della provincia di Varese mi sono ritrovato "primo" dopo trenta domande; poi sono calato ma comunque è stata la prima volta in cui sono stato "primo", anche se per un breve periodo, e questo vuol dire che se metto a fuoco certi automatismi posso battermi alla pari con i migliori ( in fondo gioco solo da Settembre). Stamattina ho cominciato la giornata con le sonate di Domenico Scarlatti per cui parleremo di musica.
Inquadriamolo storicamente: nato a Napoli  il 26 Ottobre 1685, morto a Madrid il 23 Luglio 1757.
Grande anno il 1685 per la musica: nascono Scarlatti, Bach (1685-1750), Handel(1685-1759)
Tutti e tre sono stati di fatto attivi nella prima metà del settecento e sono i più autorevoli compositori di quella che noi chiamiamo "musica barocca". Quanto a Scarlatti è famoso per le sue 555 (avete capito bene) sonate per clavicembalo, ma scrisse anche un considerevole numero di opere, di pezzi di musica sacra, musica da camera e musica per organo.
Quello che colpisce, in tutto il settecento musicale, è la straordinaria quantità di composizioni che i musicisti sono riusciti a produrre durante l'arco di vite che spesso si interrompevano presto ( Haydn 104 sinfonie e un gran numero di concerti, trii, quartetti,) Mozart 41 sinfonie e innumerevoli          concerti, oltre a tante opere liriche, Vivaldi  329 concerti per strumento solista oltre alle celeberrime 4 stagioni . Questo si traduce per l'ascoltatore moderno in un impressione generale di "ripetività", e questo è vero anche per Mozart, ma se si va a scavare un po' meglio, ci si accorge che ogni "composizione" ha una sua vita autonoma e non è mai uguale alle altre.
Torniamo a  Scarlatti: divenuto nel 1701 ( a 16 anni, chissà se era un "bamboccione") organista della cappella reale di Napoli, debutta in teatro nel 1703 con l'opera "L'Ottavia restituita al popolo" poi si trasferìsce a Roma (fu maestro di cappella in San Pietro dal 1715 al 1718), quindi a Lisbona dove si ferma dal 1719 al 1727. Nel 1729  ultimo spostamento  a Madrid  dove si ferma 25 anni come maestro di musica della regina. Durante questo lunghissimo periodo stringe amicizia con Farinelli, il più celebre cantante (castrato) d'Europa, anch'egli alla corte spagnola.
La musica barocca, dicevo, e la musica della seconda metà del settecento possono dare l'impressione di ripetività. Io, invece, ad ascoltarle, mi rilasso per cui dopo Scarlatti metto su Pachelbel (Norimberga 1653 - Norimberga 1.706) il più famoso organista della seconda metà del seicento di cui sono largamente consociute la "Chaconne in fa" e il "Canone e Giga" 












sabato 17 novembre 2012

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

E così siamo arrivati a 65.000 visualizzazioni. Questo blog, partito in sordina all'inizio del 2009 -  e ringrazio ancora l'amico Alessandro Berteotti per le parole di stima e d incoraggiamento con le quali commentò il mio primo post - è cresciuto su se stesso man mano che aumentava la platea dei lettori e prendevo sempre maggior  dimestichezza con il mezzo. Ho scritto in tutto 916 post ad oggi) ( 105   nel 2009 - 177  nel 2010 - 362  nel 2011 - 272  nel 2012 )
Tratto prevalentemente temi economici  e, ovviamente, anche temi di politica nazionale e locale (economia e politica sono intrecciate) ma non disdegno escursioni in altre problematiche come chi mi segue avrà avuto modo di verificare. Poco a poco il blog è diventato il "mio quotidiano" del quale sono editore, direttore, redattore, responsabile amministrativo, correttore di bozze(in questo mia moglie è molto più brava di me.). E il tutto "in assoluta libertà, senza condizionamenti, senza "dover mettere la maschera". Una sensazione di forza come raramente accade di sentire nella vita. Un contesto che mette in discussione e alla prova la tua coerenza , il tuo coraggio, la tua forza .Ringrazio pertanto con intensità assoluta coloro che trovano interessante leggere ciò che scrivo perché è con loro che si instaura un rapporto di reciproco scambio che da molto a me e qualcosa, spero, anche a loro. Un solo rimprovero continuo a farvi: tanti lettori pochi commenti. Qualcuno mi dice che è difficile entrare nella procedura per farli,  secondo me è una scusa
E da soddisfazione, credetemi, verificare che quanto scrivete è apprezzato un po' in tutto il mondo:
- da quando è entrato in funzione il "calcolatore " delle visualizzazioni - all'inizio non c'era- sono state visualizzate 65014 pagine di cui:
-  52.222 dall'Italia
-    4.560 dagli USA
-    1.956 dalla Germania
-    1.690 dalla Federazione russa
-       611  dalla Francia
.......................a seguire
Io continuo a divertirmi. Se voi ritenete interessante, o anche di più, quello che scrivo continuiamo.

venerdì 16 novembre 2012

RENZI RENZI..........TE LO AVEVO DETTO DI NON FREQUENTARE CATTIVE COMPAGNIE

Nel corso degli ultimi giorni ho avuto modo di parlare più volte di Matteo Renzi esprimendo le mie valutazioni sulla discesa in campo del sindaco di Firenze.
- nel mio post del 17 Ottobre dal titolo "Perché ho aderito al comitato Bersani                                      " affermavo, a sostegno della mia scelta:" Renzi non mi piace; lo trovo un furbetto pronto a tutto e tutti i compromessi per raggiungere il suo scopo, ritengo che non abbia lo spessore per fare il premier,sostiene una linea di politica economica che "non incorpora" la difesa dello Stato sociale.................."
- nel mio post  del 20 Ottobre dal titolo  "Perché Renzi non può ricevere finanziamenti da Davide Serra" affermavo che Renzi probabilmente non aveva le idee molto chiare sulla differenza tra un banchiere e un gestore di "heRdge funds"
-  nel mio post del 22 Ottobre dal titolo " Renzi insiste" ribadivo lo stesso concetto.
Ora apprendo che ieri è iniziata una tre giorni fiorentina dei sostenitori di Renzi che si sono ritrovati alle LEOPOLDA, la stazione ferroviaria ormai in disuso dalla quale è iniziata "l'avventura" renziana. Alla Leopolda c'è anche Davide Serra, il gestore del fondo Algebris controllato da una società con sede alle Cayman, che continua ad essere presentato come "banchiere" mentre invece è un "finanziere". La differenza è abissale, secondo il mio punto di vista, punto di vista che è abbastanza documentato considerato che nel settore bancario ho passato 35 anni della mia vita. Sono del parere, infatti, che ci sia "incompatibilità" tra i valori e il modo di vedere il mondo"che dovrebbero essere propri di un politico che si colloca in un partito di sinistra e quelli di un gestore di fondi "hedge" che ha una visione ed un approccio orientati alla massimizzazione del profitto, sempre, in fretta e senza guardare in faccia nessuno. Ho cercato di rendere chiaro il concetto con una citazione dantesca;...............Renzi non può accettare il sostegno finanziario di personaggi come Serra, rispettabilissimi in sé fino a prova contraria, per questa  incompatibilità, "per la contraddizion che nol consente"
Serra ha affermato, nel corso della riunione:" qualcuno (Bersani) mi ha dato del bandito e sono venuto qui a raccontare che la mia è stata una avventura di meritocrazia".
Chiariamo, Dr Serra, nessuno contesta le sue qualità e i suoi meriti. Il suo skill  è di altissimo profilo, Lei  ha un approccio internazionale alla finanza, parla correntemente inglese, è  cittadino del mondo; il problema non è questo. Il problema è che il suo modo di vedere la realtà è agli antipodi del pensiero di chi, collocandosi in un partito di sinistra, privilegia i valori della solidarietà, della tutela dei diritti, della giustizia sociale. Tutto lì, Dr. Serra, ma quel tutto lì.............è tutto"
E, guarda caso, sta emergendo che il fondo  Algebris  ha parecchi punti di contatto e di convergenza, in affari, con il Gruppo industrial-finanziario che fa capo al Premier uscito.
Mah no !!! Ma va la!!!! osservo io.
E allora dico a Renzi e a lei, e ve lo dico in toscano(perdonerete le carenze al riguardo): "oh che volete prenderci per i fondelli anche voi dopo che l'ha fatto per 20 anni quell'altro, che lei, Renzi, è andato a trovare ad Arcore e non doveva farlo?"
Perché noi del PD siamo senz'altro dei sempliciotti, sicuramente capiamo poco di economia e finanza ( e pensare che basterebbe così  poco per elevare tangibilmente il livello di comprensione di queste problematiche da parte nostra, il che eviterebbe tra l'altro ad alcuni di noi temerarie incursioni nel campo delle idee e dei ragionamenti (Plato, Plato, amicus Plato sed magis amica veritas) ma evidentemente non riteniamo queste materie interessanti (mistero della fede), siamo senz'altro così, ma l'anello al naso anche noi l'abbiamo riposto ormai da parecchio tempo. E ci accorgiamo se ci si vende merce avariata.
 Noi cittadini italiani non possiamo sbagliare un'altra volta, perché non ci sono più margini: ciò ci obbliga ad essere prudenti e diffidenti e a preferire la concretezza  allo stile di comunicazione un tanto al chilo che ha predominato in questi ultimi due decenni.
Perciò, caro Renzi, combatta la sua battaglia, ne ha pienamente diritto , ma non faccia il "furbetto del quartieretto" (la copywrite originale è patrimonio di Ricucci al quale va riconosciuta  la paternità della "sublime" definizione), stia attento a chi frequenta, si ricordi sempre di militare in un partito di sinistra e dica poche bugie, anche perché in questa attività lei non può che riconoscere la assoluta superiorità del premier uscito.
Questo scritto potrebbe essere sintetizzato con un'altra espressione latina, "intelligenti, pauca" e già vedo affiorare sul viso di alcuni di voi che mi leggete, non tutti, un sorriso assertivo di comprensione e condivisione.

giovedì 15 novembre 2012

E' UN NUOVO 68?

Il 26 Novembre 2010 scrissi un articolo a commento delle manifestazioni di piazza di quel periodo, manifestazioni prevalentemente studentesche. 
Sono andato a rileggere l'articolo: lo sottoscriverei di nuovo senza aggiungere o togliere nulla e la valutazione di sintesi rimane sostanzialmente la stessa.
Le manifestazioni di allora e di adesso hanno caratteristiche del tutto simili ma assolutamente non sono un nuovo 68.
Il 68 fu un movimento che giungeva alla fine di oltre un ventennio di sviluppo dell'economia che nel nostro Paese aveva avuto come protagonisti una classe imprenditoriale motivata, il mondo delle partecipazioni statali (IRI, ENI, EFIM) la platea delle Multinazionali che allora "delocalizzavano" qui da noi. Fu un movimento "ascendente"pieno di energie positive che chiedevano solamente di essere incanalate e fatte lievitare.
Le manifestazioni di questi giorni come quelle dell'autunno 2010  sono invece, a mio avviso, il disperato segnale che le giovani generazioni inviano al mondo della politica e delle imprese perché non si ritrovino ad essere "generazioni perdute" come è già successo ai loro fratelli maggiori .
Diverso tutto tranne che la risposta del "potere"che ora come allora crede di risolvere i problemi comprimendo e reprimendo le energie emergenti per la paura di essere disarcionato. Non è un 68, purtroppo, e il quadro generale è più fosco, più incerto, più frammentato  che mai.
Per cui se è vero come è  vero che il quadro è questo, una politica lungimirante dovrebbe stigmatizzare sì gli eccessi ma dovrebbe altresì  cercare  di comprendere le ragioni della pancia, della mente e del cuore dei nuovi cittadini ai quali lasceremo il testimone.

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 SETTEMBRE 2012

E' uscito il consueto bollettino mensile della Banca d'Italia con i dati sul debito pubblico aggiornati al 30 Settembre ( per chi fosse interessato a leggere il documento completo Bankitalia......statistiche...........finanza pubblica...........fabbisogno e debito). Il documento è aperto da una nota metodologica in quanto sono intervenute alcune variazioni nella metodologia  di aggregazione dei dati, variazioni  che, comunque, sono praticamente irrilevanti .
Il documento è stato per me una sorpresa poco piacevole. Nei due ultimi post dedicati all'argomento in cui commentavo i dati a fine luglio e a fine agosto affermavo che si cominciava ad intravedere una inversione di tendenza nella formazione del debito, una debole luce in fondo al tunnel,  in quanto per due mesi consecutivi il debito aveva cominciato a scendere, cifre modeste che sembravano però indicare una linea di tendenza.  Scrivevo anche che i conti andavano attentamente monitorati perché............una rondine non fa primavera.
In effetti i dati sono stati una amara sorpresa: Sono stato sempre del parere, infatti, e l'ho scritto, che il governo Monti dopo la prima fase in cui l'obbiettivo primario era quello di evitare il default, avrebbe messo in moto un circolo virtuoso che coniugasse riduzione del debito e "ripresa" del ciclo economico. Così invece sembrerebbe non essere: il debito nel solo mese di Settembre è salito di quasi 20 miliardi portandosi al nuovo record assoluto di 1.995 miliardi. E' vero che il mese di Settembre è tradizionalmente un mese pesante ma un appesantimento di tali dimensioni lascia presumere che la cura Monti non sia efficace e continuo a chiedermi sempre di più: ma dove va a finire questa enorme massa di denaro? dove sono esattamente le falle dalle quali escono somme così ingenti? Io sinceramente non lo so e non lo capisco. Io ragiono e traggo delle conclusioni, anzi degli orientamenti, ma a questo punto qualcuno ci deve dire cosa sta avvenendo.
Perché è ovvio che entro l'anno supereremo la soglia, anche psicologica, dei 2.000 miliardi addirittura superiore alle previsioni che il governo ha inviato alle autorità comunitarie in Settembre  in cui si parla di 1.975 (cfr, mio post del 1 Novembre).
Quanto al dettaglio i BTP raggiungono la cifra di 1,500 miliardi mentre il debito in mano a soggetti non residenti è pari al 35% del totale.
Un altro elemento di debolezza è il fatto che la "duration" cioè la vita media residua del debito in pochi mesi è scesa da 7,8 a 7,2 anni il che va interpretato con il fatto che la dottoressa Maria Cannata, della quale ho parlato più volte, ha dovuto offrire titoli di durata "corta" per invogliare gli investitori a sottoscriverli il che ha come conseguenza un maggior "affanno" in futuro nella gestione del debito.
Io ho sempre sostenuto pienamente il Premier Monti, che ha il merito storico di aver salvato il Paese. Da qualche mese peraltro dico che la seconda fase deve essere caratterizzata da un riequilibrio sociale e da misure atte a favorire la ripresa. Finora non vedo né l'uno né le altre. Se poi, in questo contesto, il debito continua a crescere per le cifre di cui sopra, allora il prof. Monti mi deve delle spiegazioni perché io, con la logica, non capisco.

lunedì 12 novembre 2012

LETTERA APERTA A CARLO STELLUTI

Caro Carlo,
            sono rientrato a Busto ieri pomeriggio ed ho trovato nella mia casella di posta elettronica ampio materiale relativo al tuo intervento di Giovedì scorso in occasione della iniziativa sulla mafia organizzata dal comitato Matteo Renzi. In particolare gli articoli di stampa della "Prealpina", della "Provincia" e di "Varese News"nonché il Comunicato Stampa del GRUPPO CONSILIARE PD e DELLA SEGRETERIA  CITTADINA PD.
Io ero presente alla serata di Giovedì in quanto, pur aderendo al comitato Bersani, ritengo sia utile, anzi doveroso, ascoltare le ragioni degli altri, sempre. Ho già dichiarato in più occasioni su questo blog ed in altre sedi che il mio sostegno a Bersani nasce soprattutto dal fatto che di Renzi sostanzialmente non mi fido. Non mi fido per il linguaggio, il metodo ma, soprattutto, perché ci sono già troppe ombre sull' ancor breve passato politico del sindaco di Firenze, non mi piace la frequentazione con finanzieri scambiati per banchieri (ti rimando ala lettura del mio post del 22 Ottobre dal titolo "Renzi insiste") e mi sembra, il sindaco di Firenze, troppo spesso in contraddizione con valori e comportamenti che dovrebbero essere nel DNA di chi si riconosce in un partito come il PD. E poi perché ho fatto un mestiere che mi ha insegnato ad "annusare" e a "pesare" le persone in tempi rapidi e difficilmente mi sbaglio
Tu sai, Carlo, che ti stimo, che ti ritengo una persona per bene ed onesta (qualità che non tutti i politici hanno) con un bagaglio di esperienze prezioso, sai anche che cerco sempre di trovare, all'interno del partito e all'interno delle coalizioni che vedono il partito impegnato, le ragioni che uniscono, non quelle che dividono-
Ma stavolta HAI SBAGLIATO, E DI MOLTO. 
Le tue dichiarazioni, come riportate dalla stampa, mettono sullo stesso piano la tua esperienza drammatica e traumatica come sindaco di Bollate, dove hai dimostrato senza ombra di dubbio rettitudine, schiena dritta e................coraggio(altra qualità non proprio comunissima) e l'esperienza come candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle ultime comunali di Busto e come capogruppo del partito in consiglio per un breve periodo nel secondo semestre dello scorso anno.
Sono due cose distanti anni luce che, come sono state riferite dalla stampa, mettono sullo stesso piano due esperienze non paragonabili ed offendono le persone che all'interno del PD di Busto lavorano per l'affermazione di princìpi e valori che tutti ci accomunano e, se mi consenti, offendono anche me.
Le parole sono pietre, diceva Carlo Levi, i tempi sono difficili, la rotta non facile da trovare, i guasti provocati da quasi venti anni di regime devastanti, la bussola che tutti quanti ci deve orientare è la riaffermazione del primato dell'etica ed il riconoscimento del Paese come bene comune, non tanto per noi che gran parte della vita abbiamo alle spalle quanto per le giovani e le future generazioni le quali hanno tutto il diritto di pretendere che si lasci loro un mondo migliore.
Ti so uomo intelligente e riflessivo; se riterrai di utilizzare questo mio spazio per fare le tue valutazioni, sarò ben lieto di ospitarle.
Con stima ed amicizia
Alberto

domenica 11 novembre 2012

IL DR.WHY I GIOVANI LA POLITICA

Da qualche settimana, l'ho scritto in un post dell' 8 Ottobre scorso, mi diverto a giocare al Dr. Why. Cosa è. E' una "gara" di quiz che si gioca in pub, discoteche, bar, spazi vari (in Lombardia 85 locali). 45 domande ogni "gara", domande di cultura generale, prontezza di riflessi, colpo d'occhio ecc- Ovviamente si raggiungono punteggi più alti quante più risposte esatte si danno e quanto più velocemente si risponde. Perché parlo di "gara": perché c'è un vero e proprio "campionato" che inizia il 1 Ottobre - come le scuole di una volta - e termina il 30 Settembre dell'anno successivo. Ci sono classifiche stagionali, mensili, per regione, per locale.
Ognuno gioca con il suo nickname (il mio è LUIGI XIV , evviva la modestia)  e può controllare sul sito il suo score in tempo reale.
Vi do i miei risultati della stagione in corso (praticamente ho iniziato a giocare a Settembre):
- partire giocate: 13
- punti web stagionali: 15.333 (è il punteggio che conta perché un algoritmo riconverte i punti assoluti in punti web tenendo conto della velocità di risposta, del numero di risposte esatte, delle volte in cui ci si è astenuti dal dare una risposta ecc.)
- classifica assoluta nazionale: 183°
- classifica in Lombardia:53°
- velocità di risposta: 3,6 secondi (lento)
- percentuale di risposte esatte:71,56% (bassa)
- saggezza: 68,84% (misura la strategia nel gioco, la mia è una percentuale media)                   
Cosa si vince? Praticamente niente (un boccale d birra o una bottiglia di vino al vincitore della serata) e per chi vince la classifica mensile in un locale un buono sconto per un viaggio o similari.
E allora ci si può chiedere: ma chi te lo fa fare a 65 anni uscire di casa la sera ( si gioca in genere dalle 22,30 fin oltre la mezzanotte) a fare un giochino in competizione con ragazzi molto ma molto più giovani te? Domanda legittima. Risposta:
- perché preferisco comunque passare due ore ad esercitare il cervello piuttosto che rincoglionirmi davanti alla televisione
- perché la sfida mi è sempre piaciuta, sia con me stesso che con gli altri
- perché mi permette di parlare con la gente e stare con persone di età diversa dalla mia- Il target medio dei giocatori è costituito infatti da studenti universitari o da persone che lavorano ma che hanno un buon livello scolastico (età media tra i 20 e i 35 anni). Qui nei locali dove gioco io, (quattro : il Billiard Café  a 20 metri da casa mia, lo "STRIX" - un bar a 500 metri da casa - lo studio 54 - un bar-pub qui a Busto, il "Capolinea Live di Marnate, a 6/7 chilometri da Busto, un bel pub con parecchio spazio intorno ai tavoli in legno massiccio "da pub"), i più bravi sono:
. EL CONDORPASA studente di ingegneria, veramente bravo con riflessi eccezionali 
- AMILCAREE  che ora lavora ma che se ho ben capito ha fatto ragioneria, velocissimo nelle risposte, prontissimo di riflessi e che sa un sacco di cose
- LADY V, una ragazza bravissima
- TOPDIGAMMA piccolino di statura che, quatto quatto, arriva sempre nelle prime posizioni
- BUSTI GRANDI un po' più anziano dei precedenti che si occupa di controllo di gestione in una multinazionale
- CASTINGCOUCH , braviissimo.
Mi fermo qui precisando che quando ci salutiamo nelle sale ci chiamiamo con i nostri NICKNAMES. Io sono per tutti LUIGI.
Il giocare al "Dr.Why" mi consente, oltre a divertirmi, di fare interessanti considerazioni.
I giovani vengono in genere valutati poco: "bamboccioni" "sfigati" "molli" "ignoranti" "non hanno voglia di fare niente" ecc.ecc.
Mica vero:io parlo con tanti di loro e li trovo preparati, parlano inglese molto meglio di quanto faccia io, padroneggiano l'elettronica come io non riuscirei mai a fare, sono di gran lunga più svegli di quanto lo fosse la mia generazione alla loro età, e sono anche tenaci............perchè non demoralizzarsi di fronte alle difficoltà odierne di trovare lavoro in linea con la propria formazione e con le proprie aspettative non è per niente facile ed io li stimo per questo.
I leaders politici che si lamentano perchè la gente è disaffezionata, perché il 50% dei cittadini non va a votare, perchè i giovani che votano votano per "l'antipolitico" Beppe Grillo, dovrebbero giocare anche loro al Dr. Why. Perderebbero parecchia spocchia, si libererebbero forse delle fette di salame sugli occhi, e conoscerebbero comunque meglio i giovani cittadini sui quali poggia il futuro del nostro Paese. Eviterebbero, se non altro, di concentrare tutta la loro attenzione su diatribe interne alla politica vissuta come professione delle quali alla gente comune non importa niente
Stasera gioco al BILLIARD CAFE' qui vicino casa. Domani con un post scriptum a questo post vi riferirò sul risultato

POST SCRIPTUM
Sono appena rientrato dalla serata al Billiard. Sono arrivato ottavo su ventinove squadre nella prima fase della serata, quella delle 45 domande che conta ai fini della classifica. Perché poi la serata continua in questo modo: i primi dieci siamo passati direttamente alla finale. I diciannove  esclusi hanno fatto uno spareggio su sei domande che ha permesso il ripescaggio di altre otto squadre. I primi dieci e questi otto abbiamo fatto una finale a 18 nella quale sono arrivato secondo


sabato 10 novembre 2012

LA PRESIDENZA DEL SENATO - SECONDA CARICA ISTITUZIONALE DELLA REPUBBLICA

Il Presidente del Senato è, come tutti sappiamo, la seconda carica istituzionale dello Stato e sostituisce il Preside della Repubblica in ogni caso di impedimento. Il Presidente del Senato, quindi incarna le Istituzioni al loro più alto livello ed è garante della difesa dei principi democratici sanciti dalla Costituzione.
Se queste sono le premesse, resta molto difficile capire la presa di posizione dell' Avv. Schifani, che ricopre attualmente la carica, il quale avrebbe dichiarato che è necessario fare subito la riforma della legge elettorale altrimenti i Grillini prendono l'80%.
Ora, o sono io che non connetto o una affermazione di questo genere da parte del Presidente del Senato meraviglia non abbia avuto come conseguenza immediate reazioni di sdegno, oltre quelle, ovvie, di Grillo, da parte di chi crede ancora ai valori della democrazia. Il Paese sembra una morta gora incapace di dare segnali di vita. Mah!      

POST SCRIPTUM
Paolo Flores d'Arcais ha firmato un editoriale su "Il fatto quotidiano" di oggi domenica 11 Novembre nel quale dice le stesse cose che ho detto io. Siamo anomali noi?                                                                                                                        

LA PADANIA A "CHI L'HA VISTO?"

L' Ufficio stampa della RAI ha diffuso un comunicato con il quale informa che la nota trasmissione "Chi l'ha visto?" dedicherà in Dicembre tre intere puntate alla ricerca della Padania, della quale si son perse le tracce da alcuni mesi. In particolare verrà trasmessa l'intervista ad un tassista di Barletta il quale sostiene di essere praticamente certo di averla vista alla stazione di Corato (si pronuncia CUARETO) mentre chiedeva informazioni per il rientro a casa. Il tassista è sicuro di aver sentito nitidamente la frase: "Si, via Ancona"
L'ampio spazio dedicato all' importante scomparsa si inserisce nei doveri del "servizio pubblico"che la RAI svolge con coerenza fin dalla sua fondazione e risponde alle richieste di numerosi spettatori che accusano le autorità di essere state poco determinate nella ricerca della illustre scomparsa.
Il comunicato stampa invita inoltre fin d'ora  chi avesse un benchè minimo elemento di valutazione utile alle indagini a comunicarlo agli inquirenti. Da parte mia ho già provveduto  a chiedere notizie nella cerchia delle mie conoscenze residenti in Lombardia, ma non sono riuscito a ricavare alcuna informazione utile. Premesso che quasi tutte le persone da me contattate risiedono in Lombardia, ma sono nate in altre regioni, molti mi hanno detto di non conoscerla affatto, alcuni ne hanno sentito parlare ma non l'hanno mai vista, alcuni infine hanno riferito trattarsi di una "invenzione" di non meglio precisati "scienziati della politica"delle valli bergamasche.
La ricerca continua.

giovedì 8 novembre 2012

IL VIMINALE CUORE DELLO STATO

Il Viminale, come noto, è uno dei sette colli di Roma. Nella Roma moderna copre l'area del quartiere Monti Ma il Viminale è oggi soprattutto sinonimo di "Ministero dell'interno" perché proprio nel palazzo del Viminale ha sede il ministero responsabile della sicurezza dello Stato, della Repubblica, di noi cittadini. Un ministero talmente delicato ed importante che la Democrazia Cristiana per tutto il lunghissimo periodo nel quale ha avuto "egemonia politica" non lo ha mai "mollato". Ricordiamo tutti noi non più giovanissimi i telegiornali degli anni sessanta e settanta nei quali si sottolineava con compiacimento che il giorno di ferragosto l'unico ministro che restava a Roma era quello dell'interno che vigilava sulla nostra sicurezza. In definitiva il "Viminale" è il vero cuore dello Stato. Da lui dipendono organi delicatissimi come le prefetture, la polizia, i servizi.
Ci si aspetterebbe dunque dal Viminale correttezza assoluta, austerità anche formale, atteggiamenti e comportamenti che rassicurino noi cittadini circa le nostre Istituzioni.
E invece non è così. Ieri ha nuovamente rassegnato le dimissioni, accolte, il vicecapo della polizia                                               Nicola Izzo che uno scritto anonimo aveva accusato nei giorni scorsi di gravi irregolarità nella gestione degli appalti e delle commesse del Ministero Il fatto che ieri il Ministro Cancellieri abbia accettato le dimissioni, respinte in prima istanza, vuol dire una cosa sola: che le accuse hanno più di un fondamento e che il "marcio" ha invaso ogni organo dello Stato, anche "il cuore" .Ma il cuore, lo sappiamo tutti, è un organo vitale, e si corre il rischio che la cancrena divori tutto e tutti, che il "corpo" costituito da noi cittadini soccomba.
Perché la malattia è grave ed avanzata, perché Monti ha preso in mano un paese già in coma che è stato "salvato" con una dose massiccia di antibiotici che hanno impedito il decesso/default ma che oggi è come un malato debolissimo che ha bisogno di riprendere forze, vigore, colore E'questa la "mission" della seconda parte del governo Monti e comunque è la "mission" di qualsiasi governo a Monti succeda.
E quello che fa tristezza ed induce tantissimi cittadini a non andare più a votare, rinunciando con ciò al principale diritto/dovere dell'essere cittadini, o a esprimere un voto di mera protesta, é il dover constatare che la politica "politicante" e "politicata" continua imperterrita a comportarsi come sempre, refrattaria ad ogni riflessione. E' per questo che io, mio malgrado, sono fondamentalmente pessimista sul futuro del nostro Paese. Ogni volta che si accende una piccola luce che faccia intravedere un futuro migliore in fondo al tunnel, ogni volta c'è qualcosa o qualcuno che questa luce spegne e tutto ripiomba in una atmosfera grigia e buia nella quale non si intravede nulla e nella quale si muovono bene solamente mestatori, provocatori, forze più o meno oscure.
GOD BLESS ITALY

martedì 6 novembre 2012

DANIEL BAREMBOIM " LA MUSICA E' UN TUTTO - ETICA ED ESTETICA"

Sta uscendo per Feltrinelli l'ultimo saggio del maestro Daniel Baremboim. Si intitola: "La musica è un tutto - Etica ed estetica".
Lo segnalo, io lo acquisterò senz'altro, perché dall'anteprima che ho letto credo che il maestro Baremboim centri, e non se ne poteva dubitare,  il cuore del problema. Il rapporto stretto che l'estetica della musica ha, può avere, deve avere con l'etica e la funzione che la musica è chiamata a svolgere, che può svolgere, che deve svolgere : quello di impregnare ciascuno di noi  di basi etiche che ci consentano di "restrutturare" una personalità complessa pronta ed aperta al confronto con tutti,
Il maestro Baremboim é un grande perché oltre ad essere un grande direttore ed un grande pianista, ma ce ne sono altri, ha dato testimonianza coerente in tutta la sua vita di "universalismo", di essere un vero "cittadino del mondo" aperto al mondo le cui barriere si è sempre sforzato di abbattere con la sua arte, con il suo sentire e con il suo agire. Ne è testimonianza, tra l'altro, il suo impegno a divulgare la musica di Wagner che in Israele, Baremboim ha anche la cittadinanza israeliana, viene generalmente accostato al nazismo e alle sue aberrazioni.
Baremboim è nato nel 1942 a Buenos.Aires da genitori  russi di origini ebraiche, è direttore musicale da oltre venti anni dell'Opera di Berlino e dall'anno scorso anche della Scala. Nasce come pianista allievo di Arrau,( e come pianista ha registrato, tra le altre, una mirabile integrale delle 32 sonate di Beethoven), quindi si avvicina alla direzione d'orchestra ed infine alla musica lirica. A me è piaciuto il suo "Don Giovanni" dello scorso anno, ed ancor di più la sua "Messa da requiem" di Verdi, alla Scala. E' un "intellettuale" al quale dobbiamo tutti molto ed è con tale spirito che lo sottopongo alla vostra attenzione
Non potevo concludere questo scritto se non con un brano musicale. Ho scelto l'Adagietto della quinta di Mahler sulle cui note vi auguro buona giornata

lunedì 5 novembre 2012

ADESSO CHIEDE ANCHE SCUSA

Ci si può sforzare quanto si vuole a ripromettersi di non parlare più dell'ex premier, a considerare il ventennio ormai alle spalle. Niente da fare.
Adesso si è inventato, il nostro, di "chiedere scusa agli italiani per non essere riuscito a realizzare quanto aveva promesso.....................a causa della crisi."
Non se ne può più, veramente. Qualche minuto fa Corradino Mineo. che personalmente stimo in maniera assoluta, durante la sua rassegna stampa delle 7 ha fatto passare il video del 4 Novembre dello scorso anno, a meno di un mese dalla sua uscita di scena, in cui l'ex premier affermava che ..........la crisi  lui non la vedeva............i ristoranti erano pieni..............gli aerei sempre con posti esauriti..............la gente benestante............i consumi non avevano subito contrazioni ............ecc. ecc..ecc.
Cavaliere, glielo dico a muso duro: la crisi non c'entra niente. Il nocciolo del problema è che Lei non ha la minima idea di come si governa un paese democratico, lei non capisce niente di economia, lei non ha  basi culturali sufficienti per capire cosa significa la separazione dei poteri in democrazia( legga Montesquieu e Tocqueville), lei è un bugiardo seriale,  lei ha fatto tutti i giorni della sua vita qualcosa che meritasse l'attenzione della magistratura. Lei, infine, in questa fase finale della sua avventura alla guida del paese, è sinceramente patetico.
Glielo dico in latino, a lei che è un noto umanista:
"Est tempus in rebus, omnibus. Tempus tuus factum est"

venerdì 2 novembre 2012

THOMAS SCHMID DIRETTORE DI "DIE WELT"

Il quotidiano "La Repubblica" ha ospitato ieri giovedì 1 Novembre, a pag.25, uno scritto di Thomas Schmid, direttore di "Die Welt", il più importante quotidiano tedesco. L'autore ha voluto intitolare il suo intervento "Berlusconi e il prestigio dell'Italia."
Da parte mia ho titolato in maniera diversa perché mi rendo ben conto che ci si possa stancare a parlare e a sentir parlare solamente di Silvio Berlusconi.  Ma, prima che il nostro ex premier esca definitivamente di scena, può essere utile sapere cosa si pensa all'estero di lui, e di conseguenza di noi. L'articolo è lungo e non lo riporterò ovviamente tutto. Mi limiterò a virgolettare i passaggi più significativi. 
"in Germania un politico con un curriculum come il suo, intessuto di scandali, promesse elettorali non mantenute, e un mix di clientelismo, paternalismo e sconcezze, non avrebbe il minimo spazio"
"quando la carica di Presidente del Consiglio fu affidata a un tecnico definito "non politico"come Mario Monti i tedeschi tirarono un sospiro di sollievo. Perchè in Germania prevale, per motivi storici e culturali, un sentimento di simpatia verso l'Italia.........................Per quello molti in Germania erano convinti che il Bel Paese meritasse qualcosa di meglio di quell'impresario o imbonitore politico. Abbiamo provato sconforto davanti alle figure talvolta ridicole di Berlusconi in occasione di numerosi vertici internazionali e ai suoi atteggiamenti da compare nei confronti di Gheddafi o Vladimir Putin: hanno compromesso gravemente il prestigio del suo Paese. L'Italia è diventata sinonimo di scarsa serietà politica. E'in buona parte a lui che va ascritta  la responsabilità del declino economico ed istituzionale dell'Italia e del suo declassamento nel contesto degli stati europei."
"...........Berlusconi e il suo seguito hanno di mostrato la loro mancanza di rispetto per le Istituzioni
"...........ma nell'area a destra del centro la debolezza e la confusione sono state realmente devastanti: qui si è tradito allo stesso modo il cristianesimo e la borghesia"
"il fatto che il cavaliere abbia deciso di ripresentarsi, evidentemente al solo scopo di continuare a godere dell'immunità, rappresenta l'ultima buffonata, fuori tempo massimo, di un politico dalll'ego ipetrofico. Spirito ossessivo da cui l'Italia non riesce a liberarsi.
" Il ghiaccio su cu si sta muovendo Monti è sottile. Berlusconi attacca apertamente, con grave danno per l'attuale governo tecnico. Sostiene di agire nell'interesse del Paese: può solo far ridere."
" se dall'esterno mi è consentito esprimere una speranza, mi auguro che in Italia le forze politiche a destra del centro riescano finalmente a creare una formazione efficace, che non abbia più bisogno di Berlusconi e sapppia emarginarlo. Il Bel Paese merita qualcosa di meglio della prosecuzione di una soap opera ormai veramente insulsa"
Qui termina l'intervento di Schmid. Nono ho aggiunto niente di mio ma ritenevo utile, anzi, doveroso che si sapesse cosa pensano di noi all'estero anche organi di stampa non certo "di sinistra" come DIE WELT che è anzi considerato come uno dei più conservatori della Germani.

giovedì 1 novembre 2012

LE TABELLE ISTAT SULL' INDEBITAMENTO NETTO E SUL DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

Torniamo a parlare di numeri.
L'ISTAT ha pubblicato il 22 Ottobre le tavole di notifica sull'indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche già trasmesse il 27 Settembre alla Commissione Europea in ottemperanza agli impegni presi con il Trattato di Maastricht. Il trattato obbliga infatti i Paesi dell'Unione Europea a trasmettere due volte l'anno (entro il 31 Marzo e entro il 30 Settembre) i "livelli dell'indebitamento netto" "le tabelle del debito delle Amministrazioni Pubbliche nonché altre grandezze di finanza pubblica"relative agli ultimi quattro anni precedenti. Inoltre ogni paese deve comunicare entro fine Settembre le previsioni per l'anno in corso relative a indebitamento netto, spesa per interessi e spesa per investimenti della P.A. e sono quelle contenute nella nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) presentato dal MINECONOMIA il 20 Settembre u.s.
Rammento che "i livelli di indebitamento pubblico"sono stimati dall'ISTAT mentre "il debito delle Amministrazioni Pubbliche" è stimato dalla Banca d'Italia nel "famoso" bollettino che mensilmente commento.
E parliamo di cifre, dunque, con buona pace di tutti coloro,e sono tanti nel nostro Paese, che credono si possa progettare, realizzare, governare prescindendo dai numeri.
INDEBITAMENTO NETTO( è l'aumento del debito formatosi nell'anno)
Nel 2011 l'indebitamento netto è stato di 61,758 miliardi pari al 3,9% del PIL. Dopo il picco del 2009 (82,752 miliardi) si è verificato un rallentamento nella formazione del debito(69,270 nel 2010 - 61,758 n el 2011). Per il 2012 viene previsto un debito netto di 41,213 pari al 2,6 del PIL
Il trend è in miglioramento ma va sottolineato che nonostante la politica di rigore di questo ultimo anno, ancora accumuliamo deficit perché il peso degli interessi sul debito pregresso è notevole e soltanto nel 2012 abbiamo iniziato ad accumulare un saldo primario consistente.
Rammento che il saldo primario è la differenza tra entrate dello stato ed uscite dello stato prima del pagamento degli interessi.
Il saldo primario è stato addirittura negativo nel 2009, ha fatto registrare un piccolo saldo positivo nel 2010 e 2011 ed è previsto raggiungere i 44,9 miliardi nel 2012 pari al 2,9 del PIL.
Considerato che negli ultimi cinque anni l'indebitamento netto è cresciuto ed il PIL è rimasto stagnante (PIL 1.576,5 mld nel 2008 - 1.519 nel 2009 - 1.533 nel 2010 - 1.579 nel 2011 - 1.564 previsto per il 2012) ne consegue che il debito pubblico è aumentato sia in termini assoluti che in percentuale sul PIL e precisamente dai 1.670,9 mld del 2008 (106,1 del Pil) ai 1.769,2 del 2009 (116,4 del Pil) ai 1.851 del 2010 (119,2%) ai 1.906 del 2011 (120,7%) ai 1976,,6 previsti per il 2012 126,4%)
Peggio di noi in Europa sta solamente la Grecia.
Gli interessi passivi pagati dal nostro Ministero dell'Economia sono sempre elevati per effetto dell'alto indebitamento e dell'alto SPREAD (81,3 MILIARDI NEL 2008,70,863 NEL 2009 - 71,13 NEL 2010 - 78,225NEL 2011 E 86,119 QUEST'ANNO pari rispettivamente al 5,2% nel 2008, 4,7 nel 2009 - 4,6 - 5,0 - 5,5 negli ultimi tre anni.
Se questo è il quadro generale per rimettere stabilmente in ordine le nostre grandezze economiche è necessario:
a) che il saldo primario sia almeno pari agli interessi che paghiamo. Il saldo primario lo si migliora con l'aumento delle entrate, e l'unico modo possibile è una lotta capillare all'evasione  perché la pressione sui soggetti che non possono o non vogliono evadere non è ulteriormente estensibile, e con la razionalizzazione delle spese( su questo fronte gli interventi possibili  costituiscono la "mission" dello "spending rewiew"; altrettanto decisivi la lotta alla corruzione ed un controllo stretto dei centri di spesa.
Pagare meno interessi è prevalentemente una questione di fiducia dei mercati(riduzione degli spreads) oltreché un arresto dell'aumento del debito.
b) che l'economia del nostro Paese torni a crescere. E non sarà facile perché in questi ultimi anni l'Italia si è deindustrializzata, l'ho scritto in numerosissime occasioni, e bisogna individuare con chiarezza in quali settori  dobbiamo concentrate i nostri sforzi per compensare quello che abbiamo perso, spesso irreversibilmente.
Una "mission" difficile  per l'Italia nel prossimo futuro. CE LA POSSIAMO FARE? YES, WE CAN.
MA E' NECESSARIA UNA VIRATA DI 180 GRADI  NEI COMPORTAMENTI DI TUTTI I SOGGETTI  INTERESSATI, IN PRIMIS, OVVIAMENTE, LA POLITICA CHE IN QUESTI ULTIMI ANNI HA DATO MISEREVOLI PROVE DI SE ED E' LA PRINCIPALE RESPONSABILE DEL DECLINO DEL PAESE.