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giovedì 15 novembre 2012

E' UN NUOVO 68?

Il 26 Novembre 2010 scrissi un articolo a commento delle manifestazioni di piazza di quel periodo, manifestazioni prevalentemente studentesche. 
Sono andato a rileggere l'articolo: lo sottoscriverei di nuovo senza aggiungere o togliere nulla e la valutazione di sintesi rimane sostanzialmente la stessa.
Le manifestazioni di allora e di adesso hanno caratteristiche del tutto simili ma assolutamente non sono un nuovo 68.
Il 68 fu un movimento che giungeva alla fine di oltre un ventennio di sviluppo dell'economia che nel nostro Paese aveva avuto come protagonisti una classe imprenditoriale motivata, il mondo delle partecipazioni statali (IRI, ENI, EFIM) la platea delle Multinazionali che allora "delocalizzavano" qui da noi. Fu un movimento "ascendente"pieno di energie positive che chiedevano solamente di essere incanalate e fatte lievitare.
Le manifestazioni di questi giorni come quelle dell'autunno 2010  sono invece, a mio avviso, il disperato segnale che le giovani generazioni inviano al mondo della politica e delle imprese perché non si ritrovino ad essere "generazioni perdute" come è già successo ai loro fratelli maggiori .
Diverso tutto tranne che la risposta del "potere"che ora come allora crede di risolvere i problemi comprimendo e reprimendo le energie emergenti per la paura di essere disarcionato. Non è un 68, purtroppo, e il quadro generale è più fosco, più incerto, più frammentato  che mai.
Per cui se è vero come è  vero che il quadro è questo, una politica lungimirante dovrebbe stigmatizzare sì gli eccessi ma dovrebbe altresì  cercare  di comprendere le ragioni della pancia, della mente e del cuore dei nuovi cittadini ai quali lasceremo il testimone.

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