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lunedì 19 aprile 2021

IL COVID E LA MUSICA

Covid 19 è un nemico moto pericoloso; potente, sfuggente, mutevole. aggressivo Per combatterlo efficacemente e sconfiggerlo dobbiamo mettere in campo tutte le armi che abbiamo a disposizione, tra le vquali la musica Covid teme particolarmente la musica che esprime gioia di vivere, positività, fiducia nelle sorti dell'umanità e allora che di meglio dell'Inno alla gioia della nona di Beethoven che è stato scelto a suo tempo quale inno della Unione Europea e che ci rappresenta tutti? VIRUS.........ABBI PAURA




sabato 17 aprile 2021

ILCOVID 19 E L'AMICIZIA

 Il COVID 19 ci sta devastando fisicamente, moralmente ed economicamente, ma qualche aspetto positivo ce l'ha. Ad esempio ci ha consentito di fermarci a riflettere con quali persone abbiamo un rapporto di  vera ed intensa amicizia e con quali abbiamo un rapporto puramente formale, su chi possiamo contare,vale la reciprocità evidentemente, nei momenti di difficoltà e chi invece non muoverebbe un dito, con chi c'è empatia e con chi no-

Ieri il premier DRAGHI ha annunciato che dal 26 Aprile verrannno autorizzzate riaperture, compatibilmente con i numeri, in vari comparti. Evidentemente il premier, schiacciato come era tra i problemi sanitari e la pesantezza del quadro enonomico, sotto la pressione delle forze politiche che sostengono il governo e che sono nettamente favorevoli ad una politica di riapertura (Lega, Forza Italia, ItaliaViva), confidando che la campagna di vaccinazione in atto riduca notevolmente il rischio sanitario, come è già accaduto in Inghilterra, ha scelto di  "osare" e sfidare il virus con il rischio reale di una recrudescenza dell'epidemia e di dover "richiudere"in tempi stretti. Personalmente, pur comprendendo pienamente le ragioni di draghi, ritengo che la salute dei cittadini sia sempre prioritaria e che si debba essere più  prudenti che mai. E' ancora troppo presto per "allentare": il virus circola ancora tra di noi con caratteristiche di notevole pericolosità, il piano di vaccinazione è in ritardo, ci sono troppe disfunzioni organizzative e, soprattutto, l' elevato numero di deceduti giornalieri e  la curva della mortalità ehe  non si abbassa confermano che siamo ancora in piena emewrgenza.Inoltre con la buona stagione, giovani e non giovani, prostrati dall'epidemia, faranno sempre più fatca a restare a casa, riprenderà la "movida" ,i comportamenti torneranno ad essere quelli di sempre ed il timore che tutto quello che abbiamo fatto non sia servito a niente ci accompagnerà costantemente ci frustrerà sempre di più

E allora mi permetto di rivolgere un forte appello a tutti gli amici, innanzitutto collettivamente: non abbassiamo la guardia, siamo prudenti perchè corriamo il rischio di vanificare gli sforzi, i sacrifici, le sofferenze di questi mesi e di precipitare sempre di più in una specie di buco nero dal quale sarà sempre più difficile riemergere-

E a ciascuno di loro, individualmente, mi rivolgo rubando  le parole a Cicerone che oltre duemila anni fa", nella sua opera "Lelius de amicitia" scrisse: "cura ut valeas et ita tibi persuadeas mihi te carius nihil esse"

Teniamoci stretti, i tempi sono quelli che sono e nessuno di noi si salverà da solo.


mercoledì 14 aprile 2021

IL COVID 19 E GLI ARRESTI DOMICILIARI - LE IMMAGINI

Nell'ultimo post pubblicato, dal titolo IL COVID 19 E GLI ARRESTI DOMICILIARI, ho cercato di trovare le analogie e le differenze tra chi è agli arresti domiciliari e la situazione di noi tutti segregati in casa per ridurre al massimo i rischi di contagio. Mi hanno contattato quatttro dei miei lettori dicendomi, in sintesi. Visto che hai parlato dei tuoi "arresti domiciliari"ai quali sei stato costretto dalla pandemia, facci avere una idea del contesto in cui li vivi. Niente di più facile. Un piccolo servizio fotografico (immagini di repertorio) degli spazi in ordine casuale

 


















 


venerdì 9 aprile 2021

IL COVID 19 E GLI ARRESTI DOMICILIARI

caa

Il covid 19 si è progressivamente  manifestato nel corso di questi mesi come la più pesante epidemia della storia de'l'umanità (può reggere il confronto solamente la "Spagnola"di cento anni fa), ha trovato le autorità di governo di tutti i Paesi impreparate per cui dappertutto sono state prese misure di cui non si conoscevano la reale efficacia, l pericoli, gli effetti collaterali. In mancanza di vaccino/vaccini, che peraltro sono poi arrivati in tempi brevi, la fase iniziale ha messo in evidenza carenze organizzative, mancanza di controllo della situazione, carente visione di sintesi. 

I governi, confortati dalle prese di posizione e dai pareri degli esperti, hanno adottato alcune misure che si sostanziano in

a) misure igieniche e di   prevenzione(mascherina,lavaggio continuo delle mani, disinfettanti)

b) distanziamento sociale (mantenimento di distanze tra le persone)

c)divieto di assembramenti

d) fortissime limitazioni agli spostamenti sul territorio 

e) chiusura di tutti gli esercizi commerciali che trattano beni nondi prima necessità

f) chiusura alle 22 di ogni attività e coprifuoco fino alle 5 del giorno successivo

g) chiusura delle scuole e adozione della didattica a distanza

h) invito continuo a non uscir di casa 

In pratica siamo stati tutti segregati in casa per evitare che il contagio si estendesse in un contesto che assomiglia molto agli arresti domiciliari. Con  differenze notevoli tra le due situazioni, soprattutto sotto il profilo  psicologico.Chi è agli arresti domiciliari è nel complesso soddisfatto perchè l'alternativa per lui sarebbe il carcere e va da sè che è senz'altro più gratificante dormire  ne l proprio letto piuttosto che in una cella con altri sconosciuti compagni di viaggio. Inoltre chi è sottoposto agli arresti domiciliari lo è perchè ha commesso illegalità. la sanzione è quindi compresa e accettata in alternativa al carcere. La segregazione in casa invece dà la sensazione di una misura ingiusta per sanzionare  colpe mai commesse; una larga fascia di popolazione non riesce a comprendere che quando si vive in una società complessa, limitazioni motivate ai propri diritti, misure di difesa sociale e transitori restringimenti delle proprie autonomie, fanno parte della dialettica democratica.

Sottolineo che se il "lucchetto chiuso" fosse stato affrontato e vissuto con una prospettiva di maggiore ampiezza avrebbe potuto costituire l'occasione per ascoltare buona musica o riprendere la lettura di libri lasciati a metà del guado o ad affrontare la prima lettura di libri che da una vita diciamo........."lo debbo leggere";(per me, per esempio, tra i tanti GUERRA E PACE e se non ci sono riuscito nemmeno stavolta  penso proprio che rimarrà un programma irrealizzato(è vero che avrò tutto il tempo, l'eternità... dopo..... ma sarebbe stato più prudente farlo prima.) Oppure godere in pienezza  la casa. Perchè è solo in condizioni come quelle che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi e che stiamo ancora vivendo che si apprezza di più l'atmosfera di casa, ognuna diversa. Noi, ad esempio, abbiamo la fortuna di vivere in un appartamento all'ultimo piano (settimo fuori tutto) con nessuno sopra, nessuno davanti se non 350 chlometri di catena alpina dominata da un Monte Rosa fantastico, una grande terrazza e spazi interni ben disegnati. Riconosco che affrontare il "lucchetto chiuso" in queste condizioni è molto più facile  che farlo in altri contesti ,ma anche io e Milena - come tutti - non ne possiamo più di questo virus che risorge in continuazione dalle sue cteneri, come l'araba fenice, inafferrabile anche per i cattivi comportamenti di molti di noi, e che è spesso letale per la mia fascia d'ètà Il virus dovrebbe venire informato che...............non sono, non siamo pronti.