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venerdì 13 dicembre 2019

CHI SIAMOI DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO GLI EGIZI IL BA IL KA L'AKH POST N.8

Gli antichi egizi elaborarono alcuni  concetti che mi serve richiamare per poi analizzare, partendo dalle piu aggiornate conoscenze scientifiche, quanto i nostri progenitori avevano colto dell'essenza delle cose.
Premesso che credevano fermamente in una vita ultraterrena (è il popolo che ci ha creduto di più) e che la  morte rappresentasse la fase di passaggio tra la vita terrena  e la vita eterna (visione del mondo fatta propria poi anche dal Cristianesimo), secondo loro ciascun individuo  era stato dotato al momento della creazione da parte del dio KHNUM, visto come un VASAIO che con la sua ruota fa emergere dalla "creta" informe la "creatura"(basta andare con il pensiero al libro della Genesi della Bibbia e le assonanze appaiono evidenti) dI  SETTE entità - chiamiamole così anche se la parola non esprime al meglio la complessità della natura umana - tangibili e presenti al momento della nascita e della morte Nel crearlo KHNUM fornìsce all'uomo, secondo gli egizi:
il DJET(il corpo)
il KA 
il BA
l'AKH 
il REN (il nome)
SHUT(l'ombra)
IB (il cuore)
Vediamole una per una:
il DJET (il corpo)
il corpo è molto importante: è deputato ad operare durante la vita terrena e deve essere preservato  post mortem perchè la vita ultraterrena  è vissuta "anima e corpo" Di qui la mummificazione, che è un processo naturale, e la imbalsamazione, lungo e costoso processo "tecnico". In sintesi gli egizi impegnavano immani risorse, economiche e di tempo, nella gestione del loro rappporto con l'aldilà
il KA: IL KA, chiamato anche  "il doppio", è la copia esatta del Djet, è puro "spirito" e possiamo immaginarlo come il fantasma  del corpo. la parola "fantasma" ci aiuta a capire. E' estremamente importante nell'immaginario collettivo egizio anche e soprattutto perchè tocca al KA, tra tutte le entità del defunto, intraprendere il viaggio nell'oltretomba per sottoporsi al giudizio di Osiride
Veniva raffigurato con due braccia sollevate verso l'alto, a sottolineare la funzione che il ka svolge di protezione dell'individuo del quale è "il doppio""
ii BA. 
Il BA è assimilabile al nostro concetto di Anima. Ce l'hanno solo gli uomini (gli animali no), è una entità autonoma ed è raffigurato come un airone con testa umanache vola e si sposta.
IB il cuore sede della coscienza e del carattere di ciascuno. ERa il "cuore" a venir pesato giunto davanti al tribunale di Osiride. Doveva essere più leggero della piuma che la Dea MAAT posava sull'altro piatto della bilancia. Se il cuore fosse stato più pesante, il suo destino era di essere divorato dalla Dea AMMIT , orribile con la sua testa di coccodrillo e le zampe di leone e ippopotamo.
SHUT (L'OMBRA) copia in negativo del djet. Alla morte SHUT si staccava dal corpo e vagava inquieta e "nervosa" in attesa del giudizio di Osiride. 
ANIMULA VAGULA BLANDULA HOSPES COMESQUE CORPORIS QUAE  NUNC ADIBIS IN LOCA PALLIDULA FRIGIDA NUDULA  così l'imperatore Adriano trattegggiava  se stesso davanti alla morte. Ho trovato assonanze
AKH: chiamato anche "il glorioso", "il luminoso". E' un concetto non facile da comprendere. Lo potremmo definire come "la forza divina" della quale l'individuo è permeato, forza eterna e invariabile. Veniva raffigurato come un Ibis daal piumaggio colorato e con la cresta
REN( il nome)
Il nome era importantissimo tanto da negare l'esistenza a chi non aveva nome o lo aveva perduto e era abbastanza frequente cancellare da templi e monumenti - efficacissima damnatio memoriae - il nome di  personaggi  e faraoni diventati scomodi come Akhenaton (Amenofi IV) che aveva tentato di sostituire la religione tradizionale con una religione monoteista : un Dio unico: il disco solare, ATON.
Dedicherò proprio ai rapporti degli egizi con il sole e l'energia solare, nelle sue varie manifestazioni, il prossimo post.
Mi sono servito degli egizi per richiamare concetti e credenze che hanno attraversato la storia dell'umanità nel tempo. Terminata questa fase chiamiamola introduttiva cercherò di sviluppare  l'oggetto delle mie riflessioni.
Partire dalle più aggiornate conoscenze e teorie in merito al cervello, al suo funzionamento e al funzionamento della mente e della memoria per vedere quanto del pensiero antico, prescientifico e tendente ad utilizzare le categorie della fantasia e del mito, rimane valido
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