Il "Fatto quotidiano" ha dato ampio spazio (seconda e terza pagina del numero del 14 Ottobre 2011) ad una linea di credito di 20,4 miliardi che sarebbe stata concessa alla vigilia delle elezioni del 2001 da Banca di Roma a "Forza Italia" , linea di credito garantita da fidejussione personale di Silvio Berlusconi e che sarebbe stata resa utilizzabile quanto a 2 miliardi dalla Lega su mandato di credito di Forza Italia.
In pratica debitore unico nei confronti dell'Istitutto di Credito sarebbe rimasto il partito del premier mentre la Lega, con una struttura giuridica siffatta, sarebbe rimasta "legata mani e piedi" a Forza Italia ed al suo leader. L'articolo ventila anche l'ipotesi che la Lega, in cambio, avrebbe ceduto o dovuto cedere al Premier il suo stesso marchio.
Ora io nel 2001 lavoravo alla sede di Genova del Gruppo capitolino per cui non so se quanto riportato sia vero, anche perchè l'operazione sarebbe stata deliberata e resa operativa presso la Filiale 70 di Roma della Banca, Filiale anche fisicamente vicina ai palazzi del potere.
Ho però scritto in passato (cfr. miei post del 7 e 8 Aprile e del 5 e 6 Luglio corrente anno ) che l'alleanza Berlusconi-Geronzi è stata una degli assi portanti dei rapporti finanza-poltica di questi ultimi venti anni. Non a caso Geronzi si è lui stesso definito ed è stato definito "banchiere di relazione e di sistema".
Ed è mia personale convinzione che il triangolo Berlusconi ed il suo Gruppo industrial finanziario politico/Bossi e la sua Lega/Geronzi e la sua Banca di Roma, risalga a molto prima del 2001, almeno in concomitanza con la discesa in campo del cavaliere che, del resto, non ha fatto mai mistero di aver sempre ritenuto i rapporti economico/finanziari uno degli elementi portanti della gestione non solo industriale delle cose.
sabato 15 ottobre 2011
IL FATTO QUOTIDIANO, SILVIO BERLUSCONI, LA LEGA, BANCA DI ROMA
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