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mercoledì 19 agosto 2009

ALCIDE DE GASPERI

Oggi ricorre il 55 esimo anniversario della morte di Alcide De Gasperi
Uno statista, un galantuomo, una persona retta, stimato da tutti i leaders internazionali del tempo, un carattere forte che seppe resistere, e non era facile, alle pressioni di Pio XII, un laico vero e un credente sincero, l'uomo cui dobbiamo se siamo usciti in tempi relativamente brevi dal disastro della guerra.
Come non fare paragoni con l'attuale presidente del consiglio il quale, con una faccia tosta al di la di ogni umana comprensione, continua a sostenere l'insostenibile, che anche la chiesa cattolica è caduta nella trappola mediatica di cui lui, povera anima, è vittima. Su tutti gli organi di stampa internazionali sono appparse le registrazioni dei suoi colloqui, diciamo così, con la D'Addario, la moglie ha detto che è malato e come tale va trattato, la figlia Barbara ha rilasciato l'intervista che ha rilasciato, i dettagli delle serate a palazzo Grazioli e a villa Certosa sono su you tube e su tutti i circuiti internazionali, ma mica è vero niente, tutto inventato, tutte calunnie. Stupefacente. Ma allora mi chiedo. Se il nostro mente così spudoratamente e così platealmente, come si può credergli quando parla di conti pubblici, di gestione dello stato, di rapporti con gli altri paesi e con i leaders di altri paesi, di andamento dell'economia e quant'altro. E come fa il popolo italiano a non capire, a giustificare, a non indignarsi. Qualcuno lo ha paragonato a Napoleone. A me sembra più assimilabile a Caligola. Manca solo che faccia senatori Apicella e il cuoco Michele.
Quello che più mi amareggia è l'assuefazione , l'apatia, della maggior parte dei cittadini. Ma cosa siamo diventati o cosa siamo sempre stati? Io, giuro, non capisco.

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