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lunedì 31 ottobre 2011

LA LETTERA - SECONDA PARTE INTERLOCUTORIA

Mi accingevo a commentare la parte "operativa" della LETTERA  quando ho deciso che lo farò domani pomeriggio dopo la chiusura dei mercati. Perchè?  Perchè sono convinto che la giornata di domani dimostrerà nei fatti (pesantissimo attacco ai nostri titoli e pesanti ribassi in borsa) quanto poco vengano tenuti in considerazione gli impegni di un governo assimilabile ad una "armata brancaleone" senza capo nè coda, senza senso del ridicolo, senza alcuna credibilità e che, di conseguenza, sarà un esercizio inutile fare commenti. Commenti che peraltro farò perchè non sempre quello che è inutile.........è inutile.
I motivi:
a) il premier, noto economista della Zoccorino University,  ha fatto delle dichiarazioni demenziali sull'euro che, secondo lui, è una moneta che...... non ha mai convinto.(La colpa di tutto è dell'Euro). Levata di scudi planetaria e................lo hanno frainteso
Se smettesse di parlare a vanvera, le occasioni di fraintendimento sarebbero enormemente inferiori
b) il ministro Sacconi evoca irresponsabilmente pericoli di terrorismo. Anche nel suo caso tacere sarebbe la migliore delle cose da fare
c) l'asta dei titoli di Statto del 28 ha fatto registrare, come ho evidenziato in un precedente post, un rendimento del 6,06 per il decennale; è stata pericolosamente varcata la soglia del 6% che è un oggettivo segnale di pericolo
d) il mondo del lavoro si è sollevato compatto, giustamente, contro le previste norme tendenti a rendere più facili i licenziamenti
e) a livello UNIONE EUROPEA c'è una chiara consapevolezza circa i rischi che corre il sistema Italia e, di conseguenza, l?UE
f) nel 2012 ci saranno da rinnovare 290 miliardi di titoli in scadenza
e molto altro ancora.
A domani pomeriggio

domenica 30 ottobre 2011

MARIA CANNATA CHI ERA COSTEI

Stamattina ho acceso la TV su CLASS CNBC che trasmetteva una interessantissima intervista alla Dottoressa Maria Cannata, Direttore Generale del Tesoro e Responsabile del collocamento dei nostri titoli di Stato.
La dottoressa Cannata la quale, tra l'altro è una persona simpaticissima, è una delle eccellenze sconosciute ai più del n ostro Paese. Che ne è pieno, di eccellenze, non dimentichiamolo mai

sabato 29 ottobre 2011

LA LETTERA

Come da impEgno preso vado a commentare la famosa "LETTERA" inviata dal nostro governo all'Unione Europea.
Apprendo dalla stampa che la lettera è frutto di un lavoro collegiale dei ministri Romani, Sacconi, Brunetta chiamati Il tridente o La Trimurti , a scelta. Sembra che il ministro Tremonti si sia dissociato e abbia detto che la lettera non è farina del suo sacco. Da questo spazio più volte mi sono permesso di dare un consiglio al Ministro dell'Economia. Si dimetta e lasci il cerino in mano a qualcun altro. Tanto il Silvio qualcuno lo trova: Brunetta per esempio e adesso viene buono anche Bini Smaghi.
Consiglio chi fosse interessato alla lettura di questo articolo di farlo con accanto il testo integrale della lettera; io l'ho scaricata dal sito del "Sole 24 ore". La lettera consta di 7 pagine formato A4. Quella inviata alla Unione è di 14 pagine perchè, forse per fare bella figura, è stata utilizzata una spaziatura più ampia (idea di Brunetta?)
Riporterò in colore verde (la speranza) le affermazioni del governo e in rosso il mio giudizio( non sono mai stato "comunista")
A sottofondo musicale stamattina ho optato per una serie di requiem ( a me i requiem danno serenità e financo allegria e poi,visto il contesto....) ; Mozart, Il requiem tedesco di Brahms, la Messa da requiem di Verdi e, last but not least, quello di Faurè.
Faccio una premessa: il giudizio sulla credibilità degli impegni presi l'hanno già data i mercati. L'asta dei BTP di ieri è sintomatica: il rendimento del decennale( alias costo per lo Stato, alias costo a carico di noi cittadini) è stato del 6,06% ma quello che è ancor più preoccupante è la fiacchissima domanda. Per una completa panoramica rimando al sito della Banca d'Italia.
                                                              IMPIANTO GENERALE
L'impianto generale della lettera è quello di una letter of intents, cioè un elenco di buone intenzioni, nulla di più. Io ho coperto ruoli di un certo rilievo in banca e ricordo che quando si parlava di lettere di patronage si diceva che ce ne erano di vari tipi ad mpegno crescente. La letter of intent era la meno impegnativa, acqua fresca o giù di lì.
                                                                FILOSOFIA DI FONDO
La filosofia di fondo che la ispira è, a mio avviso, la seguente:
a) ottimismo
b) speranza nel futuro. Il premier ha fatto il classico dai salesiani e di tutta la latinità ha recepito in primis che: SPERO, PROMITTO E IURO reggono l'infinito futuro. Se ci pensate bene è così che ha governato, si fà per dire, tutto il tempo
c) affermazioni decise e sicure  non documentate e spesso false
d) estrapolazione di singoli dati positivi da un contesto negativo
e) il principio cardine che la colpa è sempre di qualcun altro (stavolta è l'euro, mica le nostre debolezze)
f) furbizia levantina di base accompagnata da una insopprimibile tendenza a mentire (il premier in primis)
                                                              LA LETTERA
Premessa:
La lettera parte con una premessa: L'Italia ha sempre onorato i propri impegni europei e intende continuare a farlo.
Partiamo male; già i latini dicevano che "Excusatio non petita, accusatio manifesta"
a) Sono state create le condizioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013................Dal 2012 grazie all'aumentato avanzo primario il nostro debito scenderà.
Ma quando mai. Perchè il debito inizi a scendere in termini assoluti è necessario che l'avanzo  primario sia di almeno 7 punti. Va ricordato che nel 2010 non c'è stato avanzo primario(meno 0,6) e che sempre nel 2010 il servizio del debito (pagamento degli interessi) ha assorbito 4,5 punti di PIL. Nella seconda metà del 2011 stiamo assistendo agli aumenti di tassi che tutti vediamo, come avete fatto a trovare la quadra? come direbbe Bossi
Obbiettivo impossibile da raggiungersi
Allego in calce documento ufficiale ISTAT  a supporto
Dal 2008 ad oggi il nostro debito pubblico, in rapporto al PIL, è cresciuto meno di quello di altri importanti paesi europei. Inoltre, la disciplina da noi adottata ha portato ad un bilancio primario in attivo. Situazione non comune ad altri paesi
Falso il secondo assunto (nel  2009 e 2010 non c'è stato avanzo primario). Quanto al primo è vero solo in rapporto a paesi come la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo. Ma che vuol dire.? Noi abbiamo il più alto debito pubblico del mondo dopo Giappone e Grecia. Il 120% è già un ricordo. Nel 2011 il debito pubblico è passato dai 1.843 mld del Dicembre 2010 ai 1.899 di Agosto 2011 ed il PIL non è aumentato in proporzione. Padoa Schioppa lo aveva lasciato al 103,7%
                                    I FONDAMENTALI DELL'ECONOMIA
Il governo italiano ha risanato i conti pubblici e conseguirà l'obbiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Il debito pubblico in rapporto al PIL è statto ricondotto su un sentiero di progressiva riduzione
Ha risanato i conti pubblici? Ma quando mai. Non c'è avanzo primario (nel 2010 negativo) il debito è cresciuto nei primi otto mesi del 2011 di 57 miliardi ed il rapporto debito/PIL è costantemente crescente (dal 103,7 dell'ulltimo Padoa Schioppa al 120  odierno secondo l'ISTAT ma secondo me a fine 2011 saremo più alti.  cfr documento ISTAT allegato - figura 2
Tutto falso e non so se se ne rendono conto, gli estensori della lettera, per non parlare del premier, fine economista della Zoccorino University (andate a vedere su Google Earth dove è Zoccorino)
Nel 2014avremo un avanzo di bilancio pari allo 0,5%, un avanzo primario pari al 5,7% ed un debito pubblico al 112,6 del PIL...............(cifre in libertà)......Nel 2011 si prevede un avanzo primario consistente pari allo 0,9% del PIL....(lo 0,9 non è consistente).........Nonostante l'aumento delle spese per il servizio del debito(bontà loro) questo consentirà la riduzione del rapporto debito/PIL già nel 2012  (come non si sa; completa contraddizione in termini)  Se l'avanzo primario è del solo 0,9%( ammesso e non concesso), se il PIL cresce poco e la spesa per interessi invece cresce, come si fà? Se qualcuno me lo spiega.
In conclusione, nel 2010 l'Italia aveva , insieme alla Germania, il comportamento largamennte più virtuoso in termini di indebitamento netto in rapporto al PIL (l'accostamento ed il confronto Germania/Italia è semplicemente esilarante (ieri il differenziale BTP decennale Bund decennale ha sfiorato i 400 punti base)
Per ora mi fermo qui, per non appesantire troppo la lettura. In un secondo post passerò ad esaminare il "piano d'azione" attraverso il quale il Governo intende raggiungere gli obbiettivi
POST SCRIPTUM: non riesco ad inserire il documento ISTAT. Andate sul sito ISTAT e cercate un documento del 26 Aprile di quest'anno dal titolo : "Notifica indebitamento netto e del debito delle amministrazioni pubbliche secondo il trattato di Maastricht anni 2007-2010"

venerdì 28 ottobre 2011

RISULTATI DELL'ASTA ODIERNA DI BTP DECENNALI

E poi non dite che non lo avevo detto. Sono tre anni che lo dico e lo scrivo.
E non è un attacco all'euro, come dice il cretarcorauta. E' un attacco a noi, alla nostra mancanza di serietà, alla politica fondata sulle barzellette e sull'incompetenza.  Adesso i nodi sono venuti tutti al pettine.. God bless Italy

LORENZO BINI SMAGHI FULGIDO ESEMPIO DI CIVIL SERVANT

La zanzara ha teso una trappola a Bini Smaghi  con una telefonata di un falso Bossi. La sottopongo alla attenzione di chi mi legge senza commenti.
Un accordo lo troverà, il Dr.Bini Smaghi, ma la dignità, a mio avviso, non la troverà più.

giovedì 27 ottobre 2011

LA LETTERA

Ho letto la "Lettera" che il nostro Paese ha inviato all'Ue. Mi riprometto di rileggerla e commentarla in un post a parte. Mi riprometto altresì di farne oggetto di discussione con coloro che seguono il mio corso di economia e finanza all'Universiter di Castellanza..
In questa sede mi limito ad osservare che il premier non ha mancato nemmeno questa volta di fare una delle sue gaffes rientrando a pieno titolo sia nella rubrica di questo blog " A face as the ass"(traduzione non necessaria) sia in quella  "Le beatitudini"(Beati i poveri di spirito perchè di essi è il regno dei cieli).
Nel corso dell'intervista che gli è stata fatta dopo il summit ha dichiarato che la Merkel "gli aveva assicurato che non c'era alcun intento denigratorio nella conferenza con Sarkosy" (fin qui una faccia come il ....)ma nel contempo "Le beatitudini". La Merkel lo ha infatti smentito a stretto giro comunicando ai  mass media che non c'era niente da chiarire per cui non ne aveva minimamente parlato con SB. In pratica gli ha dato del bugiardo( lo diceva anche Montanelli)
Ancor più eclatante la giustificazione del fatto che Sarkosy gli ha praticamete voltato le spalle rifiutandosi ostentatamente di salutarlo Sarkò è arrabbiato nero ma mica contro di lui ma per colpa di Bini Smaghi. Il quale parecchie colpe le ha (cfr i post che gli ho dedicato nei giorni scorsi) ma è infantile farlo assurgere a responsabile di tutto
Il cavaliere ha confermato per l'ennesima volta la sua capacità eccezionale di mentire con l'aria più innocente del mondo, di rovesciare con abilità le più diverse situazioni, di vendere "aria fritta" come se fosse oro, nemmeno Vanna Marchi a paragone era riuscita a tanto
E la capacità di redigere e firmare un documento, la lettera, di quattordici pagine (veramente sono 7 ma per meglio apparire è stata utilizzata una spaziatura più ampia del normale) infarcite di nulla, nemmeno una Lettera di intenti, con la presunzione che in Europa sono così fessi che se la bevono. Non se la son bevuta: adesso gli hanno chiesto le date precise entro le quali i vari provvedimenti dovranno diventare operativi. I gatti con il topo. Ma il topo, purtroppo, non è solo lui, siamo tutti quanti noi.

SPERONI E' PROPRIO DE COCCIO

L'eurodeputato Speroni, bustocco e leghista doc, ci ha riprovato. Ieri si è presentato in parlamento europeo in felpa verde con su scritto PADANIA sul davanti. Debbo dire con onestà che non era male sul piano estetico. Il verde più attenuato rispetto al solito verde, buon taglio e buon materiale della felpa.
Quello che non andava è il messaggio che la Lega ha voluto inviare all'Europa,quello di un movimento che non crede nelle Istituzioni nazionali e comunitarie e che è pronto  ad andare per suo  conto in rappresentanza del "suo" popolo costituito, a guardarci bene, da un numero limitato di cittadini. Perchè se è vero che a livello nazionale la Lega ottienr un 9% circa  di consensi, anche nelle zone come quella in cui vivo dove il movimento è più radicato, i consensi non sono plebiscitari. Alle ultme elezioni amministative la Lega ha ottenuto nella nostra zona:.
- BUSTO ARSIZIO               22,87
- GALLARATE                     21,97       (sindaco di centrosinistra)
- VARESE                            24,07
Quindi  i leghisti si rassegnino. La Padania non esiste, il movimento è in caduta di consensi perchè un numero sempre crescente di cittadini si sta accorgendo che dietro i facili slogans c'è un sistema di potere assolutamente simile a quelli che la Lega dice di combattere. In più il movimento è spaccato in due tra i fedelissimi di Bossi ( il cosiddetto cerchio magico, ma mi chiedo cosa abbiano di magico il trota o la Mauro o anche Reguzzoni che spesso inciampa sui congiuntivi) e l'asse Maroni/Calderoli/Tosi  che vogliono- giustamente a mio avviso - andare al di là del bossismo ( il leader è ridotto proprio male e di questo mi dispiaccio), e portare il partito su sponde meno personalistiche e più aderenti all'attuale quadro politico- economico - finanziario.
La Lega ha avuto una ottima intuizione al suo inizio facendo riferimento alla necessità di una gestione amministrativa decentrata della cosa pubblica ma nel corso degli anni si è trasformata in un partito caratterizzato dalle stesse logiche che animano gli altri :
Altro che Roma  ladrona. Se Atene piange, Sparta non ride.
E Speroni, lo prego con tutte le forze, la smetta di  parlare di una padania che non esiste anche se  mi rendo conto che se gli togli la Padania e l'ampolla delle acque sorgive del Po, alla Lega cosa rimane? Borghezio?

mercoledì 26 ottobre 2011

IL GIORNO DELLA LETTERA

Oggi ho cominciato la giornata con "Il terzo concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven", al piano Wilhelm Backhaus con laWiener Philarmoniker diretta da Karl Bohm. Perchè oggi è il giorno della lettera che il governo italiano ha indirizzato ai competenti organi dell'Unione Europea, Perchè è bene ricordare che qui in Europa siamo impastati dello stesso humus da tempo immemorabile, quando dell'Unione Europea nessuno poteva nemmeno concepire la possibile esistenza. Unione Europea che è una benedizione del cielo se non altro perchè ha definitivamente allontanato, qui nel continente, lo spettro della guerra che solo 65/70 anni fà ha provocato quasi 60 milioni di morti.
Immagino le reazioni delle autorità europeo agli "intenti" contenuti nella lettera: se ne prenderà atto e si inviterà l'Italia a tradurre i propositi in provvedimenti operativi. Del resto il ghigno e il sorriso d'intesa Merkel/Sarkosy sono apparsi eccessivi anche nei loro rispettivi Paesi per cui i due debbono non forzare i toni.
Resta il fatto che quello che pensano di SB è chiaro, talmente chiaro che è inutile cercare di mettere delle pezze per ridurre la portata del caustico loro giudizio.
Come al solito abbiamo fatto la figura dei cioccolatai e intanto ne facciamo un'altra e pesante con il fatto che Bini Smaghi non si dimette. Giuro che non lo capisco. A cosa gli serve restare un altro anno e mezzo nel Board della BCE emarginato e con l'ostilità di tutti, proprio non lo capisco. Anche perchè, mi risulta, aveva preso un impegno diretto con Sarkosy a dimettersi in concomitanza con l'arrivo in BCE di Draghi che si insedia, lo ricordiamo, il primo Novembre
Ma ora non attribuiamo tutte le colpe a Bini Smaghi, come si è già cominciato a fare.

martedì 25 ottobre 2011

LA LETTERA

Ormai siamo alle comiche (tragiche) finali. L'unione ci chiede risposte precise in merito alle decisioni prese per tenere sotto controllo in conti dello Stato e rilanciare il sistema produttivo italiano e noi rispondiamo..............con la lettera. Ad aggiungere tragedia a tragedia, Bossi attacca duramente Draghi che è una delle poche persone presentabili a livello internazionale che abbiamo.
Non ci sono parole.

TRA FARSA E TRAGEDIA

Le maestrine Merkel e Sarkosy  hanno dato il compitino al nostro SB. Da consegnare improrogabilmente domani mercoledì 26 Ottobre. Il tono con cui lo hanno sgridato per non aver consegnato il compito in tempo è stato tra il serio e il faceto anche perchè in fondo all'animo, loro, a Silvio, vogliono bene. Certo è un alunno, mica un professore, un alunno per di più vivace e abbastanza discolo, questo però è un problema soprattutto per i suoi genitori, ma se porta il compitino ben fatto, si può chiudere un occhio.
Silvio, che è un bambino ricco, visto che il tempo è veramente poco, ha convocato a casa tutti i professori che lo seguono nelle varie materie e, insieme, hanno steso un compitino che a loro sembrava ben fatto e che hanno sottopsto al precettore che non è l'abate Parini ma sempre lumbard è, anzi, padano. Non è piaciuto il compito, al precettore, il quale, scuro in volto, ha detto: adesso andiamo a cena ma poi  studi tutta notte e domani mattina ci vediamo di nuovo perchè dobbiamo presentare il lavoro. Lavoreranno tutto il giorno e la notte se necessario anche se Silvio considera il tutto una fatica sprecata. Lui è sempre convinto che studiare serve a poco. L'importante, secondo lui, è sapere il prezzo da pagare per avere le cose.
E' con questo approccio alla realtà che il Paese è stato governato nell'ultimo decennio: i risultati si vedono.
L'alunno SB un incrocio tra Alvaro Vitali e Franti, quello del libro cuore, i compagni di banco reclutati tutti in anbiente circense, e i maestri han detto che ci bocciano.

domenica 23 ottobre 2011

UNA RISATA CI SEPPELLIRA'

Lo sguardo che si sono scambiati la Merkel e Sarkozy e il ghigno pieno di disprezzo con il quale  Sarkosy ha risposto alla domanda di una giornalista circa il rispetto degli impegni presi da parte di Berlusconi in merito al risanamento dei conti dello Stato sono l'immagine paradigmatica del disprezzo con cui è visto il premier negli ambienti internazionali. Ormai i leaders mondiali, quando debbono parlare con l'Italia, fanno chiamare Napolitano, che è l'unico baluardo istituzionale rimasto, ed evitano con cura di incrociare SB,  il quale è patetico nelle sue filippiche con tro i giudici comunisti, contro qua, contro là. Diciamolo francamente: è un uomo senza più energie fisiche e mentali, ossessionato da manie di pesecuzione, un malato - come affermò a suo tempo la moglie Veronica - che ha urgente bisogno di cure e di riposo. Anche perchè la sua personale tragedia, la tragedia di un uomo ridicolo, sta trascinando nel gorgo il Paese intero.
E sono anche fuori luogo le accuse che vengono fatte a Sarkozy da varie parti; non si deve permettere ecc.ecc.. Siccome siamo tutti sulla stessa barca (Europa) che rischia di affondare per i comportamenti di alcuni suoi membri, non solo ha il diritto ma il dovere di "permettersi".
Domani i mercati daranno subito il segnale: prevedo forti cali in borsa su tutto il listino, lo spread BTP/BUND salirà sopra i 400 punti base e le manovre dell'estate saranno state già vanificate nei fatti dagli accadimenti degli ultimi due mesi. Leva corta in borsa.
E intanto Bini Smaghi non si dimette: un altro quaquaracquà.

BINI SMAGHI NON SI E' ANCORA DIMESSO

Scrivevo ieri che Bini Smaghi avrebbe dovuto dimettersi dal board della BCE immediatamente visto che Draghi si insedia tra pochi giorni e visti gli impegni presi personalmente con Berlusconi e Sarkosì
Anzi ritengo che avrebbe dovuto dimettersi prima della scelta del nuovo governatore della Banca d'Italia; avrebbe così  dato di sè l'immagine di un uomo con un alto senso dello stato ed io ritengo che la sua candidatura da dimissionario lo avrebbe portato a raggiungere l'obbiettivo perchè avrebbe perso il carattere di candidatura "sotto ricatto"
Comunque Bini Smaghi non si è dimesso prima, e ribadisco che ha fatto un errore, ma quello che è più grave è che non si dimette adesso.
Pacta sunt servanda, è la prima regola che dovrebbe essere osservata da chi ricopre ruoli istituzionali; il fatto che Bini Smaghi non avverta questa esigenza ne ridimensiona parecchio la figura,
Un economista di primo livello, un curriculum eccellente.................ma, come uomo, ..........

sabato 22 ottobre 2011

IGNAZIO VISCO NUOVO GOVERNATORE DELLA BANCA D'ITALIA

Mi sono sbagliato (ma non troppo); avevo previsto Bini Smaghi come nuovo Governatore partendo dal presupposto che Berlusconi ragionasse da Berlusconi. Invece una volta tanto ha pensato, o lo hanno fatto pensare, volando più alto-
La nomina di Ignazio Visco, più giovane di 10 anni rispetto a Saccomanni, curriculum internazionale di grandissimo prestigio, conosciuto e stimato dappertutto negli ambienti delle banche centrali e degl organismi finanziari sovranazionali, risponde a due requisiti:  assicura  la continuità e l'indipedenza di Bankitalia dal potere politico
        La nomina di Grilli avrebbe assunto la valenza dell'ingerenza dell'esecutivo nelle attività della nostra banca centrale, la nomina di Bini Smaghi avrebbe avuto l'impronta di una nomina fatta "sotto ricatto" La nomina di Visco consente di superare tutti queste obbiezioni.
Premesso che Saccomanni è un galantuomo ed un banchiere centrale di primissimo livello e sono sicuro che avrà capito ed anche accettato le logiche che hanno portato alla nomina di Visco, resta da vedere quale sarà l'atteggiamentoo di Bini Smaghi. Un civil servant come dovrebbe essere un uomo del suo livello dovrebbe dare le dimissioni dal Board della Banca Centrale Europea fin da oggi. Speriamo che lo faccia senza tentennnamenti. Un economista del suo standing non dovrebbe trovare difficoltà a trovare una collocazione adeguata.

LA REPUBBLICA IL TRICOLORE BUSTO ARSIZIO

Ieri sera in consiglio comunale qui a Busto è avvenuto un fatto gravissimo: il tricolore nazionale cui la Costituzione italiana dedica un articolo (art. 12-la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano, verde, bianco e rosso a tre bande verticali di uguali dimensioni) e simbolo dell'unità nazionale è stato di fatto vilipeso in un contesto istituzionale come quello di un consiglio comunale.
I fatti:
Nei giorni scorsi Francesco Speroni, deputato europeo, consigliere comunale a Busto, già senatore e ministro, leghista doc, aveva rilasciato una intervista a Radio 24 durante la quale aveva dichiarato che a lui il tricolore dà fastidio. L'episodio mi aveva dato lo spunto per un post al quale mi permetto di rimandare (cfr post del 16 Ottobre dal titolo "Francesco Speroni insiste)
Conseguentemente il gruppo consiliare del Partito Democratico aveva deciso di riaffermare i valori della Repubblica e i suoi simboli in sede istituzionale propria, il Consiglio Comunale di ieri sera.
In sequenza:
1) I sei consiglieri PD, arrivati in consiglio, hanno messo il tricolore sui loro banchi
2) Il presidente del consiglio avvocato Diego Cornacchia (PDL) l'ha fatto togliere tra le proteste del pubblico
3) Speroni, da parte sua, era arrivato in consiglio vestito da leghista (felpa con su scritto "Padania" e tanto di bandiera)
4) La presidenza ha fatto togliere anche la bandiera leghista e la lega è uscita dall'aula
5) a questo punto i consiglieri PD hanno messo al collo fazzoletti con i colori della bandiera italiana. La lega è solita indossare cravatte verdi e fazzoletti verdi da taschino, lo sappiamo tutti.
6) La presidenza non ha gradito  nemmeno quelli
7) Il presidente Cornacchia si è allora riunito con i capigruppo e si è raggiunto l'accordo che il pd avrebbe tolto i propri simboli - istituzionali peraltro se anche la lega, ovviamente, avesse tolto i suoi (non istituzionali)
8) appena raggiunto l'accordo l'avvocato Cornacchia ha preso il microfono ed ha sospeso il consiglio
9) la causa di questa decisione, con ogni probabilità, è stato il fatto che l'uscita della lega lasciava in minoranza i pochi del PDL
Questi i fatti, giudicateli voi
Chicca finale. Il sindaco Gigi Farioli(PDL) detto gigione, ha lasciato l'aula con queste affermazioni:
 Abbasso i politicanti, viva Busto, viva la democrazia.(l'azzurrino di viva Busto sta per bianco)
Ora sul viva Busto siamo tutti d'accordo, sul viva la democrazia anche di più (osservo peraltro che il viva la democrazia detto da un sindaco che milita convintamente in un partito fondato e guidato da un paladino della democrazia come Silvio Berlusconi contiene in se una contraddizione in termini), ma quel "abbasso i  politicanti" (qualcuno ha sentito una espressione molto più forte) mi scusi, a chi si riferisce? A Speroni, posso essere d'accordo, a lei stesso - signor sindaco - che i maligni - non io - definiscono "fancazzista che in vita sua è sempre e solo vissuto di politica" o a Giorgio Napolitano che non perde occasioni, come prima di lui Ciampi, per riaffermare i princìpi e i valori su cui si fonda la nostra Repubblica?
Ce lo spiega, signor sindaco a chi si riferiva?
Da parte mia ho approvato in sede propria ed approvo incondizionamete l'iniziativa del gruppo consiliare del PD. Riutengo infatti urgente che in questo Paese si torni a ragionare col cervello e che responsabilità istituzionali tornino ad essere affidate a persone degne di ricoprirle. Il trota o la Rosi Mauro - tanto per fare il primo esempio che mi è saltato in mente - non sembrano avere idonee caratteristiche.

venerdì 21 ottobre 2011

IL CENSIMENTO 2011

Ieri abbiamo ricevuto il modulo per il censimento 2011. Qualcuno, che l'aveva ricevuto prima, mi aveva detto che il modulo era difficile da compilare.
Io  per contro l'ho trovato di una banalità sconcertante; si compila in 10 minuti, anche meno.
Forse sarebbe sato opportuno sfruttare meglio la circostanza del censimento, che viene fatto ogni dieci anni, per raccogliere informazioni più ampie su ciascuno e costruire una immagine del Paese più approfondita.
Comunque il modulario l'ho compilato, oggi lo porterò all'ufficio comunale di raccolta (non ho voglia di inoltrarlo on line) e ci ripenserò nel 2021 (forse)

giovedì 20 ottobre 2011

DEDICATO A GIORGIO NAPOLITANO

Grazie,

BINI SMAGHI NUOVO GOVERNATORE DELLA BANCA D'ITALIA

Tra poche ore sapremo chi sarà il nuovo governatore della Banca d'Italia. Sarà Bini Smaghi, secondo me, per le seguenti ragioni

FABRIZIO SACCOMANNI

L'attuale direttore generale sarebbe il candidato ideale perchè agli occhi dell'Europa avrebbe il gran merito di rappresentare la continuità all'interno dell'Istituto di emissione,  ed in questo momento di estrema delicatezza la stabilità è l'obbiettivo principale da perseguire, e perchè significherebbe dare un segnale di difesa dell'autonomia dell'Istituto dalla politica. Sono le stesse ragioni per le quali Draghi sostiene la candidatura di Saccomanni. Inoltre Saccomanni è relarivamente anziano (è nato nel 1941) e potrebbe essere un governatore di transizione (un solo mandato).

VITTORIO GRILLI

L'attuale Direttore Generale del Tesoro è fortemente sostenuto da Tremonti, appoggiato da Bossi.Ha un eccellente curriculum ed è giovane. Non passerà perchè in questo momento Tremonti è debole e va ridimensionato.Inoltre la nomina di Griili nell'attuale contesto assumerebbe la valenza di nomina politica che potrebbe far comodo non avallare.

LORENZO BINI SMAGHI

Bini Smaghi fa attualmente parte del Board della BCE, incarico che deve lasciare in concomitanza con l'arrivo di Draghi al vertice di BCE.
E' giovane ed ha un eccellente curriculum
Passerà perchè la sua nomina risolve due problemi in un colpo solo: la nomina del governatore della Banca d'Italia e il collocamento di Bini Smaghi. Inoltre assumerebbe la caratteristica di soluzione salomonica nel ballottaggio Saccomanni- Grilli
E' lui il nuovo governatore

mercoledì 19 ottobre 2011

IL SIGNOR HK SE NE VA

Se avete letto il post precedente avrete trovato due commenti, quello del sig HK e la mia risposta. HK è un signore che non conosco, che ha iniziato a seguire questo blog qualche tempo fa intervenendo spesso con commenti sempre centrati che denotavano competenza, equilibrio, approfondita conoscenza delle problematche aziendali. Un imprendtore abituato a confrontarsi con il mercato e con quotidiane scelte operative. Ebbene il sig. HK mi ha scritto che lascia l'Italia e trasferisce in Austria la propria attività indusriale. Un altro pezzo d'Italia che se ne va, un altro cumulo di esperienze e conoscenze che si disperde, un'altra persona che non sopporta più il clima di questo Paese e lo lascia La capisco benissimo gentile HK., condivido in pieno le sue valutazioni e anche io, se avessi una impresa, mi sarei comportato come Lei.
Resta il fatto che il Paese si sta sgretolando mese dopo mese, che i pezzi migliori dell'apparato industriale vengono acquistati da società estere, che l'inflazione ha ricomnciato a correre, che il governo sembra non percepire la gravità del momento e che il tessuto sociale è ormai strappato da più parti.
Grazie per l'apprezzamento, gentile sig HK, auguri di ogni bene per il prosieguo delle attività in Austria e se, come ha scritto, il mio blog l'ha aiutata a capire meglio questo Paese, continui a seguirmi. Grazie

martedì 18 ottobre 2011

I COLLOQUI TELEFONICI BERLUSCONI LAVITOLA

I colloqui telefonici tra il premier e Lavitola, colloqui di cui siamo venuti fortunatamente a conoscenza, delineano in maniera più chiara ed esplicita di quanto non avrebbero potuto fare mille trattati di analisi politica, sociologica, medica, la personalità del premier, il suo mondo di valori, il modo di intendere il suo ruolo istituzionale e i rapporti tra i vari poteri dello Stato, il suo senso dello Stato, la sua concezione di democrazia, di stato diritto, in sintesi come vive ed interpreta il suo ruolo di premier, ruolo decisivo per le sorti del Paese, per il nostro benessere, per il futuro delle nostre generazioni più giovani, delle nostre generazioni  di là a venire, e, infine, per il prestigio dell'Italia nel mondo.
Gli ultimi colloqui di cui siamo venuti a conoscenza si riferiscono ad una conversazione dell'ottobre 2009 :" Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica; cose di questo genere, non c'è una alternativa" questo il pensiero del presidente del consiglio. Che così continuava: "La situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un cazzo....il Parlamento non conta un cazzo. Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che si appoggiano a Repubblica e a tutti i giornali di sinistra e alla stampa estera." E allora, concludeva il cavaliere "Facciamo la rivoluzione ma quella vera"
Parole che non necessitano di commenti e che rendono ineludibile la necessità che il Paese si liberi in tempi non più procastinabili di quest'uomo che ha portato l'Italia alla rovina economica, che ha distrutto lo stato sociale, tre secoli di civiltà giuridica e, soprattutto, ha fatto prevalere nel Paese un mondo di "valori" che ha distrutto i principi sui quali si basa la convivenza di 60 milioni di persone. Macerie dello Stato unitario, macerie della presenza italiana nel mondo, macerie del senso di identità nazionale, macerie del giudizio impietoso che all'estero si ha del premier e, di riflesso, di noi tutti.
Come fare? Premesso che siamo in democrazia e non sono ammesse scorciatoie, rinnovo l'appello che ho recentemente fatto ai "responsabili veri" dentro e fuori il parlamento. Lo rinnovo con forza e mi rivolgo soprattutto agli ex democristiani e agli ex socialisti presenti  in parlamento nelle file del PDL. Solo voi potete staccare la spina, ora e legittimamente.  Non potete tollerare più oltre, avete gli strumenti per farlo, fatelo. Negate la vostra fiducia ed il cavaliere sarà costretto a presentare le proprie dimissioni. Si andrà a votare e si spera che gli italiani si siano resi conto fino in fondo a quale persona sono state affidate per lungo tempo le sorti d'Italia traendone le conseguenti decisioni

domenica 16 ottobre 2011

RISULTATI DELLE ASTE DI BTP DEL 13 OTTOBRE 2011

Nei giorni scorsi si sono tenute importanti e delicate aste di BTP. Importanti e delicate perchè si doveva verificare quale fosse l'interesse degli investitori e, soprattutto, i tassi di rendimento:

BTP 1/8/2008 - 1/8/2018 TASSO FACCIALE 4,50

Importo massimo offerto: 3.000.000.000
Importo offerto: 588.000.000
Importo richiesto: 1.167.000.000
Importo assegnato: 588.000.000
Rendimento annuo lordo: 5,62%

BTP  1/3/2011 - 30/9/2021 TASSO FACCIALE 4,75

Importo massimo offerto: 3.000.000.000
Importo offerto: 1.158.000.000
Importo richiesto: 1.713.500.000
Importo assegnato: 1.158.000.000
Rendimento annuo lordo: 5,77%

BTP  1/3/2009 - 1/3/2025 TASSO FACCIALE 5%

Importo massimo offerto: 3.000.000.000
Importo offerto: 939.350.000
Importo richiesto: 1.530,000.000
Importo assegnato: 939.350.000
Rendimento anuo lordo: 6,34%

Come si può facilmente rilevare l'interesse per le emissioni è stato modesto e comunque minore rispetto al passato. Ma, soprattutto, sono i tassi a preoccupare. Se non siamo riusciti a risanare i conti durante il periodo dei tassi bassi, come pensiamo di riuscirci ora?

FRANCESCO SPERONI INSISTE

Francesco Speroni, bustocco doc, è uno dei protagonisti di maggiore spicco della mia rubrica "Le beatitudini" (beati i poveri di spirito perchè di essi è il regno dei cieli)
Ora rientra in rubrica con le "confortanti" dichiarazioni rilasciate dai microfoni di Radio 24. " Ignoro il tricolore, ne farei a meno perchè non mi rappresenta. Anzi mi dà fastidio vederlo sventolare"
Lui si riconosce solo nella Padania, che non esiste come ho cercato di dimostrare in un mio recente post, e, quanto a Scilipoti, non lo inviterebbe mai a Varese. Se è per quello nemmeno io, ma riconosco a Scilipoti il diritto di venire a Varese, ed anche a Busto, come, quando e con chi gli pare.
Ora non si capisce, ma si intuisce, cosa vorrebbe farci, con il tricolore, l'eminente uomo politico bustocco.
 A me Speroni dà proprio fastidio, proprio a pelle, e non si capisce, ma si intuisce, cosa ci farei con il sedere del sopradetto. Qualche anno fa, in una sera d'inverno, uscendo da uno stop dopo aver controllato attentamente, mi vidi attraversare la strada da uno in bicicletta a fari spenti e a tutta velocità. Indovinate chi era. Allora avevo i riflessi pronti, inchiodai e non successe niente. Chissa quale sarebbe stato l'esito se fosse accaduto l'inverno scorso.

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 AGOSTO 2011

Il 14  è uscito il consueto  supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia con i dati del debito pubblico aggiornati al 31 Agosto. E' buona notizia che il debito sia sceso dal record di 1911 miliardi del mese di Luglio ai 1.899 di Agosto. Le tavole 4 e 5 come al solito sono quelle più interessanti perchè dettagliano la suddivisione del debito per strumenti (tav 4) e per soggetti detentori (tav 5); non ci sono grandi cambiamenti e mi permetto rimandare al sito Bankitalia per maggiori dettagli ed approfondimenti
Da parte mia, nel prendere atto con soddisfazione dell'inversione di tendenza, invito a seguire con attenzione l'evoluzione del trend perchè ho ragione di ritenere che il forte aumento dei tassi delle ultime emissioni  sia destinato a produrre esso solo un aggravio non indifferente dei conti pubblici nei prossimi mesi vanificando l'effetto della manovra faticosamente elaborata dal governo durante i mesi estivi. Non parlo nemmeno delle "misure per lo sviluppo" che il governo ha in corso di elaborazione. Un governo con una maggioranza sempre più risicata e destinato ad implodere, a mio avviso, in tempi brevi.
Con post a parete riferirò sull'esito delle aste dei BT dei giorni scorsi.
                                                                                   

E' UN NUOVO 68?

In  un post del 26 Novembre 2010 intitolato: E' un nuovo 68?" facevo riferimento alle proteste studentesche dello scorso anno ed affermavo che lo spirito del 2010 era completamente diverso dal 68; movimento di crescita, di apertura e di ottimismo il 68, movimento di difesa, di cupo pessimismo sull futuro il 2010.Mi permetto rimandare alla lettura di quel post, lungo ed articolato, per le motivazioni del mio giudizio. Le stesse considerazioni valgono per le manifestazioni di questi giorni  in tutto il mondo degli "indignados". I quali hanno tutte le ragioni di far sentire forte la loro protesta, come riconosciuto anche dal Governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi, e non vanno per nulla confusi con i provocatori di professione, tollerati consapevolmente dalla nostra  polizia e dal nostro governo che se ne è servito per giustificare la violenza della azione di contrasto e per veicolare il messaggio che "questi sono i giovani coccolati dalla sinistra." Basta andare a vedere i titoli in prima pagina del Giornale e di Libero. Non è casuale che manifestazoni ieri ce ne sono state in tutto il mondo ma solo a Roma è successo quello che è successo. Ieri a Roma sono successe le stesse cose accadute nel luglio 2001 al G8 di Genova: prove generali di fascismo.
Per cui, ragazzi, continuate a far sentire forte le vostre ragioni, il futuro è vostro, non della mia generazione; prendete in mano il vostro destino, non delegate la difesa dei vostri diritti, esponetevi in prima persona: ne avete il diritto, ne avete il dovere, ne avete le energie, ne avete le ragioni.
Allez enfant.........que ce n'est que le debut.............continuons le combat

sabato 15 ottobre 2011

IL FATTO QUOTIDIANO, SILVIO BERLUSCONI, LA LEGA, BANCA DI ROMA

Il "Fatto quotidiano" ha dato ampio spazio (seconda e terza pagina del numero del 14 Ottobre 2011) ad una linea di credito di 20,4 miliardi che sarebbe stata concessa alla vigilia delle elezioni del 2001 da Banca di  Roma a "Forza Italia" , linea di credito garantita da fidejussione personale di Silvio Berlusconi e che sarebbe stata resa utilizzabile quanto a 2 miliardi dalla Lega su mandato di credito di Forza Italia.
In pratica debitore unico nei confronti dell'Istitutto di Credito sarebbe rimasto il partito del premier mentre la Lega, con una struttura giuridica siffatta, sarebbe rimasta "legata mani e piedi" a Forza Italia ed al suo leader. L'articolo ventila anche l'ipotesi che la Lega, in cambio, avrebbe ceduto o dovuto cedere al Premier il suo  stesso marchio.
Ora io nel 2001 lavoravo alla sede di Genova del Gruppo capitolino per cui non so se quanto riportato sia vero, anche perchè l'operazione sarebbe stata deliberata e resa operativa presso la Filiale 70 di Roma della Banca, Filiale anche fisicamente vicina ai palazzi del potere.
Ho però scritto in passato (cfr. miei post del 7 e 8 Aprile e del 5 e 6 Luglio corrente anno ) che l'alleanza Berlusconi-Geronzi è stata una degli assi portanti dei rapporti finanza-poltica di questi ultimi venti anni. Non a caso Geronzi si è lui stesso definito ed è stato definito "banchiere di relazione e di sistema".
Ed è mia personale convinzione che il triangolo Berlusconi ed il suo Gruppo industrial finanziario politico/Bossi e la sua Lega/Geronzi e la sua Banca di Roma, risalga a molto prima del 2001, almeno in  concomitanza con la discesa in campo del cavaliere che, del resto, non ha fatto mai mistero di aver sempre ritenuto i rapporti economico/finanziari uno degli elementi portanti della gestione non solo industriale delle cose.

THE SEVEN LAST WORDS OF JESUS

Joseph Haydn (1732 - 1809) è una pietra miliare nel panorma dei compositori di cosiddetta musica classica. Meno conosciuto a livello di grande pubblico di Mozart, di Beethoven o di Brahms ha una importanza fondamentale nella elaborazione della sinfonia classica e costituisce un modello per i suoi successori.
Auotore prolifico (oltre 100 sinfonie) ed apprezzatissimo dai suoi contemporanei, compose tra le altre l'opera di cui al titolo. La composizione è del 1786 e fu commissionata per la meditazione del Venerdì Santo a Cadice, nel sud della Spagna. La cerimonia religiosa del Venerdì Santo a Cadice si svolgeva secondo un rito minuziosamente stabilito: il sacerdote leggeva una delle Sette ultime parole di Cristo sulla Croce seguita ogni volta da ampi commenti. Poi l'assemblea si concentrava in una silenziosa meditazione che Haydn doveva completare e intensificare con musica adeguata. Di qui una Introduzione, Sette sonate una per ognuna delle sette parole, un "terremoto" finale.
L'ho riascoltata stamattina dopo decenni, non è triste come me la ricordavo. Mi ci aveva fatto pensare, all'opera di Haydn, l'agonia del governo in carica che continua a bloccare il Paese con questo lento morire, la assoluta incapacità di assumere decisioni se non per la sua inutile, per il Paese, sopravvivenza.
E pensare che mi auguravo di ascoltare, a commento, il Messia di Handel che ho ascoltato in versione integrale una sola volta, nella seconda metà degli anni sessanta, nella Chiesa dei Servi a Bologna che è dotata di uno degli organi migliori d'Europa.
Rcordo ancora l'emozione che pervase il numerosissimo pubblico all'Alleluja che del Messia è la parte più conosciuta.
Sarà per un'altra volta. Ce l'ho in due edizioni, il Messia, ve le commenterò entrambe; un poco di pazienza.

giovedì 13 ottobre 2011

A FACE AS THE ASS

Ho ascoltato il discorso del Presidente del Consiglio.
Niente da commentare, assolutamente niente
A face as the ass forever

mercoledì 12 ottobre 2011

LA PARABOLA POLITICA DEL CAV. SILVIO BERLUSCONI E IL DISFACIMENTO DEL REGIME

Il 31 Ottobre delllo scorso anno scrissi un post dal titolo di cui sopra che sono andato a rileggermi e che fu commentato dal caro amico Roberto Gambaro che saluto. Sottoscriverei tutto quello che scrissi allora fino all'ultima virgola facendo una osservazione. L'agonia del regime e del Paese continua ad essere lunga e spossante. Rischiamo tutti di rimanere senza forze al momento in cui la parola fine chiuderà questa lunga e nefasta parentesi nella vita democratica del Paese. Bisogna dare atto al cavaliere  che ha lottato con tutte le sue forze (molto denaro ma anche molta grinta ed energia) come un tonno nella tonnara. Ora è entrato nella camera della morte, si sta dibattendo con sempre minor energia e la sua fine è segnata. Lasciamo che siano i suoi a dare il colpo finale come i congiurati delle idi di Marzo. Certo l'anno scorso non avrei mai pensato che a dare il colpo fatale sarebbe stato..........Scilipoti.
Povero cavaliere, morto per mano di Bruto/Giulio e di .............Scilipoti.
Rimarranno le clarette - scrivevo allora, e nemmeno tutte. La Carfagna, ad esempio, che oltre ad essere la più bella è anche la più intelligente, ha già preso il largo da tempo in compagnia di Mezzaroma L'altra mezza non ci ha mai capito niente.

martedì 11 ottobre 2011

RITORNO DALLA SICILIA

Siamo tornati dalla  Sicilia dopo un gradevole soggiorno di 5 giorni. Viaggio splendido con Easy Jet: partiti da Catania alle 14 arrivati a Malpensa alle 16. Un amico ci ha dato un passaggio fino a casa dove Milena si è fermata e poi è andata a recuperare la nostra Beagle, io con l'amico ho proseguito per l'Universiter di Castellanza dove ho tenuto la prima lezione del mio corso annuale di Economia e Finanza. Molte persone, molti gà conosciuti, molte new entry. In totale più di quaranta persone e molti mancavano a questa prima lezione. Soddisfattissimo del clima e dell'interesse che c'è intorno al corso.
Rientrato a casa il TG7 mi informa che il governo è stato battuto per un voto sull'approvazione del rendiconto dello Stato. Mancavano i voti di Scajola, Bossi (che è stato trattenuto dai giornalisti che gli facevano delle domande), Tremonti che, anima candida, è arrivato con trenta secondi di ritardo e, udite, udite, Scilipoti.
Stasera sulla 7 alle 23  la prima lezione di Economia di Romano Prodi.
Giornata splendida; finalmente sembra che la nottata cominci a passare; "quindi uscimmo a riveder le stelle."(Inferno, XXXIV, 139). Padre Dante ci aiuta a capire il passato, il presente ed il futuro.
Un Paese che ha avuto Dante, Michelangelo, Leopardi, Manzoni, Verdi, Bellini e molti altri non può pensare di non avere le energie per risollevarsi dall'abisso di mediocrità in cui è piombato.
Forza, Italia, che ce la fai.

giovedì 6 ottobre 2011

LE AGENZIE DI RATING

In passato ho più volte sottolineato il ruolo "anomalo" che le Agenzie di rating svolgono nel determinare i destini di stati, popoli, singole imprese. Ho anche evidenziato come spesso il comportamento delle stesse non sia stato e non sia esente da zone d'ombra, in certi casi da una palese malafede. Rammento che Lehman Brothers il 14 Settembre 2008 era ancora una tripla A e il giorno dopo portava i libri in tribunale Ricordo, infine, che in pratica le Agenzie di rating sono tre e tutte di matrice statunitense: Standard & Poor's, Moody's e Fitch, quest'ultima controllata da Fimalac ma di fatto statunitense nell'approccio e nei criteri di valutazione.
Tutto questo lo confermo, ma affermare come ha fatto il governo che il downgrade di Moody's sul nostro debto sovrano era atteso( ma di tre scalini in una volta sola, mi domando, e con outlook ulteriormente negativo?) e che il governo "sta lavorando" è una sottovalutazione pericolosa ed infantile del ruolo che esse svolgono. Ed infatti lo spread tra i tassi del bund tedesco e del nostro BTP continua ad essere elevato, di poco inferiore ai 400 punti base, cioè centesimi, e, ciò che è più grave, superiore allo spread della Spagna. Il che ha dato spunto a Tremonti per fare una incauta dichiarazione, non si sa quanto non voluta o quanto freddamente voluta nel contesto della sfida all'ultimo sangue con il premier. Nel frattempo, mentre la casa brucia ed il downgrade colpisce anche Eni, Enel,Finmeccanica, Terna, Poste italiane, Unicredito, Intesa San Paolo, parecchi comuni, determinando comunque un aggravio sui tassi delle nuove emissioni, il principale problema del Paese sembra essere quello delle"intercettazioni", vero e proprio incubo dell'arcorauta. Ferrara, buono questo, ha dichiarato che il premier è stanco e medita di andar via. Anche noi siamo stanchi e non vediamo l'ora che lo faccia, non dimenticando peraltro, una volta che lo avrà fatto, di presentarsi davanti al suo giudice naturale nei vari procedimenti che lo vedono coinvolto, In questi anni è stato fatto passare il messaggio che il premier è perseguitato da un numero impressionante di giudici comunisti (dove saranno poi i comunisti in Italia, giuro che ancora non l'ho capito: che lo sia la Rosy Bindi, o Fioroni o la Marcegaglia, o Della Valle o Veltroni o quel sovversino di Profumo o quel fighetto di Luchetto di Montezemolo, per non parlare di D'alema che comunista non lo è mai stato?): Anima candida, anima mia, ma se tu commetti un reato al giorno che, secondo Scapagnini toglie il medico di torno ( a crime a day, keeps the doctor away nella versione originale) come puoi pretendere che nessuno te ne chieda conto. E' vero che tu sei l'unto del signore e come i re taumaturghi curi le scrofole, ma vorrei ricordarti che anche "il signore" è andato sotto processo.
Qualche giorno fa ho fatto un appello, ai responsabili veri dentro e fuori il parlamento, di staccare la spina. Lo rinnovo; non se ne può più. Ed io non posso cominciare le giornate con il solito tormentone. Per fortuna che stamattina a tirarmi su il morale c'è il "Concerto per piano ed orchestra n. 2 di Rachmaninov" Per chi non lo conoscesse, il secondo movimento soprattutto fa passare tutti i mali.
Alle 11 ho l'aereo per Catania. Ci risentiamo martedì 11 dopo la prima "lesson" a miei allievi della Universtà della terza età di Castellanza. Sembra che quest'anno, sarà la crisi  o il passaparola, occorrerà fare i doppi turni. Ribadisco che il rapporto con loro è una delle cose che apprezzo di più nella vita, oltre - si intende - alla parmigiana di melanzane, agli arancini, ai pizzoccheri, alla ribollita, agli spaghetti con i ricci e alle tagliatelle fatte in casa (del tre, mi raccomando) e ......... a molte altre cose.

mercoledì 5 ottobre 2011

NORD SUD

Per qualche giorno non scriverò. Scendiamo in Sicilia domani 6 Ottobre e rientriamo martedì 11. Non mi porto il pc portatile; ho trovato biglietti con Easy Jet a prezzi veramente bassi (95 euro andata e ritorno per due persone da Malpensa a Catania) e ne approfittiamo per passare qualche giorno lì,
La facilità di andare e venire dalla Sicilia mi fa fare alcune considerazioni. La Sicilia indubbiamente non è più quel "continente" separato che era solo 40 anni fa. Tutti  ricordiamo l'episodio di Fanca Viola, mia coetanea se non erro, che destò scalpore negli anni 60 per aver rifiutato il matrimonio riparatore dopo un rapimento. La televisione ha unificato la lingua, le nuove tecnologie hanno aperto a tutti le porte sul mondo, i consumi sono omologati dappertutto, lo scambio di esperienze è ormai planetario, eppure resistono in Sicilia "forme" mentali tetragone al cambiamento. Mi spiego: senza voler generalizzare perchè le generalizzazioni sono un pessimo modo di ragionare, trovo grande differenza tra i siciliani che hanno lasciato l'sola per vivere e lavorare altrove e quelli che l'isola non l'hanno mai lasciata. I primi, pur amando la terra di orgine come poche altre comunità sanno fare, sono aperti come pochi e si sono liberati delle scorie di una mentalità che caratterizzano invece coloro che non si sono mai mossi e che io così sintetizzo. Diffidenza verso il nuovo e verso il "diverso", amore acritico per le proprie tradizioni, anche culinarie, tendenza  a concepire solo in termine di favore e di "scambio" il rapporto  con le Istituzioni,  una qual "anarchia strutturale" che fa tenere in alcun conto le "cose comuni" e il bene comune, il concepire il rispetto delle regole quasi una limitazione della propria libertà personale, la poca spinta a "sentirsi" cittadini e non sudditi, un certo "fatalismo" di fondo, forme di religiosità che io definisco, volendo essere buono, retaggio di una civiltà per molti altri versi tramontata, il concepire l'importanza del  proprio "status" in funzione dei "favori" che si è in grado di ottenere e far ottenere. Il tutto su una base caratteriale caratterizzata, la tautologia è voluta, da diffidenza di fondo, tendenza alla poca chiarezza e trasparenza nei rapporti interpersonali, un atteggiamento che guarda più alla forma che alla sostanza, il continuare a credere che possa durare a lungo la possiblità di godere di tuttti i vantaggi dell'"autonomia" e della appartenenza allo stato unitario, In sintesi, a mio avviso, la Sicilia vive al di sopra dei propri mezzi e la cosa non può più durare a lungo. I siciliani che vivono "abroad" lo hanno capito benissimo, gli altri no,
Fatte queste premesse, io, marchigiano, amo profondamente la Sicilia, ne apprezzo le bellezze naturali, il patrimonio artistico e culturale, la cucina, l'olio, il vino, le arance tarocco, lo "stratto" ..........ma non ci vivrei stablmente, in Sicilia, D'altro lato ritengo Bossi e il suo elettorato gente di basso livello, di assoluta chiusura mentale, di modeste caacità di ragionamento minimamente complesso, insomma e in sintesi mediocri, salvo alcune eccezioni, per cui non apprezzo niente della linea politica della Lega se non l'accento messo sul federalismo che mi sembra ineludibile  nel processo di riorganizzazione dello  Stato unitario,
Per finire, la Sicilia è circondata di isole più piccole che sono meraviglie del cosmo: le Eolie, che conosco come le mie tasche per averci passato almeno dieci volte le vacanze estive, le Egadi, Ustica, le Pelagie, Pantelleria, God bless Sicily- in definitiva - e la aiuti a cambiare in quello che c'è da cambiare.

martedì 4 ottobre 2011

ROMANO PRODI - FUTURO CERCASI

Il prof. Prodi, nei confronti del quale nutro stima profonda, che auspico possa essere il successore di Giorgio Napolitano al Quirinale e che solo in un Paese di imbecilli poteva essere fatto passare per un personaggio mediocre e senza spessore, ha appena fatto pubblicare un libricino. Titolo: Futuro Cercasi. Sottotitolo "Bisogna aiutare i nostri giovani che si convincano di avere le gambe per camminare da soli"
Aliberti Editore euro 6. Non voglio commentarlo; vi invito solamente a leggerlo (si fa in un'ora) e a rifletterci sopra.
Vi sintetizzo solamente  la tesi di fondo: Di fronte alla crisi, i governi reagiscono con decisioni di breve periodo. Se c'è qualcosa che, invece, è un investimento di lungo periodo, questa è l'università. Sempre di più si preferisce tagliare i pilastri di una società futura per pareggiare i conti oggi"
 La differenza tra uno statista come Romano Prodi ed un venditore di pere cotte come l'attuale premier, è tutta nella visione lunga che lo statista ha e che l'incolto arcorauta non ha.
E allora vi segnalo un altro libricino di un altro grande personaggio mancato, purtroppo, qualche mese fa e che è stato fatto passare per un mezza calzetta.
Tommaso Padoa-Schioppa - La  veduta corta - Edizioni Il Mulino -  Euro 14.
Ma quando, mi domando, i giudizi di valore ricominceranno a coincidere con  la realtà e i giudizi di realtà?

lunedì 3 ottobre 2011

DIEGO DELLA VALLE - POLITICI ORA BASTA

Ha destato molto scalpore l'iniziativa di Diego della Valle di acquistare una intera pagina sui principali quotidiani per una denuncia forte dei comportamenti della classe politica. Ha definito "indecente ed irresponsabile " lo spettacolo dato da "molti" e "non più tollerabile da gran parte degli italiani" ed  ha proseguito con toni molto forti che io integralmente condivido anche se continuo a fare una distinzione non formale tra i comportamenti dei partiti che governano in questo momento il Paese ed i comportamenti dei partiti di opposizione in primis il mio, il Partito Democratico. Perchè se è vero come è vero che la necessità di una palingenesi morale riguarda tutti, i comportamenti sono stati e sono differenti. Vorrei ricordare che il sindaco Del Bono a Bologna si dimise per episodi che in seno al centro destra sarebbero stati reputati "acqua fresca". Vorrei anche sottolineare che Penati ha fatto tutti i passi indietro che doveva fare e che è evidente la differenza con il comportamento del ministro Saverio Romano il cui discorso di autodifesa alla camera in occasione dell'esame della mozione di sfiducia nei suoi confronti  è un esempio "vomitevole" della filosofia, chiamiamola così, che ispira di sè lìimpegno in politica di molti. Io non ho le prove che il ministro Romano sia colluso con la mafia, ne ho solo la certezza morale, ma è evidente che i toni e le espressioni usati dal ministro sono incompatibili, a mio avviso, con posizioni di responsabilità istituzionalei.
Scalpore ho detto in merito all'iniziativa di Della Valle, scalpore e critiche. Lo stesso Capo dello Stato, nei confronti del quale nutro una stima assoluta, ha voluto ammonire che "la politica siamo tutti noi", la stessa Rosi Bindi, della quale condivido impostazioni e posizioni e nei confronti della quale ho altrettanta stima, non ha apprezzato e alla convention di Chianciano Terme ha commentato "Non si fa in questo modo, se non come politico mi rispetti almeno come consumatore.(indossava delle Tod's). Sinceramente non ho capito cosa c'entrasse.Ma è all'interno  del centro destra che la reazione è stata forte e violenta. Il ministro Romani, un alro dirigente Fininvest nominato ministro dall'autocrate interviene affermando " Invece di predicare faccia proposte serie. E no caro, si fa per dire, ministro Romani, Della Valle ha parlato come cittadino "indignato"; fare proposte e tradurle in atti di governo spetta a Lei (Lei maiuscolo si fa per dire). La famigerata Maria Vittoria Brambilla dichiara: "Abbiamo imprenditori che fanno i professori, dispensatori  di giudizi dalla panchina"Perchè cara, si fa per dire, sciura Brambilla, qualcuno si è accorto che Lei (Lei maiuscolo si fa per dire) sta giocando in campo?
E il ministro La Russa: "c'è chi ha bisogno di fare inserzioni perchè quando parla senza pagare non lo ascolta nessuno. Sa che ha ragione? Lei invece per farsi ascoltare "ietta voce"-  i siciliani mi capiscono perfettamente- come ho avuto modo di constatare direttamente le due volte che ho avuto la sfortuna di viaggiare sullo stesso aereo sul quale viaggiava lei al momento dell'arrivo all'aereoporto di Catania.
E la Gelmiini - povera anima - " Si acquistano pagine dei giornali per sporcare la politica (sic). E no cara, si fa per dire, Gelmini: la politica la sporca lei con la sua presenza al governo.
E il famigerato Saverio Romano "Fomenta l'antipolitica e l'odio sociale" Guarda chi parla.
Mi fermo qui: Della Valle ha fatto benissimo a fare quello che ha fatto ed ha tutto il mio sostegno.
Perchè in democrazia, non volendo prendere scorciatoie, a questi signori  si può solamente tirar monetine e sputargli in faccia. Oltre che usare l'arma che contraddisngue la democrazia: il voto.
Senza"porcellum". La richiesta di referendum promossa da Di  Pietro, sostenuta dal PD, è stata sottoscritta da un milione duecentomila persone, tra le quali mia moglie ed io.
Forza, Italia, che ce la fai.

sabato 1 ottobre 2011

BREAKING NEWS - LA PADANIA NON ESISTE

Clamorosa notizia dell'ultima ora: LA PADANIA NON ESISTE
Fonti ben informate riferiscono che sarebbe stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in persona(God save the President and bless Italy, che ne abbiamo bisogno) a dirimere la controversia tra negazionisti e assertori della reale esistenza della PADANIA.
Debbo confessare che qualche sospetto sullla non esistenza della padania lo avevo avuto anch'io. Mi spiego:
- io sono marchigiano e mia moglie siciliana e viviamo a Busto Arsizio
- mio fratello, ovviamente marchigiano anche lui, e sua moglie, romagnola, vivono a Varese
- il mio compagno di banco alle elementari, ovviammente marchigiano, vive a Biassono con la moglie, marchigiana anche lei
- una coppia di carissimi amici viene dall'appennino pistoiese e vive ad Arese (fa anche rima)
- un'altra coppia di carissimi amici, lui sardo lei di Reggio Emilia: vivono tra Milano e Genova
- un'altra coppia cui siamo legatissimi, lei nata in Romagna ma marchigiana dai primi anni di vita, vive a Trescore Balneario. Lui è in effetti anomalo per quello che cerco di dimostrare in quanto a Trescore c'è nato, ma avendo sempre votato PC, ora PD, non è ascrivibile tra i sostenitori della padania.
- nell'appartamento di fronte al mio, in via Fagnano 27 a Busto, vive da qualche settimana una coppia lui di Siracusa lei di Catania, con due simpaticissime bambine
- ieri sera ho incrociato un'altra coppia di coinquilini che non vedevo da qualche settimana e con i quali ho scambiato due chiacchiere; lui è siciliano e anche lei non è lombarda
- al primo piano vivono tre giovani insegnanti siciliani che dividono le spese d'affitto
- un altro  caro amico che vive a Milano...........è nato all'Aquila
- la cugina di mia moglie, siciliana e che ha appena avuto una bambina che si chiama Linda, ciao Linda, vive con suo marito, marchigiano, a Dalmine.
- un altro ancora, nato ad Ostra anche lui, fa lo psichiatra a Limbiate e vive a Milano
potrei continuare a lungo ma non voglio correre il rischio di dimenticare qualcuno
Tutti noi, persone che, in effetti, abbiamo qualche difficoltà a parlare in dialetto bustocco o lombardo in generale ma magari riusciamo a farci capire in inglese o in francese.
Morale della favola: smettiamola di vaneggiare intorno a questa padania che non c'è e non è mai esistita, apriamo la mente e guardiamo fuori chè in un mondo globalizzato la sfida la si vince non rinchiudendosi a riccio sul dialetto della Valganna ma affrontando il mare aperto.......... perchè siamo stati fatti per seguire "virtude e conoscenza" non per gridare "fora di ball" (non rispondo della grafia)
A corollario di quanto appena affermato vi cito un piccolo episodio avvenuto quasta estate a Noto marina, provincia di Siracusa.
Ero affacciato sul cancelletto del villino a mare che affittiamo di solito; mi si avvcina una piccola comitiva costituita da una coppia abbastanza bassa di statura e abbastanza scassata( absit iniuria verbis ma si vedeva subito che non avevano studiato a Oxford), un'altra coppia messa meglio e un single piuttosto fine.
Il single con garbo mi chiede: "Lei è del posto?
" No, non sono del posto gli rispondo"
"Allora Lei non sa se in quella villetta, e me la indica, abita una anziana signora che è stata mia maestra alle elementari tanto tempo fa."
"No, gli rispondo, ma se chiedete al villino accanto forse lo sanno perchè sono di qui. Mi dispiace, concludo con un sorriso, io sono di Busto Arsizio."
Al sentire Busto Arsizio la signora della coppia oxfordiana ha un soprassalto e mi fa: ma allora lei è dei nostri.
E il marito di rimando :"Bossi.....Lega"
Li ho stoppati subito: "guardate che io sono ateo e comunista" Gelo e la signora fa al marito: ohi, ce le ha messe tutte.
Ora io non so se sono ateo; sto leggendo l'ultimo libro di Mancuso "Io e Dio" che ha come sottotitolo :"una guida dei perplessi" e mi ci ritrovo abbastanza. Ma sicuramente non sono nè sono mai stato comunista. Mi considero piuttosto un estimatore del secolo dei Lumi, mi va bene Giustizia e Libertà ma non sono mai stato comunista perchè mi è sempre sembrata una utopia imbracata in una struttura organizzativa rigida e soffocante. Con ciò massimo rispetto per chi comunista ci si è sentito (meno per chi ci sente ora; mi sembrano venuti direttamente da Jurassik park) come il nonno materno di mia moglie che era a Livorno quella volta li, ha subìto confino e carcere e le bastonate di quelli che giravano in fez e orbace ed è morto coerentemente il 1 Maggio 1979.
Basta con le buffonate di Berlusconi ma anche con il dito medio di Bossi. Se poi penso che "Il trota" prende 15.000 euro al mese e che corriamo il rischio di vedercelo magari ministro, beh...risale alla superficie il Saint Just  che c'è in me.
Bye, Bye Padania and many thanks  to you, Mister President