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martedì 1 giugno 2010

LA MANOVRA

Il provvedimento che contiene le misure di contenimento del deficit pubblico per il prossimo biennio, chiamato in termini giornalistici LA MANOVRA, è stato controfirmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Due osservazioni preliminari:
a) il premier, considerati anche gli attriti in seno alla maggioranza, ha cercato come al solito di fare il furbo. Ha inviato il provvedimento al Quirinale dicendo che l'avrebbe firmato non appena avesse ottenuto l'assenso di massima del Presidente. Totale stravolgimento delle norme di diritto che regolano l'iter di formazione delle leggi, ennesima offesa al Presidente Napolitano, scopo chiaro quello di poter dire "ma va bene anche al Presidente, quindi è una buona manovra " e zittire così tutti gli oppositori interni ed esterni- Furbata da quattro soldi tanto che ha dovuto chiarire a stretto giro che il provvedimento era stato inviato al Quirinale già firmato
b) la pubblicazione del provvedimento è stata contestuale alla presentazione delle Considerazioni Finali del governatore Draghi il quale ha detto delle cose estremamente interessanti, che cercherò di sintetizzare, e che il premier ha fatto sue dicendo "che il governatore approvava in pieno le misure prese"
In realtà Draghi ha convenuto che la manovra era assolutamente necessaria (e ci sarebbe mancato) ma ha sottolineato nelle sue considerazioni,) di cui consiglio una lettura integrale( 19 pagine in tutto scaricabili dal sito della Banca d'Italia, che
a) l'evasione fiscale è la principale causa delle difficoltà dell'economia e dei conti pubblici. Impedisce la riduzione delle aliquote per chi il suo dovere fiscale lo adempie e quindi è il principale ostacolo al rilancio dei consumi e alla ripresa(pag 13 delle considerazioni finali) Invito a riflettere sulle cifre riportate dal governatore
b) relazioni corruttive tra "soggetti privati e amministrazioni pubbliche" , in alcuni casi favorite dalla criminalità organizzata, sono diffuse (sempre pag 13) e che dove c'è maggiore corruzione c'è minore sviluppo
c) la crisi colpisce soprattutto le nuove generazioni(pag 14) e una ripresa lenta quale si prospetta penalizza soprattutto i giovani
d) l'azione di rafforzamento del sistema bancario è ulteriormente necessaria perchè il sistema finanziario europeo non è in sicurezza (gli avvenimenti di oggi, difficoltà della importante banca francese SOCIETE GENERALE e difficoltà dei conti pubblici ungheresi, lo confermano)
e) la spesa pubblica primaria ha fatto registrare nel decennio percentuali di incremento anomale, con buona pace di quanto sempre affermato dal premier
Parole chiare che indicano i punti di debolezza del sistema Italia e, .........di conseguenza, i correttivi
Guardiamo alle misure contenute nel provvedimento; il provvedimento è incentrato su
1) tagli agli enti locali, con conseguente riduzione dei servizi ai cittadini, esattamente il contrario del decentramento di cui si favoleggia da tempo, in barba al federalismo e, soprattutto, in netta contraddizione di fatto con l'affermazione non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani
2) blocco degli stipendi degli Statali., misura che trovo ingiusta nella sua genericità anche perchè il numero degli statali non è eccessivo e gli stipendi medi tra i più bassi d'Europa. E' la produttività che è carente ma di quasto hanno colpa i dirigenti e le forze politiche responsabili di settore. Do atto che il ministro Brunetta, che in genere non gode delle mie simpatie, aveva tentato di portare dei correttivi. Tutto vanificato.
Inoltre viene ulteriormente penalizzato il mondo della scuola pubblica la cui importanza è vitale per il futuro del paese
3) riduzione dei trasferimenti per la sanità, anche qui del tutto generica. Il settore sanità è uno di quelli dove si annidano sprechi e corruzione ma non c'è traccia di provvedimenti selettivi o di misure strutturali per bonificare il settore.
4) riduzione degli stipendi di magistrati e dirigennti statali, misura in line adi principio condivisibile ma di irrisorio impatto pratico
In sintesi la manovra si connota come una ulteriore riduzione del perimetro dello stato sociale
Non c'è traccia di riduzione dei costi della politica, non si parla più di riduzione del numero delle province e gli introiti previsti dalla lotta all'evasione sono in definitiva l'ennesimo "condono" questa volta edilizio e mascherato sotto la ipocrita definizione di sanatoria per abusi commessi per necessità.
" In definitiva la solita manovra Tremontiana, tesa come sempre a tappare buchi e a individuare risorse di immediata reperibilità ma totalmente carente di misure di riequilibrio strutturale.
E, soprattutto non c'è alcuna misura per sostenere la ripresa, come hanno osservato unanimamente Confindustria, sindacati e FMI. E senza ripresa e aumenti annuali del PIL ben più robusti di quelli previsti, di manovre ce ne dobbiamo aspettare altre in futuro.
Ma oggi per il premier la priorità è far passare al legge sulle intercettazioni, una ulteriore importante tappa del disegno di fasciscittazione dello Stato che il premier persegue da tempo. Di qui il fastidio chiaro nei rapporti con Tremonti e Fini. Che volete che gliene importi a SB dell'equilibrio dei conti, degli impegni assunti a livello internazionale, del futuro dell' Italia?
A lui interessano soltanto:
a) l'appagamento del suo patologico narcisismo
b) l'eliminazione di ogni forma di opposizione o di dissenso(vedansi le dichiarazioni di Romani ieri)
c) il controllo completo dei mezzi di informazione(cfr punto precedente)
d) il consolidarsi del suo regime autoritario. Non legge di sera i diari di Mussolini passatigli da Dell'Utri?
e) il sentirsi al di sopra di tutto e di tutti e, soprattutto, al di sopra dei principi e delle regole che connotano i regimi democratici
Questo è fascismo; quando ci libereremo di siffatto personaggio?

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