Il 31 Ottobre delllo scorso anno scrissi un post dal titolo di cui sopra che sono andato a rileggermi e che fu commentato dal caro amico Roberto Gambaro che saluto. Sottoscriverei tutto quello che scrissi allora fino all'ultima virgola facendo una osservazione. L'agonia del regime e del Paese continua ad essere lunga e spossante. Rischiamo tutti di rimanere senza forze al momento in cui la parola fine chiuderà questa lunga e nefasta parentesi nella vita democratica del Paese. Bisogna dare atto al cavaliere che ha lottato con tutte le sue forze (molto denaro ma anche molta grinta ed energia) come un tonno nella tonnara. Ora è entrato nella camera della morte, si sta dibattendo con sempre minor energia e la sua fine è segnata. Lasciamo che siano i suoi a dare il colpo finale come i congiurati delle idi di Marzo. Certo l'anno scorso non avrei mai pensato che a dare il colpo fatale sarebbe stato..........Scilipoti.
Povero cavaliere, morto per mano di Bruto/Giulio e di .............Scilipoti.
Rimarranno le clarette - scrivevo allora, e nemmeno tutte. La Carfagna, ad esempio, che oltre ad essere la più bella è anche la più intelligente, ha già preso il largo da tempo in compagnia di Mezzaroma L'altra mezza non ci ha mai capito niente.
mercoledì 12 ottobre 2011
LA PARABOLA POLITICA DEL CAV. SILVIO BERLUSCONI E IL DISFACIMENTO DEL REGIME
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